Nazionale, serve una scossa a centrocampo: si fa largo Cristante
NAZIONALE ITALIA CRISTANTE – Dopo aver perso la prima sfida delle qualificazioni a Euro 2024 contro l’Inghilterra, il ct della nazionale italiana Roberto Mancini deve ripensare alla formazione azzurra. Il reparto che si è trovato maggiormente in difficoltà è stato il centrocampo, con Jorginho e Verrati che non hanno garantito qualità e sicurezza.
Ecco Cristante
Il confronto con l’Inghilterra è stato impietoso per un tempo, si legge su La Gazzetta dello Sport. Rice sembrava il miglior Jorginho: il fulcro della manovra, con senso della posizione eccellente, chiusure arretrate e incursioni (gol compreso). Il problema è che Jorginho non è più al centro del villaggio: 51 palloni, una miseria per lui, sono la conferma che l’Italia non dipende più dalla sua intelligenza calcistica. Per Verratti più palloni (75), più gioco, ma in versione minore e mai risolutiva: non è andato oltre il passaggio corto, non ha azzeccato un assist e ha subìto finché non ha avuto accanto Tonali e Cristante a fargli scudo contro gli inglesi.
Non riusciamo più a giocare come una piccola Spagna, scrive il quotidiano, ma non abbiamo ancora un’alternativa e siamo costretti alla casualità, a lancioni spesso imprecisi sia in mezzo sia in area. Abbiamo perso così con la Macedonia del Nord, andando a testa bassa, crossando nel nulla, senza copione.
Quindi, almeno, adeguiamo gli interpreti a un flusso di gioco diverso. Il doppio «micro» regista non è più sostenibile con questo Jorginho. Davanti alla difesa ci vuole un Cristante o un Locatelli, se non Tonali. Mancini può fare qualche esperimento con la coppia Cristante-Tonali più un terzo mediano, al limite Verratti se fosse recuperabile in un nuovo contesto. Senza più perdere tempo.
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