31 Gennaio 2023

A scuola da Rocchi, fuorigioco semiautomatico e non solo: “Chi scarica la responsabilità sta fermo più di chi sbaglia”

Nell'ultimo giorno di calciomercato spiccano le parole del designatore arbitrale Serie A Gianluca Rocchi

Il designatore arbitrale, nonché uno degli ex maggiori fischietti in Italia, Gianluca Rocchi, ha parlato durante la chiusura del calciomercato invernale che si sta tenendo a Roma. L’ex arbitro ha risposto ad alcune domande sulla Var e tutti gli strumenti tecnologici che oggi permettono ai direttori di gara un arbitraggio meno complicato. Rocchi ha parlato di comunicazione Var perfetta nell’occasione del gol annullato a Vlahovic in Juventus-Roma 1-1 di inizio stagione, ed ha inoltre dichiarato: “Nello sport a qualsiasi categoria si faccia vanno studiate le regole. Il risultato sportivo passa dalle regole. Se conosco bene posso prevenire eventuali errori. Il calcio ha delle norme che sono facilissime. In tutto questo noi siamo la figura “dell’uomo nero”. Mi piace pensare che l’arbitro sia un riferimento sia nel gioco ma anche prima. Un tesserato rischia una sanzione in base a quanto scritto nel referto. Lui è il riferimento. Il tempo effettivo non dipende dall’arbitro. Quello che dico sempre è che noi siamo arbitri ma la partita la fanno i calciatori.”

Sulla Var: “La var può intervenire in 4 casi. Rete segnata o non segnata, calcio di rigore, espulsione diretta (non doppia ammonizione) e scambio d’identità. L’arbitro deve sempre prendere una decisione. Non è consentito ometterla, se lo fa deve cambiare mestiere. Non può rifiutarsi di andare al monitor. La decisione finale spetta all’arbitro. Tutto quello che è revisionabile da una figura lo deve vedere l’arbitro”.

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