10 Dicembre 2020

Numeri e curiosità di Cska-Roma. Dèjà vu in Bulgaria: qualificazione già in banca e spazio ai giovani…come dieci anni fa

Foto Tedeschi

NUMERI E CURIOSITA’ DI CSKA SOFIA ROMA – Ultima giornata del Gruppo A di Europa League. La Roma è certa del primo posto e dunque sarà testa di serie ai sorteggi del 14 dicembre a Nyon, quando i giallorossi conosceranno gli avversari dei sedicesimi di finale. A Sofia, contro il Cska, Fonseca darà spazio ai giovani e a chi ha giocato meno. L’obiettivo rimane comunque la vittoria, per chiudere il girone imbattuti e per ottenere un maggior compenso economico. Ogni vittoria nella fase a gironi infatti vale 570 mila euro, tre volte di più del pareggio, che assicura 190 mila euro.

Dove eravamo rimasti

Lo scorso giovedì la Roma ha chiuso il discorso qualificazione superando lo Young Boys con un secco 3-1 all’Olimpico. Discorso che era già stato chiuso contro il Cluj, ma mancava l’ultimo tassello: il primo posto nel girone. Ottenuto anche quello, la Roma può partire per Sofia senza l’obbligo di fare risultato pensando a gestire le forze per domenica, quando al Dall’Ara gli uomini di Fonseca affronteranno il Bologna. Discorso chiuso, in negativo, anche per il Cska. I bulgari hanno ottenuto solo due punti in 5 partite (uno all’Olimpico nel match di andata) e non hanno speranze di qualificazione. L’obiettivo dunque, diventa ottenere la prima e storica vittoria contro la Roma, per non chiudere l’esperienza in Europa League senza successi.

I precedenti contro le bulgare

Sono 7 i precedenti tra la Roma e le squadre bulgare. Cinque di questi proprio contro i pluricampioni nazionali del Cska. Tuttavia, il primo confronto andata e ritorno contro una bulgara, fu contro il Dunav nella Coppa Uefa 75/76. 2-0 per i giallorossi all’andata e sconfitta (l’unica in 7 match contro le bulgare) per 1-0 al ritorno, ininfluente per il passaggio del turno. Poi i 4 match contro il Cska Sofia. I primi due nella stagione 83/84. I giallorossi, freschi campioni d’Italia, affrontavano i campioni di Bulgaria nel doppio confronto di Coppa dei Campioni, nell’anno della storica e amara finale a Roma, quando gli uomini di Liedholm videro sfumare il trionfo più importante della loro storia ai calci di rigore contro il Liverpool. Prima però, agli ottavi ci furono i match contro il Cska. Due doppie vittorie per 1-0. In Bulgaria la decise Falcao, all’Olimpico Graziani. Poi per 25 anni mai i capitolini si sono trovati di fronte un altro match contro club bulgari. Fino all’Europa League 2009/10. Ancora il Cska Sofia e ancora una doppia vittoria, stavolta durante la fase a gruppi. Nell’ultimo precedente, la striscia di vittorie contro i bulgari è stata interrotta da un deludente 0-0 all’Olimpico. Un pareggio ininfluente, per fortuna, per il cammino giallorosso verso i sedicesimi di Europa League. Dunque in 5 partite il bilancio è di quattro vittorie e un pari per la Roma. Due su due invece in casa dei rossi di Sofia.

Una vetrina per i giovani…come dieci anni fa

L’ultimo precedente a Sofia contro il Cska, dieci anni fa esatti, era in un contesto praticamente uguale a quello odierno. Roma già qualificata ai sedicesimi e dunque spazio al turnover. Nonostante i tanti giovani in campo il risultato fu netto: 0-3 in terra bulgara. A segno Cerci, con una doppietta, e il giovane attaccante Filippo Scardina, ex bomber della Primavera che ora gioca in Lega Pro alla Pergolettese. Curioso come nei doppi confronti con i bulgari in quella stagione, 4 dei cinque gol segnati arrivarono dal settore giovanile. Okaka, Cerci e Scardina. I primi due già in prima squadra stabilmente, seppur con ruoli marginali. Per Scardina e Pettinari (anche lui entrato nel finale del match e prodotto del vivaio) invece un premio arrivato nei minuti finali del match. Una storia pronta a ripetersi giovedì, con i vari Calafiori, Milanese, Tripi e Bove pronti a mettersi in mostra.

Pietro Mecozzi

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