Lazio-Roma, le pagelle: Rui Smart. Cristante, urlo strozzato. Karsdorp, rimandato l’esame da attaccante
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LAZIO ROMA PAGELLE – Pari e patta e palla al centro. Nel senso, appuntamento al ritorno. Roma e Lazio restano a reti bianche e si ‘regalano’ un punto in classifica che non sposta gli equilibri. Una partita discreta dal punto di vista dell’intensità, poche occasioni per parte. I giallorossi, complice il ko del Napoli, accorciano però sulla zona Champions.
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Lazio-Roma, le pagelle
Rui Patricio è sul pezzo, si presenta puntuale quando viene chiamato in causa. La difesa, che a Praga non ha riposato, tiene bene e corre pochi rischi, un paio di leggerezze di troppo da parte di Mancini e Llorente, che rimediano però ai loro stessi errori. A centrocampo si battaglia, Cristante efficace e puntuale nella copertura,gli viene pure annullato un gol per offisde. Bove bravo nel pressing prova a proporsi anche in avanti, Paredes cerca di chiudere le linee di passaggio. Sugli esterni Spinazzola corre e sta bene, ma troppo spesso si infrange nell’uno contro uno, sui piedi di Karsdorp cadono le principali occasioni giallorosse, tuttavia c’è da aggiustare la mira. Dybala e Lukaku si accendono ad intermittenza, il numero 90 non si trova quasi mai nelle condizioni ottimali. Dalla panchina stavolta niente scintille.
I voti ai giallorossi
Rui Patricio 6,5: Per una volta il palo gli è amico, ed ‘interviene’ sul tiro di Luis Alberto. Poi sale in cattedra il portoghese e disinnesca un colpo di testa pericolosissimo di Romagnoli. La sveglia torna a squillare a venti minuti dalla fine con Vecino, Rui sicuro nella presa a terra.
Mancini 6,5: Recupera un buon pallone e innesca un’azione potenzialmente pericolosa. Si prende un giallo (un po’ severo?) per una trattenuta su Immobile. Provvidenziale la diagonale su Immobile, meno quando regala praticamente un corner alla Lazio.
Llorente 6: Regala al connazionale Pedro un pallone sanguinoso. Va a rimediare al suo errore murando il tiro di Guendouzi. Bravo poi a battere Immobile sul tempo prima che riesca a girarsi e a ripartire.
N’Dicka 6: Partita di grande intensità, va a dare una mano anche alla fascia destra quando necessario, perché nel primo tempo la Lazio spinge su quel lato. Nel secondo tempo le strategie di contenimento funzionano meglio. Bravo a chiudere Isaksen nel finale.
Karsdorp 6: Cattura un pallone che danza al limite dell’area e fa partire il destro, sbilenco. Gli capitano altre due occasioni, ci va leggermente più vicino. Ma ‘leggermente’ non è sufficiente. Decisamente meglio in fase di ripiego. Nel secondo tempo resta in ombra. (Dall’85 Celik SV: Forze fresche per un tentativo di assalto finale).
Cristante 7: Quelle partite dove si suda ancor prima di entrare in campo. La butta dentro dopo dieci minuti, peccato che la bandierina gli strozza l’urlo in gola. Ritorna alla sua zona di competenza, mette sapientemente pressione a chi gli transita vicino con un colore di maglia diverso dalla sua.
Paredes 6: Girovaga per il campo a recuperare palloni e anche ad alzare la voce con gli avversari, con Pedro, immaginiamo, non sia siano detti parole troppo amichevoli in spagnolo. Si accende dal limite dell’area con una bordata che si infrange sulla barriera.
Bove 6,5: Corre tantissimo anche senza palla, pronto a ‘mordere’ le caviglie. Viene servito spesso in quanto più spesso libero, ma le linee di passaggio sono bloccate. Si aprono a venti minuti dalla fine, ma Lazzari gli soffia il pallone sul più bello. Ci riprova, stavolta è Rovella a disturbarlo. (Dall’80 Sanches 5,5: Non ha i 90 minuti nelle gambe, ma prova subito a smuovere le acque. Perde però pure palloni che non dovrebbe perdere).
Spinazzola 6,5: Da poco recuperato, vince il ballottaggio con Zalewski, inizia bene la partita. Poi tende ad arretrare nella sua metà in copertura. Quando ha modo di andare uno contro uno però non riesce ad essere esplosivo. La buona notizia è che sta bene, corre per 90 minuti. (Dal 90’ Kristensen SV: Un po’ di respiro a Leonardo).
Lukaku 6: Lui di derby se ne intende, ma questo non resterà nella sua storia. il primo squillo porta il suo nome. Poi si perde un po’ nel traffico, cerca di riemergere e si prende pure lui un giallo. Gli arrivano di nuovo pochi palloni giocabili, il primo uno contro uno può farlo praticamente nel secondo tempo. Quando chiama e ottiene palla decide di mettersi in proprio da centrocampo, e crea panico fino all’area avversaria, anche il suo tiro si infrange su un difensore biancoceleste.
Dybala 6: Deve portare luce in una giornata grigia, ma i fili sono da aggiustare nel primo tempo, le estremità fanno poco contatto, anche perchè è osservato speciale sul radar della Lazio. Nella ripresa ha un po’ più di spazio, prova a dialogare di più con Big Rom. Dispensa gocce di spettacolo in mezzo al campo, come il controllo per il quale Luis Alberto deve buttarlo giù. Tuttavia, non è al meglio, è da poco rientrato e si nota stanchezza. Deve ritrovare anche lui un po’ di Joya. Sufficienza di incoraggiamento. (Dall’80 Azmoun SV: Da subentrato ha sempre fatto bene, si immola su Isaksen e finisce sul taccuino degli ammoniti).
Mourinho 6,5: Deve ancora riprendersi da Praga probabilmente, è visibilmente carico e non perde occasione di caricare a sua volta i suoi. Nel primo tempo la sua Roma va leggermente in affanno per una mezz’ora. Ma al rientro la squadra è più quadrata e più propositiva. Più agonisticamente ‘cattiva’ come ha chiesto lui. Non attinge dalla panchina per 80 minuti circa, poi manda dentro Sanches, Azmoun e Kristensen. Stavolta il recupero non riserva sorprese.