17 Settembre 2023

Mourinho glissa su Totti: “Non è mai uscito dalla Roma”. Adesso la palla passa ai Friedkin

Aziendalista e sincero: così Mourinho ha affrontato la conferenza stampa alla vigilia di Roma-Empoli. E su Totti in dirigenza...

Getty Images

José Mourinho

Durante la conferenza stampa alla vigilia della gara contro l’Empoli, José Mourinho ha affrontato diversi temi tra cui il possibile ritorno di Francesco Totti in dirigenza. Comportamento sincero e aziendalista quello dello special one, che afferma di non aver mai chiesto il suo ingresso.

Niente pretattica, Mourinho esce allo scoperto

“Io non sono nessuno per poter dire Francesco Totti di tornare alla Roma. Rispetto la gerarchia all’interno della società” Molta sincerità nelle parole dell’allenatore portoghese durante la conferenza stampa, che passa la palla alma proprietà. Sincerità anche nella formazione, dove oltre ai recuperi di Dybala e Aouar, sono stati annunciati i forfait di Pellegrini e Smalling. “Al massimo della forma sono convinto che questa squadra sia molto forte”, esce allo scoperto José Mourinho senza fissare però l’obiettivo di questa stagione: “Non mi piace dire se arriveremo primi o quarti alla fine della stagione”. Una Roma da scoprire, come riporta la Repubblica, a partire da stasera contro l’Empoli, a caccia della prima vittoria della stagione.

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6 commenti

  1. Berardo ha detto:

    Totti si ma con la testa giusta, basta padel, basta, battute, basta feste , sempre giacca e cravatta, un ruolo decisionale al massimo tipo come era Boniperti alla juve.
    E quindi a lui magari affiancato da Bruno Conti, la gestione di tutta la parte sportiva del club.
    Per cui non è Mourinho che chiama Totti, ma Totti che a fine anno o anche prima decide il futuro di Mourinho e di Tiago Pinto
    Io la vedo così.

    • Tommaso ha detto:

      Berardo il tuo ragionamento tutto sommato è giusto.
      D’altronde noi con il duo Mourinho Pinto, abbiamo ottenuto risultati scarsissimi, la prima ora sta a 12 punti e noi abbiamo un solo punticino, due anni senza Champions, una coppa vinta di valore nullo, ma poi soprattutto campagne acquisti completamente sbagliate, con calciatori come l’armeno perso per un anno in più di contratto e con uno come Frattesi che era nostro e doveva tornare, lui sarebbe dovuto diventare la rinascita romanista.
      Quando è così è giusto cambiare, magari Totti insieme con Conti, o con Boniek o con De Rossi, potrebbero portare risultati migliori.
      Vedere la Roma all’ultimo posto anche se solo dopo quattro giornate è alquanto umiliante

      • Baldovino ha detto:

        Ma difatti io poi non capisco L’Affaire Frattesi, dopo che gli abbiamo dato mezza primavera, Frattesi è andato all’Inter.
        Da mettersi le mani nei capelli chi ancora ce l’ha

      • giulio.cesare753 ha detto:

        risultati nulli? Cioè con una rosa da scappati di casa, arriva a ti porta in europa, quando potevi benissimo finire 8 o 9? Ti fa vincere una coppa (coppetta o no l’hai vinta), ti ha portato in finale di europa league… se questi sono i risultati nulli….

        Non capisci l’affare frattesi? Te lo spiego in 2 parole. Fair play.
        La UEFA ha deciso che se ti entra 100, puoi spendere 70. Frattesi costa 30. Significa che la Roma avrebbe dovuto incassare vendendo 50, ora è più chiaro perchè hai preso giocatori a parametro 0?
        Vivete di sogni e fantasie…. Se la rosa del napoli, dell’inter vale 500 milioni e quella della Roma 250…. pensi di arrivare prima di loro in campionato? Il Leicester ha fatto un miracolo, così come il Verona o il Cagliari… accade 1 volta ogni 25 anni… su fate i seri.

      • Aurelio ha detto:

        Il terzo monte ingaggi di Italia uno dei club che investe di più in Europa è una rosa da scappati di casa, va beh, quando si vuol difendere a tutti i costi un allenatore che piace così tanto solo perché è un mangia arbitri.
        Perché non mi dite che piace per il suo gioco, lì dovremmo stendere il cosiddetto velo pietoso

  2. giorgione ha detto:

    Boniek e Totti sarebbero ottimi ella Roma con i ruoli rispettivamente adatti alle loro capacità