• Mancini: “Vi racconto l’abbraccio con Mourinho. Ha portato mentalità, ci fa sentire importanti”

    Teresa Tonazzi
    17/09/2021 - 7:15

    Foto Tedeschi
    Mancini: “Vi racconto l’abbraccio con Mourinho. Ha portato mentalità, ci fa sentire importanti”

    ROMA CSKA SOFIA INTERVISTE – Tutte le dichiarazioni del giallorosso in occasione di Roma-CSKA Sofia, match valido per la 1a giornata del girone C di Conference League.

    Mancini in conferenza stampa

    Cosa ha portato Mourinho rispetto a prima? Cosa vi siete detti al momento del gol?
    “Sull’abbraccio dopo il gol mi aveva detto di rimanere in difesa, io mi sentivo di poter segnare e sono salito. Sono andato lì a dirglielo. Lui ha portato mentalità, già dal primo allenamento ci ha fatto vedere tante cose. Le vuole tutti i giorni in campo, non c’è una seduta dove andiamo piano. La sua mentalità e la sua voglia di insegnarci quello che sa. Tutti i calciatori li fa sentire importanti”.

    Roma si entusiasma facilmente. Quanto Mourinho sta lavorando su questo?
    “L’entusiasmo della gente deve essere questo delle prime sei partite. Ma i tifosi lo dimostrano sempre, si fanno sempre sentire, al di là dell’anno con il Covid, ed è una cosa positiva. Noi sappiamo che abbiamo giocato solo sei partite, stiamo creando una squadra con un allenatore nuovo e principi nuovi. Sappiamo che dobbiamo migliorare su tanti punti tattici e mentali e lavorare e pensare partita dopo partita per migliorare in futuro”.

    Sul confronto con i compagni dopo il gol subito…
    “Io sono uno che parla molto in campo e cerca di capire gli errori miei, quelli dei compagni e della squadra per non ripeterli durante la gara. Ci siamo confrontati e ci sono stati errori di squadra e potevamo fare meglio oltre che prendere gol all’inizio non è il massimo. Dobbiamo migliorare su questo per essere una squadra più solida. Il gol così è evitabile, abbiamo parlato e ci siamo chiariti tra compagni”.

    Giocate molto più il pallone in verticale. Lo fate perché Shomurodov ed Abraham sono più veloci e rapidi rispetto ai giocatori che c’erano lo scorso anno o perché siete più cattivi sulle seconde palle?
    “Sì, è cambiato il modo rispetto allo scorso anno. Penso che il nostro principio sia intensità in ogni partita. Nel secondo gol abbiamo recuperato palla alta e costruito la rete. Poi tanti lanci lunghi perché vedevamo la possibilità di mettere in porta i nostri attaccanti che sono veloci, ma dobbiamo essere bravi ad accorciare e recuperare il pallone sulle seconde palle. Anche domenica è successo, siamo sempre lì. È un principio che deve diventare nostro e fatto sempre di più in tutte le partite”.

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