Mourinho: “Non si dà credito alla Roma ma noi facciamo il nostro campionato” (VIDEO)
Tutte le dichiarazioni di Josè Mourinho dopo Sampdoria-Roma valida per la 10a giornata di Serie A
Foto Tedeschi

Tutte le dichiarazioni del tecnico giallorosso José Mourinho in occasione di Sampdoria-Roma, match valido per la 10a giornata di Serie A.
Le parole di Mourinho a DAZN
Soddisfatto di questa vittoria?
“Prima di tutto è una vittoria importantissima ed anche meritata penso. Sono molto felice di sentire e di capire che una squadra che mi piace tanto con un allenatore che è un fratello piccolo e che torneremo qui (la Sampdoria ndr). Una squadra che gioca con questa intensità non andrà in Serie B, sono fiducioso. Un abbraccio speciale (a Stankovic ndr). Noi abbiamo anima ed organizzazione. Abbiamo giocato con grande intelligenza, qualcuno non la penserà così ma è uguale. Abbiamo vinto contro l’Inter ma era scarsa, perso con l’Atalanta che è stata cinica. Duro dare credito a chi lavora a Roma, ma con tutti i problemi che abbiamo e le limitazioni facciamo il nostro campionato. Magari con meno sofferenza. Io sapevo che Nicolò entrando negli ultimi 20/30 minuti sarebbe stato devastante per loro ed è stato cosi, è mancato solo il secondo gol per finire la partita ma gli ultimi 20 minuti di gara sono stati assolutamente controllati. Per me vittoria meritata.”
La classifica, se avesse davanti il suo amico Luciano Spalletti cosa gli direbbe?
“Ci vediamo domenica (ride). E una buona settimana.”
Belotti..
“Però mi ha soddisfatto tanto Nicolò: è entrato benissimo nella partita, fisicamente è devastante, è impossibile prenderlo soprattutto con la stanchezza dei loro difensori e Nicolò fresco. E’ dura. Lui ha avuto il 2-0, anche Belotti, e finisce la partita. Però la squadra è stata solida, organizzata, non ha sbagliato difensivamente e il risultato di 1-0 ma è il risultato in cui Rui Patricio non fa una parata.”
Il taccuino…
“Scrivo dettagli per parlare poi negli spogliatoi della partita. Ma se vuoi un giorno dopo la partita vieni da me e te lo regalo.”
Stankovic? Che augurio gli manda?
“Non so se posso dire cosa gli ho detto, è una parola un po’ bruttina. Gli ho detto: ti ricordi il gol di merda che hai segnato qui? Perché lui ha segnato un gol qui da centrocampo, nel 2009, gol pazzesco. E lui mi ha detto ti voglio bene, e io gli ho detto anche io, ci vediamo dopo.”
Lo Special One in conferenza stampa
La partita di Camara.
“Molto bene. La verità è che anche i giocatori bravi devono imparare a giocare con la sua nuova squadra. Lui sta imparando a poco a poco. Ha giocato 45 minuti a Siviglia, ha giocato oggi titolare. Ci sono movimenti che non può sbagliare. Non è solo un talento ma anche la conoscenza. Nel primo periodo suo doveva recuperare fisicamente, il secondo ha imparato a poco a poco. Oggi ha fatto una buona partita”.
Altra partita stratosferica di Smalling. Come si fa a non convocarlo per i mondiali?
“E’ una bella domanda. Non ho mai allenato una nazionale ma quando vai ad un campionato del mondo devi prendere giocatori che ti danno opzioni diversi. Smalling è cresciuto nel giocare a due, giocava così al Manchester, e ora gioca a tre e ha conoscenza perfetta per giocare a tre. Io, allenatore di una nazionale, vorrei avere un giocatore così. Non lo voglio paragonare con gli altri giocatori convocabili perché meritano rispetto. Southgate è un ragazzo super rispettoso, non faceva mai un commento sui miei giocatori, ma penso che non sia una mancanza di rispetto dire che mi spiace tantissimo che un giocatore che sta giocando al livello di Smalling non avrà questa opportunità. Però è Southgate che deve decidere”.
Rispetto al passato trova differenze con i giocatori di adesso?
“Sì ci sono differenze. C’è la stessa differenza fra me quando avevo 20 anni e i ragazzi oggi di 20 anni. E’ l’evoluzione dei tempi con la trasformazione dei caratteri. Ci sono ovviamente differenze, noi ci dobbiamo adattare. Ma allo stesso tempo dobbiamo far sentire ai giovani che ci sono principi importanti”.
C’è un qualcosa che non le è piaciuto stasera?
“Mi piacerebbe respirare meglio negli ultimi minuti. Abbiamo fatto tutto per fare il 2-0, abbiamo difeso bene, abbiamo preso giocatori importanti per trovare gli spazi. I giocatori hanno fatto tutto bene, mi è piaciuto tutto”.
Cosa augura a Stankovic?
“Non so se sono stato il primo a chiamarlo. Se non sono stato il primo, sarò stato il secondo o il terzo. I miei giocatori sono tutti speciali e lui, dentro questi, è veramente speciale. Il nostro rapporto avuto in quegli anni va al di là di quello allenatore giocatore. Da adesso vorrei che le vincesse tutte. Già ero così con Giampaolo, i miei assistenti erano i suoi assistenti e mi hanno fatto conoscere una persona speciale. Sono contento perché l’anno prossimo torneremo qua, magari due volte, anche per il Genoa che non mi dispiacerebbe che un club con quella storia torni in A, ma contro la Samp sono sicuro che torneremo qua”.
Lo Special One a Roma Tv+
“Sono importanti i tre punti ma è anche importante il modo in cui li abbiamo conquistati, con sicurezza, tranquillità e solidarietà. Mi è piaciuto tutto questo. La squadra di Stankovic ha caratteristiche e personalità e vanno fino alla fine. Hanno orgoglio e sacrificio e noi lo sapevamo. Abbiamo parlato di questo ed abbiamo fatto molto bene. Abbiamo aspettato il momento di chiudere la partita, lo abbiamo preparato anche nell’intervallo. 2-0 e finisce la storia, non abbiamo fatto 2-0, si poteva pensare al panico negli ultimi minuti ma no, grande tranquillità e grande controllo della gara contro una squadra difficile. Tre punti meritati”.
Dopo Siviglia ci aveva detto “È un mese in cui bisognerà resistere”. Questa è una partita che fa parte della resistenza?
“Vediamo, oggi per esempio Karsdorp è tornato ed è stato utilizzato bene in un momento importante. Ogni giocatore può tornare, lo sappiamo, Paulo è una storia diversa. Possiamo recuperare oggi Karsdorp, prossima settimana Kumbulla. È importante avere soluzioni, oggi la panchina mi dava sicurezza di poter fare cambi e migliorare la squadra”.