• Lazio-Roma, le pagelle: Ibañez c’è ‘cascato di nuovo’, Rui è ‘Patrizio’. Pellegrini, il momento non è giusto

    Teresa Tonazzi
    19/03/2023 - 20:27

    Getty Images
    Lazio-Roma, le pagelle: Ibañez c’è ‘cascato di nuovo’, Rui è ‘Patrizio’. Pellegrini, il momento non è giusto

    LAZIO ROMA PAGELLE – Niente da fare. La Roma ci mette un gran pezzo di cuore ma non riesce a recuperare il derby, deciso 1-0 da Zaccagni. I giallorossi trovano il pari con un autogol del giocatore della Lazio propiziato da Smalling, che è però in fuorigioco, e quindi gol annullato. Approfondiamo le pagelle giallorosse.

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    Le pagelle di Lazio Roma

    Va premesso: una gara influenzata dalla (doppia) ingenuità di Ibañez che rimedia due gialli in poco tempo e lascia la Roma in 10 per un tempo e mezzo. E non è la prima volta, purtroppo, per il brasiliano. Smalling e Mancini mantengono lucidità (Gianluca prende il giallo, però, che gli costa la Samp), e Rui Patricio scalda i guantoni in più di una occasione, senza sbavature. Anzi, chiude a doppia mandata la sua porta fino a quando possibile.

    Llorente prende il posto di Dybala per questioni di equilibrio, ed entra con il piglio giusto. Nel reparto più avanzato Cristante e Wijnaldum lavorano di copertura, in maniera più o meno efficace, ed è di Gini una delle poche scintille giallorosse. Pellegrini continua a non ritrovarsi in fase avanzata, e Belotti lotta e suda, senza impensierire mai Provedel. Abraham dà un po’ di vivacità, e anche El Shaarawy ci prova. Matic, subentrato, riporta un po’ di calma e di gioco. Sulle fasce si fatica a trovare spazi, Zalewski e Spinazzola ‘scappano’ appena sentono odore dell’erba. Però la squadra, alla fine, paga l’errore di un singolo e, probabilmente, qualche fatica di coppa.

    I voti dei giallorossi

    Rui Patricio 6: Per circa venti minuti ha modo di guardare le coreografie delle curve, poi entra nella gara con una comoda parata su Anderson. Incolla il pallone ai guantoni anche sulla conclusione a giro di Zaccagni. L’uscita su Anderson è da rivedere, perché rischia non poco. Lo sveglia Luis Alberto da fuori, ma Rui tiene i nervi, e i guantoni, ben fermi. Chiude a doppia mandata su Pedro, e compie un miracolo su Anderson da due soffi. Deve arrendersi sul tiro angolato di Zaccagni.  

    Mancini 5,5 : Nella bolgia dell’Olimpico è un’impresa farsi sentire dai compagni di reparto, ma la coordinazione oggi è fondamentale. Zaccagni fa suonare l’allarme dalle sue parti più di una volta. Resta sul pezzo, lucido, per tutto il primo tempo, dove si respira la stessa tranquillità che c’è al largo di un mare forza 8. Difende con ogni mezzo legale, si tuffa disperato sull’ennesima conclusione di Luis Alberto.  

    Smalling 5,5: Il primo cliente che si affaccia alla sua reception è Felipe Anderson, e viene gentilmente riaccompagnato all’uscita. Deve fare gli straordinari dopo l’espulsione di Ibañez. Ci mette la faccia, letteralmente, sul tiro ravvicinato, e pericoloso, di Pedro. Riuscirebbe pure a mettere una pezza sul risultato, se non fosse per il fuorigioco che spegne per un attimo la voce della Sud.

    Ibañez 3: Non c’è neppure tempo di allacciare uno scarpino slacciato, va ad aggredire per il campo chiunque osi avvicinarsi troppo al piccolo rettangolo verde presidiato da Rui. Nel suo viaggio si becca pure un giallo. Ma è solo l’antipasto. Il derby, pare, non è la sua partita. Dopo l’errore all’andata, si prende pure il secondo giallo per una ingenuità su Savic. Lo consolano tutti all’uscita, ma il mal di derby persiste.

