2 Ottobre 2023

Lukaku accende la reazione della Roma e dirada la nebbia su Trigoria

Il 2-0 dell’Olimpico non scaccia lo spettro della crisi. I giallorossi sono concreti e capitalizzano al massimo le occasioni create, ma la strada verso la risalita è ancora lunga e in pendenza.

Getty Images

lulaku


Dopo il tonfo con il Genoa la Roma contro il Frosinone era obbligata a vincere e a reagire e i tre punti sono arrivati battendo nel posticipo 2-0 proprio l’ex Di Francesco e non prendendo tiri in porta per la prima volta in questa stagione. Arriva anche il primo gol confezionato dalla coppia Dybala-Lukaku e il decisivo sigillo di capitan Pellegrini. Quello che non arriva è una prestazione convincente della squadra.

Mourinho lo ha spiegato chiaramente nel post gara che non sarebbe potuta venire fuori una prova “meravigliosa”. Troppa pressione e troppa fragilità mentale e fisica. E si è visto. Una difesa sì rimaneggiata, ma troppo preoccupante ancora la fragilità e la precarietà di pensieri, opere e omissioni di Ndicka è compagni.

Tre punti per morale e fiducia

Di fronte un Frosinone spensierato, consapevole e che gioca bene., un piccolo capolavoro del fu allenatore della Roma, Di Francesco. Crea occasioni complicando la vita al reparto arretrato giallorosso che a tratti sembra un colabrodo. Perché diciamocelo: fin quando non è arrivato il raddoppio di Pellegrini, anche lui servito splendidamente da Dybala, il timore di veder pareggiare i ciociari era ben evidente a molti, anche dalle parti della panchina giallorossa.

I tre punti sono quantomai preziosi per il morale e la fiducia, allontanano Mourinho dalle secche della bassa classifica, si scavalca di nuovo la Lazio e si ricostruisce un po’ di autostima.

Roma Lukaku-dipendente?

Certo, la vittoria sul Frosinone certifica che la squadra sta diventando sempre più dipendente dai gol di Lukaku come lo era lo scorso campionato da Dybala. Ma Romelu è oggettivamente di un’altra classe rispetto a questa Roma: quarto gol in 5 partite, 3 in campionato, uno in coppa, sale sul podio dei giocatori che hanno segnato più gol nelle prime 5 presenze con i giallorossi in Serie A.

Al primo posto c’è un certo Batistuta con 6 reti, al secondo c’è uno degli attuali attaccanti in rosa, El Shaarawy (4). Fa impazzire l’Olimpico poi il belga quando gli chiede di alzare ancora di più i decibel dell’incitamento.

Romelu parla la stessa lingua di Dybala che, sul vassoio buono della domenica, serve agli ospiti del giorno di festa ben due assist. Manca ancora l’appuntamento con il gol ma l’intesa con il centravanti ex Inter ha fatto registrare confortanti passi in avanti.

A Trigoria la nebbia è solo un po’ diradata

Insomma, nella serata in cui non serviva essere belli ma vincenti, quegli 8 punti in classifica – con la parte sinistra che ora sembra più a portata di mano – sono oro colato e non scontato. Il successo ottenuto a spese di un Frosinone imbattuto da 5 giornate consecutive è una boccata d’ossigeno preziosa. Ma le critiche di questa settimana rimangono lì a far da pungolo nei corridoi di Trigoria. La nebbia è solo un po’ diradata.

GSpin

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