El Shaarawy vs Hjulmand, sfida tra tuttofare con la vena offensiva

Teresa Tonazzi
11/02/2023 - 10:10

La sfida dell'andata contro il Lecce, all'Olimpico, è stata vinta da Mourinho grazie alle reti di Dybala e Smalling. Ora va in scena il secondo round

El Shaarawy vs Hjulmand, sfida tra tuttofare con la vena offensiva

Ricomincio da Tre. I giallorossi si presentano in Puglia da terzi in classifica con la voglia di difendere il posto sul podio. La sfida dell’andata contro il Lecce, all’Olimpico, è stata vinta da Mourinho grazie alle reti di Dybala e Smalling. Ora va in scena il secondo round e per la Roma fare un buon risultato ha un’importanza capitale e non è un gioco di parole. Mou si affida ai suoi uomini più in forma, tra questi sicuramente Stephan El Shaarawy. Mentre Baroni, che conosce la difficoltà della gara, punta sul suo capitano Morten Hjulmand.

Roma, Stephan El Shaarawy

Faraone di nome e di fatto, Stephan El Shaarawy ha rilucidato gli scarpini ed è tornato in forma smagliante. Al servizio della squadra, l’ex Milan non nasconde di preferire posizioni più vicine alla porta, ma si adatta senza problemi a scorrazzare sulla fascia alla necessità. Porta dinamismo, verve e anche gol. In 15 gare è a quota 3, terzo dietro ad Abraham e Dybala, che però, va detto, mantengono in campo i propri ruoli. Sorriso timido, parole posate e tanti fatti, questo è il numero 92 della Roma, che non è però timido in attacco: 15 occasioni da gol, 8 tiri in porta. E ancora, l’86% di passaggi riusciti. Tanta corsa (6km in media a gara) e un concentrato di energia da spendere in fase di recupero e gestione: 5 cross utili e 33 palloni ripresi, migliorabile il tasso di contrasti (il 6% vinti). Ma è di certo lui l'”usato”, si fa per dire, sicuro di Mourinho.

Lecce, Morten Hjulmand

Probabilmente avrà ancora in bocca l’amaro della gara di andata, durata per il capitano del Lecce poco più di venti minuti. Morten Hjulmand è stato infatti espulso (rosso diretto) per un intervento scomposto su Belotti, segnalato dal Var. Avrà presto l’occasione di rifarsi ed inserire il suo nome sul tabellone in ben diversa categoria. Lui che è al momento il miglior assist-man della rosa, a quota 4 in campionato. Corre più di Stephan, il danese, con 10km in media a partita, ma è meno preciso (79%). Anche il classe ’99, sebbene sia mediano, vanta un’inclinazione per la fase offensiva. Non solo assist, 18 occasioni da gol e 14 passaggi chiave si registrano sul suo curriculum. E non manca di contributo difensivo: 138 palloni recuperati, solo 13 persi. E nei contrasti è un osso duro, che vanta il 31% di successo, molto più del collega giallorosso. Dalle parti della trequarti si preannunciano momenti di traffico nell’ora di punta.

M. Teresa Tonazzi

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