Mancini-Inter si farà, **ma a Trigoria si sogna Huntelaar
Giornata di conferme, smentite e chiarimenti in casa Roma. Mancini e Aquilani, gli argomenti che hanno tenuto banco. A Milano i dirigenti interisti attendevano Gilmar Veloz, procuratore del numero 30 giallorosso, per gettare le basi del contratto del giocatore tanto voluto da Mourinho. Lautorizzazione a procedere era arrivata lunedì scorso in una cena tra Branca, dt nerazzurro e Pradè, ds romanista. Tutto pronto, quindi. E invece no. Il manager verdeoro ha disertato lincontro, dando appuntamento alla prossima settimana, con buona pace di chi lo aspettava con ansia. Branca, però, ha tenuto a specificare, a Romanews.eu, che Mancini «è un giocatore che interessa, sebbene lunedì non si sia parlato solo di lui». Probabile, infatti, che il dirigente dellInter abbia tentato di inserire Suazo nella trattativa, con lo scopo di abbassare il prezzo di 15 milioni preteso dalla Roma per Mancini. Con forza è circolata la voce seconda la quale i nerazzurri, pur vendere lhonduregno, sarebbero stati disposti a pagargli buona parte dellingaggio, altrimenti troppo elevato per la Roma. Per quanto riguarda, Marco Andreolli, invece, i due club dovrebbero rinnovare la comproprietà per un’altra stagione.
Non è certo un mistero, poi, che a Mourinho (e non solo a lui) piaccia Aquilani. Durante il pomeriggio si sono rincorse dichiarazioni ed interviste che gettavano ombra sul futuro del centrocampista di Talenti. A sciogliere i dubbi ci hanno pensato Pradè e Zavaglia, procuratore del ragazzo. «Alberto non si muove da Roma. Non ci sono problemi per il rinnovo del contratto», il loro coro.
Intanto, con un occhio ai giocatori giallorossi in maglia azzurra, a Trigoria si continuano a progettare le mosse di mercato. Il traguardo da tagliare a tutti i costi è lattaccante centrale. Il sogno è Huntelaar, nato 24 anni fa, ora punta dellAjax, ma il prezzo del suo cartellino è alto, troppo per i circa 20 milioni a disposizione di Pradè & Co. per lintera estate. Tuttavia quella che porta al bomber di Drempt è una pista che la Roma è intenzionata a percorrere: con calma, circospezione e pazienza. Piacciono, comunque, Bafétimbi Gomis, 22enne del Saint-Étienne, e Mario Gomez, classe 85, in forza allo Stoccarda. Da non trascurare gli interisti in eccesso, vale a dire Cruz e Suazo. Trattandosi di operazioni complesse e impegnative dal punto di vista economico, è facile pensare che lufficializzazione del centravanti possa arrivare ad agosto inoltrato. Ben più rapidamente dovrebbe approdare a Trigoria lesterno basso. Mathieu, 24enne del Tolosa, e Riise, 27, del Liverpool, sono i preferiti da Spalletti. Il norvegese appare in pole position, ma il nodo da sciogliere è rappresentato dallingaggio. Eccessivo, al momento per la Roma. Soprattutto in relazione ai guadagni del resto della rosa.
Altro obiettivo di non poco conto è lesterno alto che andrebbe a sopperire alla partenza di Mancini. Per quel ruolo, fanno sapere dalle segrete stanze di Trigoria, potrebbe essere impiegata anche una punta adattata. Viene facile fare i nomi di Antonio Di Natale e Vincenzo Iaquinta, pupilli di Spalletti dai tempi di Udine. Lo juventino, secondo alcuni, sarebbe stato offerto, insieme a 16/20 milioni, dalla società torinese a quella giallorossa per Aquilani. Voci smentite al momento. Da annotare laddio ufficiale alla pista Domizzi, quale sostituto di Matteo Ferrari. Il procuratore del giocatore del Napoli ha raccontato che sarebbe potuta decollare una trattativa tra le due società, morta, però, sul nascere.
Sul fronte societario, la famiglia Sensi continua a lavorare per ridisegnare il piano di risanamento di Italpetroli, volto alla restituzione degli oltre 377 milioni di debito dellazienda petrolifera nei confronti delle banche. Nel nuovo progetto potrebbe essere inserita anche la A.S. Roma, uno dei pochi asset in attivo dellintero gruppo. E già prima dellestate potrebbero essere possibili svolte e grandi manovre per rilanciare il club. Intanto, oggi a Piazza Affari, il titolo giallorosso ha lasciato sul terreno lo 0,18%, chiudendo a 0,9298 euro, collezionando, così, una perdita per la settima seduta di fila.
Benedetto Saccà