    Zalewski 5: Lavora di copertura su Hysaj, fino a che riceve il ‘benvenuto’ nel derby da un calcione di Luis Alberto. Qualche fiammata nella ripresa, quando riesce a rubar palla e trova un fazzoletto di campo. Imperfetto nella (mancata) chiusura su Zaccagni, che costa cara.

    Wijnaldum 5: Il primo lampo che squarcia l’Olimpico porta il suo nome, si coordina al limite e fa partite una fucilata che accarezza l’incrocio. Ma non è solo forma, Gini è tanta sostanza, lo si capisce da come recupera un pallone a centrocampo in mezzo a due della Lazio. (Dal 66’ Matic 5,5: Entra a predicare calma, mission praticamente impossible. Resta uno dei più lucidi fino alla fine).

    Cristante 5: Più efficace in copertura che in impostazione, almeno in avvio. E dopo la situazione va peggiorando con il rosso a Roger, perché c’è solo da serrare i ranghi il più possibile e avere la prontezza di sfruttare i pochi spazi disponibili. Per un ciuffo di capelli non arriva su uno degli ultimi cross della gara. Partecupa al festival del rosso (e poco giallo), per una lite con Marusic, e prende mezzo voto in meno. Sarà un altro assente ingiustificato con la Samp.

    Spinazzola 5: : Un po’ di imprecisione in avvio, condivisa con Cristante, poi dopo l’espulsione di Ibañez cambia anche la sua partita, deve contribuire a gettare legna nel fuoco giallorosso della copertura. È però grazie ai suoi piedi che la Roma si distende qualche volta, quasi inganna Provedel con un tiro/cross velenoso.

    Pellegrini 5-: Segue come un ombra il 32 biancoceleste, oggi però non basta tamponare, nella Capitale densa di storia serve il Lorenzo versione Magnifico, che è un po’ che non si fa vedere. E ci manca, a noi e, soprattutto, alla squadra. Purtroppo, alla fine, il momento non era quello giusto.  (Dall’83 Solbakken SV: Respira aria di derby in un momento dove però il derby è piuttosto in salita).

    Dybala 5: Il grande assente dell’andata, neppure a dirlo il pubblico chiama a gran voce le sue giocate affilate. Lui che ha come film preferito Il Gladiatore, ha oggi la chance di dimostrarlo. È però una delle poche volte che lo si vede nervoso, e forse un po’ impacciato causa marcature, poi deve ‘sacrificarsi’ all’intervallo per fare posto a Llorente (Dal 45’ Llorente 5,5: entra in un momento di gioco complicato, dall’Inghilterra al fuoco del derby.  Ma si dimostra all’altezza con la diagonale perfetta su Luis Alberto. Esce, forse a sorpresa, per questione di assetto tattico – Dal 78’ El Shaarawy 5: Subito libera un buono spazio ad Abraham, e anche lui come Tammy mette in campo ogni laccio di scarpino per poter recuperare una gara fondamentale).

    Belotti 5: L’avvio è un copia e incolla della Real Sociedad, con Andrea che lotta su ogni palla, lontano dalla porta. Trova una buona sponda per Gini. Ma è l’unico acuto della serata (Dal 66’ Abraham 5: Entra, e la Roma pareggia, seppure per poco (annullato). Dona un po’ di vivacità perduta a causa dell’inferiorità numerica.

    Foti/Mourinho 5: Ogni idea tattica viene spazzata via dopo pochi minuti da due ingenuità di Ibañez. Foti, e Mou, devono correre ai ripari e lo fanno con Llorente in difesa. La squadra si trova a rincorrere uomini e anche il risultato, ma l’intenzione è chiara, di recuperare una partita che non è nata sotto una buona stella. E lo fa con tutta la potenza ‘di fuoco’, dentro Abraham, El Shaarawy, Solbakken. Il ‘sacrificato’ è stato però Dybala, una scelta che potrebbe far discutere.

