Panucci: “Roma da quinto/sesto posto. Ecco chi può deciderla contro il Milan”

Marco Guerriero
08/01/2023 - 13:26

L'ex calciatore di Roma e Milan ha concesso un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Panucci: “Roma da quinto/sesto posto. Ecco chi può deciderla contro il Milan”

In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Christian Panucci, ex calciatore di Milan e Roma, ha presentato così la sfida che attende entrambe le squadre questa sera a San Siro alle 20:45.

Christian, lei è persona da nostalgie?

“Direi di no. Sono stato fortunato. Il calcio mi ha dato tutto e ora guardo alle prossime tappe. Vorrei fare l’allenatore, lo sa. Negli ultimi tempi ho rifiutato tante squadre, però adesso mi sento pronto per ricominciare”

Non ci dica che Milan-Roma non le muove niente?

“Ma sì, tanti ricordi. È bello giocare grandi partite come quella di San Siro. Al Milan devo tanto, a Berlusconi e a Galliani. In rossonero sono diventato uomo. La Roma invece, anche se non è stata la squadra più bella in cui ho giocato, è stata il grande amore della mia vita. Per questo faccio ancora fatica ad andare a vedere le partite all’Olimpico”

Pioli-Mourinho: lei è più giochista o risultatista?

“Guardi, Pioli è l’allenatore che è migliorato più negli ultimi dieci anni. Sia che vinca, che pareggi o che addirittura perda, il suo Milan è sempre bello da vedere. Mourinho lo conosciamo e non possiamo insegnargli niente perché ha vinto tutto. Lui lascia giocare, si è mostrato duttile lasciando la difesa a quattro e ora si affida a tre mestieranti dietro, cercando spazi per gente come Zaniolo o Abraham”

Non è un caso, quindi, che abbia fatto meglio in trasferta che in casa, nonostante l’Olimpico sia sempre tutto esaurito.

“No, è che la Roma fa più fatica quando deve costruire gioco. Non nascondiamolo, Mourinho ha bisogno di giocatori di qualità per fare bene”.

Chi può essere decisivo in Milan-Roma?

“I campioni. Gente come Leao, Giroud, Dybala. Quando c’è l’argentino è un’altra cosa, perché è uno che sa mettere in crisi le squadre avversarie”.

I rossoneri sono quelli che segnano di più su azione, mentre i giallorossi, in percentuale, i migliori su palla inattiva. Non è strano, vero?

“No, perché Pioli vuole sempre riempire l’area avversaria, a costo di lasciare degli spazi in mediana. Mourinho invece si affida ai singoli. Magari decideranno di testa Ibanez o Kalulu, tutto può succedere”.

Sorpreso dall’appannamento di Abraham?

“È giovane, può capitare. D’altronde è vero che spesso gioca lontano dalla porta e quindi fa più fatica a segnare”.

Ha ragione il gm Pinto quando dice che la Roma ha una rosa che può competere per la Champions?

“No, secondo me è da quinto-sesto posto”.

Però è mancato Wijnaldum, che presto tornerà a disposizione.

“Anche lui è un giocatore prevalentemente muscolare. Dopo sei mesi di inattività, avrà bisogno di tempo per tornare al massimo”.

Le è piaciuto come Mourinho ha gestito il caso Karsdorp?

“No, i panni sporchi si lavano nello spogliatoio. Così il giocatore si deprezza e fai anche un danno alla società. Mi ricordo che una volta avevamo dei problemi fra giocatori, e Capello mi chiese che cosa stesse accadendo e io gli risposi: “Mister, stai fuori da queste cose. Ciò che succede nello spogliatoio ce lo vediamo tra di noi”. Così bisognerebbe fare. Posso dire una cosa?”.

Certo.

“La Roma avrebbe bisogno di uno con le palle che aiuti Mourinho a gestire il gruppo senza fargli ombra. Il Milan, ad esempio, ha Maldini, la Juve Nedved, l’Inter Zanetti, e l’impatto si vede”.

Mi scusi, lei sarebbe disponibile?

“Tutti sanno quanto io sia legato alla Roma, ma vorrei fare l’allenatore. La vita è breve, meglio inseguire i propri sogni”.

Sta pensando anche lei alla morte di Vialli?

“Tutti stanno facendo poesia intorno a Luca. Dico solo questo: lui era davvero una partita speciale. Ci mancherà”

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