Mourinho, che affare: lo Special One unisce successo sportivo e trionfo mediatico

MOURINHO ROMA – Hanno puntato su José Mourinho i Friedkin e i risultati hanno dato ragione ai proprietari della Roma. Oltre per risultati sportivi, la qualificazione in Europa League e la vittoria della Conference, lo Special One si è rivelato la giusta scelta anche per la via che porta al trionfo mediatico.

Mou allenatore del marketing

Come analizza il Corriere della Sera, i Friedkin sono uomini d’affari ed erano consapevoli che chiamando a Trigoria José Mourinho avrebbero fatto un affare. In un calcio volubile, elettrico, irragionevole, senza più bussole Mourinho è l’unico che conosce due strade certe: quella del successo sportivo e quella del trionfo mediatico. La sconosciuta Conference League vinta con una squadra modesta e in una società che perdeva le finali con tragica ostinazione, si è trasformata in una competizione che con la vittoria della Roma ha fatto il giro del pianeta. Sponsor incuriositi, Circo Massimo pieno come per uno scudetto, campagna abbonamenti che schizza, bandiere alle finestre, girotondi ai semafori, una felicità collettiva, febbrile, irrefrenabile. Mourinho allenatore e guru del marketing, non aveva mai raggiunto picchi così. Bisogna affidarsi e accettare la sua dimensione. I tifosi romanisti avevano bisogno di sprofondare in un incantesimo possibile, e non hanno esitato. Lui ha accettato un ingaggio da 7,5 milioni netti all’anno e si è presentato citando Marco Aurelio. La faccenda, dopo nove mesi, non è più soltanto calcistica. Si assiste alla ridefinizione del significato di amore per una squadra e, soprattutto, per il suo allenatore.