Il Pagellone – Il Brighton in Premier League, il debutto di Lukaku, il Napoli di Garcia
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MARCACCI PAGELLONE – Uno straordinario Brighton in Premier League, il debutto di Lukaku, il Napoli prevedibile di Garcia e varie giocate d’autore nei voti del Prof. Marcacci.
I voti
10) Roberto De Zerbi
Un Brighton orchestrale per un calcio orchestrato ad arte e a memoria, con un Ferguson che trasforma in oro tutto ciò che tocca. Cade anche il milionario Newcastle tra le mura del Falmer Stadium.
9) Lautaro Martínez
Cinque gol in tre partite, quindi già in vetrina buona parte del campionario realizzativo. Il voto però è motivato dalla sua evoluzione a livello di altruismo: a parte la prolificità sotto porta, gioca costantemente al servizio della squadra, ottimizzando l’intera manovra offensiva.
8) Luis Alberto
A Napoli riempie la partita con i suoi preziosismi tecnici: il tacco del vantaggio è l’episodio attorno al quale gira tutto il match, poi va sempre più sul velluto, fino al velo geniale per Kamada. In mezzo, tanta carica agonistica infusa ai compagni.
7) Federico Chiesa
A Empoli rincorre il gol con intensità e crescente ostinazione; quando lo realizza, la sua percussione solitaria è il manifesto di una ritrovata brillantezza atletica e agonistica.
6) Romelu Lukaku
Il suo subentro in Roma – Milan dà corpo e riferimento a una fase offensiva fino a quel momento totalmente improduttiva. Anche al cinquanta per cento riesce a proteggere la palla, far salire i compagni, liberare spazi accentrando su di sé le marcature.
5) Rudi Garcia
Il suo Napoli cade nella rete di Sarri, non riuscendo mai a voltare la pagina del copione tattico iniziale. Poi, quella frase…quella sul fatto che se non si riesce a vincere non si deve perdere. Filosoficamente utilitaristica e genericamente saggia, ma da non pronunciare in una piazza dove fino a ieri hanno visto un calcio famelico e lussureggiante.
4) Leandro Paredes
Il confronto con Matic viene naturale ma glielo risparmiamo, altrimenti il voto sarebbe più basso. La sua partita contro il Milan è stata un manifesto di impotenza e di corsa compassata a vuoto, con la lampadina sempre spenta in cabina di regia. E dire che aveva iniziato con un paio di apprezzabili cambi di gioco. Non può essere questo il vero Paredes.
3) Fiorentina
Forse un po’ di stanchezza per la Conference, ma la Viola si sgretola appena passa in svantaggio, a San Siro. Partita cercando di perseguire un calcio aggressivo, si fa demolire tatticamente e fisicamente da un’Inter spietata.
2) Pablo Marì
Lo verranno a trovare in sogno Scamacca e compagni per qualche notte di seguito e saranno incubi, come nei novanta minuti disputati dal difensore monzese a Bergamo.
1) Quelli che salgono e scendono dal carro di chicchessia
Basterebbe giudicare prestazioni ed episodi per quelli che sono, senza tra l’altro sperare che le cose vadano in un certo modo per dimostrare di avere ragione. Così facendo non si avrebbe per nulla la preoccupazione di quanto sia affollato o meno il carro in questione.
0) I cori su e contro Napoli
Sempre quelli, in vari stadi, a intermittenza. Che pena, ma anche che noia.
Paolo Marcacci