Le Pagelle di ROMA-UDINESE 4-2: Vucinic e Menez da impazzire Toni lotta con tutti

20/03/2010 - 0:00

 
La gioia. La paura di aver buttato un’alta occasione. Infine la gioia per un trionfo strameritato. Raggiunto, soprattutto, grazie ai colpi dei fuoriclasse di questa squadra. Vucinic e Menez fanno impazzire l’Olimpico. Ma anche Toni, fondamentale per consentire a una squadra senza registi di salire senza palla. Juan e Cassetti non convincono fino in fondo. A Burdisso manca solo il gol. Faty la sorpresa.
 
JULIO SERGIO 6: Rischia qualcosa sulla fucilata di Pasquale dopo otto minuti. Per il resto, incolpevole sul doppio Di Natale. Bravo a disinnescare Sammarco nella ripresa.
 
CASSETTI 6: Soffre Sanchez e Asamoah che si alternano nella spinta dalla sua parte. Spinge quando può, ma paga l’assenza di un esterno davanti a sé. Nel complesso, regge.
 
BURDISSO 6,5: Registra la difesa, che a differenza di Livorno, almeno centralmente, non concede praticamente nulla. Dopo quattro minuti di ripresa salva il risultato mettendo in corner il rigore in movimento che capita sui piedi di Di Natale. Non perfetto il piazzamento sul due a due. Nel finale solo un miracolo di Handanovic gli nega un gol che avrebbe meritato eccome. Indispensabile.
 
JUAN 5,5: Se a Livorno era parso irriconoscibile, sette giorni dopo il miglioramento é minimo. Insicuro, soffre sia Di Natale che Floro Flores. Male anche nei disimpegni. Prova a riscattarsi di testa su angolo di Menez: alto. Urge ritrovare il solito number-juan.
 
RIISE 6: Abbandona spesso la propria metà campo per aiutare la spinta ai lati dell’Udinese. Come cassetti, soffre di solitudine su una corsia deserta di compagni. Da dimenticare il suo piazzamento in occasione del 2-2 firmato Di Natale. Ma per tutto il match fornisce rifornimenti ‘esterni’ al reparto avanzato.
 
PERROTTA 6: Eredità la fascia dalle assenze di Totti e De Rossi. Almeno in avvio, sembra la spinta giusta per una grande partita di Supersimo. La corsa non manca mai, così come l’impegno. Ma tornando a centrocampo sembra soffrire un po’.
 
BRIGHI 6,5: Non ha i piedi del regista e questa non è una novità. L’assenza contemporanea di Pizarro e De Rossi costringe Ranieri ad affidargli le chiavi della squadra. Ci mette quello che può. E cioè grinta, disponibilità, fiato. Non la qualità, che non rientra tra le dotazioni del mediano di Rimini. Trattiene al 37’ Floro Flores al limite dell’area. Per Pierpaoli, e solo per lui, è rigore. Ma non smette mai di lottare per la squadra, facendo diga su tutti.
 
FATY 6,5: Ranieri sorprende tutti lanciandolo dal primo minuto. Un’intuizione felice, perché il ragazzo francese regala una gara di sostanza e ordine. Suo l’invito per il vantaggio di Toni. Poi, una marea di palloni recuperati, ma anche qualche calcione, come quello rifilato a Sammarco che paga con il giallo. Col Livorno all’Olimpico, più di un girone fa, l’ultima da titolare. Fu una bocciatura. Tutt’altra musica stasera. (29’ st ANDREOLLI 6: In campo da terzino destro – come ai tempi del debutto nell’Inter – per passare al 4-4-2.)
 
