Mourinho, Dybala e il patto Champions per restare a Roma

Foto Tedeschi

Trascinatori, carismatici, leader: José Mourinho e Paulo Dybala sono riusciti a riportare nella capitale un entusiasmo che non si vedeva da anni. Olimpico sold-out ogni domenica e sostegno costante da parte dei tifosi, anche quando le cose si mettono malissimo, come ora che i giallorossi si devono rialzare dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. Insieme José e Paulo vogliono risollevare la Roma, il patto per restare però si chiama Champions League.

Promessa Champions

C’è una promessa reciproca che parte da lontano e che tutti e due i protagonisti contano di mantenere: Mourinho ha convinto Dybala a scegliere la Roma garantendogli che sarebbe rimasto fuori dalla Champions League solo per un anno. Dybala, più recentemente, ha rassicurato Mourinho sulle potenzialità della squadra rincuorandolo verso l’obiettivo, il quarto posto, che resta raggiungibile anche dopo le due sconfitte di questa settimana, scrive Il Corriere dello Sport. Sono loro, i due fuoriclasse, a dover tirare fuori la squadra dal momento di difficoltà. Dybala non avrebbe mai accettato la Roma se Mourinho non la avesse sedotto con la prospettiva di un ruolo da principe e di un piano di rafforzamento degno. Mourinho non si sarebbe mai rassegnato a un “mercatino” (altra sua espressione) che non includesse l’argentino. Anche se qualcuno ancora fa finta di non capirlo, la Roma di Mourinho ha un appeal internazionale e rappresenta un’attrattiva per i grandi calciatori. Vedi Wijnaldum e Matic, che hanno sposato la causa come legionari stranieri soltanto su input dell’allenatore. La Roma senza Mourinho è condannata a reinventarsi e a modificare un programma che i Friedkin, quando le strettoie del fair play finanziario Uefa non avevano ancora riaperto i cantieri, avevano immaginato vincente nel giro di tre anni.