Manolas ad un passo dallo Zenit: la cessione divide i tifosi

Redazione RN
22/06/2017 - 18:19

Manolas ad un passo dallo Zenit: la cessione divide i tifosi

CALCIOMERCATO MANOLAS ZENIT – Dopo Salah la Roma dice addio anche a Manolas: a meno di sorprese dell’ultima ora il difensore greco si prepara a salutare, destinazione Russia. Il tecnico dello Zenit, Roberto Mancini, ha chiesto al suo club un difensore rapido e agile: detto-fatto, sul piatto 30 milioni più bonus per il giallorosso, che in terra russa percepirà un ingaggio da 4 milioni a stagione. La probabile cessione divide i tifosi giallorossi, tra chi reputa che la cifra sia troppo bassa (chiedendo almeno 45-50 milioni), chi plaude l’operazione e chi critica la società, pensando che la Roma stia commettendo un errore con la cessione del greco.

CRITICHE – “Per me la realtà di questi anni è che ogni anno sconvolgiamo la squadra e quindi i primi mesi servono per ricostruire gli automatismi”, critica Giovanni, che aggiunge: “Con la squadra zeppa di giovani non si va da nessuna parte come ha dimostrato L. Enrique”. Fabrizio giustifica invece l’addio per motivi tattici: “Non può giocare con Rudiger, entrambi non sono bravi ad impostare”. ‘Romanista’ si scaglia contro il probabile addio: “Il problema non è che parte Manolas, ma come lo sostituisci. Non si può TUTTI i santi anni smantellare una squadra che fa bene”. Rincara la dose Peter: Abbiamo perso tre titolari, Salah, Szczesny e Manolas. E’ questo che mi disturba. Un po’ di continuità non farebbe male”.

PRO – Non solo pessimismo, tra i commenti dei tifosi c’è anche chi dopo la stagione altalenante del centrale non si strappa le vesti, come Dan: “Credo che sia una pedina rimpiazzabile, è un giocatore tecnicamente mediocre abituato più a “rincorre per i proprio errori” più che anticipare”. Tra i commenti ricorrenti un romanissimo ‘magari ce cascano’, mentre finiscono nell’occhio del ciclone anche le richieste contrattuali dei mesi scorsi avanzate dal greco:Chi non vuole rimanere vada via, non possiamo trattenerli con forza chiunque esso sia deve combattere per la causa”, sentenzia Giuseppe. 

CONTRO LA SOCIETA’ – A preoccupare i tifosi è piuttosto la politica che la società sta portando avanti in questa prima parte di mercato, con la cessione di due big e l’arrivo di Moreno, con il prossimo acquisti di Karsdorp e il ritorno a casa di Pellegrini. Pietro si sfoga: “I giocatori vedono Roma come tappa per andare in una big, la Roma non è una big. non si può definire big una squadra che non vince mai niente”. Gli fa eco Massimo, che attende però le prossime mosse del ds Monchi:E’ un ottimo venditore, ma ora deve dimostrare di essere anche un ottimo compratore”. E poi c’è chi sentenzia: “La società non vuole vincere, ma solo guadagnare”. Itanto, tra Manolas e Salah la Roma si prepara ad incassare circa 80 milioni di euro: il bilancio ringrazia, i tifosi meno.

Gian Marco Torre

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  1. Mi piace Monchi perchè è uno di poche parole e che fa le cose per bene, sta vendendo tutti all’estero senza rinforzare le squadre italiane, meglio Salah e Manolas fuori dall’Italia che Rudigher e Naingollan all’Inter.

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