MENEZ 8: Ranieri disegna per lui una posizione alle spalle della coppia di attacco che il francese sembra gradire non poco. Capisce presto che la Roma manca di fosforo in mezzo al campo. Così, arretra il raggio d’azione per dare una mano a Perrotta e Brighi nell’impostare l’azione. Trova lo spazio per il tiro soltanto a due dall’intervallo.Apre la ripresa con una volata di cinquanta metri palla la piede, seminando avversari. l’esterno destro con cui chiude l’azione meriterebbe di far esplodere l’Olimpico. Ma è solo l’inizio del suo show. Con l’ennesimo lampo della serata si procura il rigore del 3-2. Poi, ricama l’assist (deviato) per la tripletta di Vucinic. Prima di replicare l’azione per un bis che Toni sfiora soltanto. Bentornato Jeremy. (Dal 42’ st PETTINARI sv: Dopo l’Europa, arriva anche il debutto in campionato. Mettendo anche in difficoltà gli avversari. La ciliegina su una stagione stupenda)
 
TONI 7: Stop al limite, difesa del pallone che taglia fuori Lukovic e destro all’angolino. E, dopo diciassette minuti, Luca ha già fatto ciò che sa fare meglio. Cerca il bis al 19’ ma il destro al volo su angolo di Menez non va neanche vicino alla porta. Lotta con tutti. Soprattutto, fa salire la squadra gestendo palloni impossibili in ogni zona del campo. Pierpaoli non glie ne fa passare una. Lui non molla. E, alla fine, sfiora anche la doppietta. Con lui, è tutta un’altra Roma.
 
VUCINIC 8,5: Roma ai piedi di Mirko. Illude gli avversari sbagliando i primi due palloni della partita. Poi, sveste il pigiama e infila lo smoking. Al 9’ la prima scossa: destro da fuori non abbastanza potente e non abbastanza angolato. Handanovic disinnesca. Sono le prove per il gol, che arriva dopo ventitre minuti del primo tempo. Il pallone inchiodato al piede mentre semina avversari prima di depositarlo, avvolto nel velluto, all’incrocio dei pali. La dedica al ‘pancione’ della compagna merita gli applausi dell’Olimpico. Si incarica di spedire nel ‘sette’ il rigore che ridà ossigeno e speranze. Prima di suggellare una partita mostruosa con il gol che vale la prima tripletta in giallorosso. Mai così decisivo. Mai così Vucinic. (Dal 45’ st TONETTO sv: Il tempo per riassaggiare il campo quattro mesi e mezzo dopo l’ultima volta)
 
ALL. RANIERI 7: Parte col rombo, lanciando Faty a centrocampo e Menez dietro le punte. I due francesi lo ripagano alla grande. L’incapacità della squadra di gestire il vantaggio, però, inizia ad essere preoccupante. A parziale attenuante, giocano le gravissime assenze con cui è costretto a fare i conti. Oltre al solito rigore (molto, molto dubbio) contro. Per fortuna, ci pensano Mirko e Jeremy. Mai decisivi come da quando a Roma è arrivato Claudio.
 
ARBITRO PIERPAOLI 4,5: Soffre l’Olimpico, intervenendo sulla partita sempre con un istante di ritardo. Sbaglia in occasione del rigore: la trattenuta di Brighi su Floro Flores è chiaramente fuori area. Fa imbestialire l’Olimpico quando non concede il vantaggio su un contropiede tre contro tre della Roma. Indovina, ma era difficile sbagliare, il fallo di Isla su Menez in area friulana. Poi, però, ammonisce Cassetti per fallo inesistente su Di Natale. In generale, dà costantemente l’impressione di fischiare ‘su chiamata’. E, per un arbitro, non c’è nulla di peggio.
 
UDINESE
 
Handanovic: 6
 
Isla: 5,5
 
Zapata: 5
 
Lukovic: 5
 
Pasquale: 4,5
 
Sammarco: 5 (Dal 23’ st Pepe:
5)
Inler: 6
 
Asamoah: 6
 
Sanchez: 5,5
 
Di Natale: 6,5
 
Floro Flores: 5
 
ALLENATORE  Marino: 5

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