• Mancini: “Domani mi aspetto una guerra, dobbiamo lottare su tutti i palloni. Penso e spero che Smalling rimanga”

    Manuela Fais
    22/02/2023 - 19:47

    Tutte le dichiarazioni del difensore giallorosso alla vigilia del match europeo

    Foto Tedeschi
    Mancini: “Domani mi aspetto una guerra, dobbiamo lottare su tutti i palloni. Penso e spero che Smalling rimanga”

    MANCINI CONFERENZA STAMPA ROMA SALISBURGO EUROPA LEAGUE – Alle 19:30 di mercoledì, 22 febbraio, va in scena la conferenza stampa di Gianluca Mancini, alla vigilia di Roma Salisburgo di Europa League.

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    Tutte le dichiarazioni di Mancini in conferenza stampa in vista di Roma Salisburgo

    Sulla partita di domani:

    “Domani abbiamo il turno di eliminazione contro il Salisburgo e bisogna ribaltare il risultato per andare avanti. Mi aspetto una guerra, come abbiamo fatto all’andata, ci sarà da lottare su tutti i palloni e cercare di sbloccarla subito per portarsi tutti dietro e vincerla per passare il turno.

    E’ una partita importante perchè giochiamo una qualificazione, se la Roma vince e passiamo il turno ci concentriamo per le prossime. La riteniamo importante perchè vogliamo continuare il percorso in Europa League.”

    Sul reparto difensivo e il futuro di Smalling:

    “Lo spogliatoio è una famiglia. Siamo tutti, lo spogliatoio è eccezionale, ci vogliamo bene e abbiamo un unico obiettivo lavorando al massimo delle nostre potenzialità. Giochiamo tanto tempo insieme noi tre, ma c’è anche Marash Kumbulla che è un ragazzo eccezionale e si allena bene, ora è arrivato anche Llorente che fa parte della nostra famiglia. Giocare insieme aiuta a capirsi anche con un semplice sguardo e ti porta ad avere un rendimento migliore, non siamo solo noi tre difensori a far rendere bene la fase difensiva della Roma. Spero e penso di poter giocare con Smalling il prossimo anno con la maglia della Roma.”

    Sui cartellini gialli:

    “I troppi cartellini gialli l’anno scorso mi hanno fatto saltare troppe partite, quindi ho lavorato su me stesso per giocare di più in primis e poi perchè alcuni gialli li prendevo in maniera stupida e non aveva senso. Ho cercato di migliorare in questo aspetto, ho lavorato su me stesso anche grazie all’aiuto del mister. Ci sta di avere degli alti e dei bassi, poi il rendimento va anche in base alla squadra e alle partite che facciamo. E’ un anno e mezzo che siamo insieme e lavoriamo insieme, una serie di cose ti portano a lavorare meglio ma ogni calciatore ha da sempre degli alti e bassi.”

    Sui fischi da parte dello stadio:

    “Penso che il mister parlava dell’ultima partita quando erano arrivati i fischi a Bove. E’ un ragazzo giovane che gioca le sue prime partite in una piazza importante. Noi è chiaro che se sentiamo lo stadio presente in casa è un aiuto in più, una forza in più, un giocatore in più. Quando l’Olimpico è concentrato a spingerti, si fa sentire. L’ho percepito da avversario e anche tutt’ora.

    Io personalmente quando gioco sono concentrato su quello che faccio in campo quindi se vengo fischiato non lo sento. Io, come ha detto il mister, spero che lo stadio ci dia una spinta in più ma dipende anche da noi.”

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