L’ombra degli infortuni è il purgatorio senza paradiso di Fonseca
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INFORTUNI FONSECA – La Roma in casa della Sampdoria, reduce da tre sconfitte consecutive, non va oltre un noioso pareggio per 0-0. Un punto che serve più ai blucerchiati dell’esordiente Claudio Ranieri che ai giallorossi, scavalcati in classifica anche dal Cagliari. La truppa di Fonseca dopo la sosta riparte così da dove aveva lasciato proprio contro i sardi: un pareggio che sa di sconfitta.
Cambiare tutto per non cambiare nulla, prosegue l’incubo infortuni
Nonostante il cambio dello staff medico, i nuovi preparatori, i terreni di Trigoria rizollati, la Roma non riesce a liberarsi dall’incubo degli infortuni che hanno inciso anche a Genova sul pareggio a reti inviolate contro l’ultima della classifica. Paulo Fonseca, squalificato e sostituito in panchina dal tandem Nuno Campos e Tiago Leal, al “Ferraris” è costretto ad un cambio già dopo neanche 8′ minuti (out Cristante) e a far giocare per un tempo intero Edin Dzeko, nonostante l’infortunio allo zigomo, al posto di Kalinic (botta al ginocchio).
Senza pellegrini non si crea: solo un caso?
E’ solo una coincidenza se da quando Lorenzo Pellegrini è finito in infermeria per la frattura del quinto metatarso del piede destro, rimediata a fine settembre durante la partita contro il Lecce, la Roma ha smesso di far male nell’area avversaria? E’ sicuro che l’assenza del centrocampista capitolino pesi non poco nello scacchiere di Fonseca. Basti pensare che a Marassi si è configurato il record negativo di tiri (9) e conclusioni nello specchio (1) sotto la gestione del portoghese. Il primo tiro nello specchio della porta blucerchiata, per i giallorossi è arrivato solo al 79° minuto di gioco, grazie a Edin Dzeko. E non si è trattato nemmeno della migliore palla gol della partita che invece è da intestare all’80’ al tiro di Javier Pastore che da fuori area calcia un sinistro velenoso che costringe Audero ad una parata in angolo impegnativa. Ma la produzione offensiva romanista è tutta qui: Fonseca corra ai ripari presto.
Giulia Spiniello