29 Agosto 2023

Lukaku giallorosso, i sette colli di Rom

OCCHIO ALLA PENNA – Torna l’appuntamento con la rubrica “Occhio alla penna”! Il tema che Paolo Marcacci propone oggi ai lettori di Romanews.eu riguarda l’arrivo del bomber belga Romelu Lukaku.

Una trama tessuta minuziosamente, per un colpo di scena arrivato quando qualcuno era certo di aver già letto i titoli di coda. O di averli decretati, per meglio dire, con tanto di stroncature nei confronti di Pinto e dei Friedkin. 

Nel giro di poche ore, l’arrivo di Azmoun è passato da ripiego (giudizio in ogni caso tecnicamente ingiusto) ad aperitivo in attesa del piatto forte. Anche se, per l’atteggiamento della Roma di Mourinho, le caratteristiche di Lukaku costituiscono addirittura un piatto unico, a maggior ragione se pensiamo alle occasioni, speriamo numerose, nelle quali il belga avrà Dybala alle spalle. 

Noi i bilanci li stiliamo soltanto quando è il momento e ora vale la pena guardare indietro a più di qualche settimana fa, quando il piatto piangeva per quasi tutte le società italiane di vertice, Milan a parte, a livello di trattative ma proprio qui in città in tanti si accanivano a far passare il concetto di una Roma colpita da immobilismo e nel frattempo impoverita dalle vicende del “Signor” Matic, anche se a ben guardare erano stati definiti il ritorno in prestito di Llorente, l’arrivo di Ndicka e il prestito di Aouar. Sarebbero poi arrivati l’acquisizione di Paredes e il prestito di Sanches. 

Mancava la punta, ancora e facendo fin troppo leva sulle necessità romaniste la dirigenza dell’Atalanta aveva imbastito una sorta di “cojonella” in salsa bergamasca dalla quale la Roma si è tirata fuori dopo aver atteso comunque troppo. Nota bene: in quel caso, Pinto è stato rimproverato prima di aver aspettato troppo l’accordo per il colombiano, poi di non aver più voluto trattare con l’Atalanta quando c’era stato l’ennesimo ripensamento per e su Zapata. Troppo facile, così. 

Ora, dopo ore febbrili e un volo verso Londra monitorato con piglio da voyeur, prima di accogliere il gigante, sarebbe il caso di sottolineare che un lavoro gigantesco, con i mezzi e le disponibilità che sappiamo, è stato compiuto da questo signore, ossia Tiago Pinto, e da questa dirigenza, con i suoi rapporti, il suo stile (non) comunicativo, le sue fondamentali attese. Perché le telefonate di Mourinho, vedete, aiutano, al momento giusto, ma da sole non bastano. 

Paolo Marcacci

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3 commenti

  1. guidone ha detto:

    Sono completamente d’accordo con quanto scritto! Non se ne puo’ piu’ dei disfattisti a prescindere. La antipatia personale non deve entrare nel giudizio professionale, mai! Pinto ha fatto un super lavoro da super eroe, viste le condizioni del cavolo in cui ha dovuto operare.
    Onore al merito, voto 10. E se prende un portiere in extremis anche 10+
    Un bravo immenso al presidente! zitto zitto, e’ il caso di dirlo, la mette in quel posto a tutti, anche agli pseudo tifosi che compaiono in questo sito, a commentare a vanvera.
    Forza Roma, sia se arriviamo ultimi che se arriviamo primi!

  2. Francesco#FRS ha detto:

    Adesso disfarsi subito di Pellegrini, Mancini, Cristante e Rui Supplizio… subito!

  3. Fidel96 ha detto:

    Se 2 anni fa ci avessero detto che nel giro di 3 estati sarebbero arrivati Mou, Dybala e Lukaku, ma chi ci avrebbe creduto? Pinto sta facendo un lavoro enorme co 2 noccioline e la sfiga di mezzo (vedi Abraham). Purtroppo la rosa continua a essere scarsa sugli esterni e senza portiere, anch’io sogno che negli ultimi giorni riusciamo a liberarci degli ex giocatori Spinazzola e Rui Patricio per prendere Kostic e De Gea, ma anche se non fosse, che je vuoi di ar tanto vituperato Pinto? DAJE FRIEDKINS DAJE ROMA!!!