    M.Teresa Tonazzi

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    1. Io voglio bene a tutti giuro! Amo la nostra Roma.
      Ma purtroppo finché ci sarà gente come Pellegrini , Cristante e ibanez sarà sempre la stessa solfa! Se non ci fosse stato mourinho questa squadra sarebbe 10 / 11 esima in campionato e fuori da tutto.
      Questi non sono giocatori… se attorno a questi ci metti il povero Nicola e Mancini , la frittata è fatta… mi dispiace ma con questi giocatori non si va da nessuna parte! 5 giocatori scarsi sono tanti ! Forza Roma

      1. Che la rosa della Roma non sia all’altezza di traguardi ambiziosi in molti dei suoi membri è cosa nota a chi capisca un minimo di calcio e quindi è indiscutibile che Mourinho stia tirando fuori il sangue dalle rape.
        È altrettanto indiscutibile che questo finora non sia bastato.
        Detto questo, ma ci rendiamo conto di chi siano stati gli 11 contro i quali abbiamo perso oggi?!?!
        Dei giocatori normalissimi, per non dire scarsi! Casale, Marusic, Hysai, Cancellieri…
        E allora per onestà anche l’operato di Mou deve essere messo in discussione.

    2. Via Pellegrini Cristante Ibanez scarzi ma davvero c’è ancora di parlare di questi scarzi. Forza roma sempre e comunque e MOURINHO

    3. Entrambe le squadre giocavano per non perdere.
      Una si è ritrovata in superiorità numerica per un’ora, ha segnato su uno dei pochi tiri (gli expected goals della Lazio sono stati meno di quelli della Roma…) ed a avuto il culo di vedere annullato l’autogol del pareggio per un fuorigioco piuttosto discutibile.
      Punto.
      Con l’1-1 avremmo parlato e scritto di eroi, orgoglio e grinta.
      Ora invece sono tutti brocchi.
      Finché noi tifosi non usciremo da questa limitazione mentale da perdenti sarà impossibile pretendere che lo facciano dei giocatori che già da soli non spiccano per personalità!
      Sempre forza Roma!

    4. Tardi cambiare dopo il gol, stavamo subendo da troppo. Io comunque continuo a non capire perché abbiamo dato via Shomurodov. Con la generosità non si va lontano, e comunque Ciccio Graziani faceva la spalla ad un certo Pruzzo, non giocava da solo…
      Ciò detto, sempre più orgoglioso di essere romanista, coi lazziali che esultano all’espulsione come se avessero segnato…

    5. Voti a dir poco scandalosi frutto delle chiacchiere giornalistiche. Dybala e Wijnaldum , voto 2 , il secondo un anima persa. Ibanez non deve più giocare, stesso discorso per Spinazzola. Società ancora una volta colpevole di imbonire il tifoso con falsi “acquisti” detti “campioni” e cessioni a dir poco macabre.

      1. A Renà, ma del “capitan” non dici niente ? Lo perdoni pure tu ? Magari perchè è romano e daa’ Roma ? Spinazzola ha giocato trenta palono sulla fascia, qualcuno l’avrà pure sbagliato, ma “capitan” è stato, ancora una volta, impresentabile.E noi, pazienti, aspettiamo una spiegazione.

    6. Ragazzi scusate ,ma non sono daccordo su alcune cose , a prescindere dalla espulsione di Ibanez , all’inizio della partita la Roma ha scelto di non fare la partita sperando in qualche rinvio che pervenisse al povero Belotti , non abbiamo fatto una azione che si può dire tale,la scelta è dell’allenatore , non del sostituto Foti.

    7. Quesito: una squadra che 11 contro 11 non riesce a fare 2 passaggi di fila, quanti ne riuscirà a fare in 10 contro 11?

    8. A proposito del “momento NON giusto”, si intende per MOMENTO un periodo breve, che può essere di qualche ora e, nel caso di un campionato della durata di trentotto partite, di qualche partita, 2-3-4 appunto. Chiedo al cronista, in parole povere, anzi poverissime : ma quanto caxxo dura ‘sto momento ? Non sarà il caso di prendere un provvedimento, che so, un 2-3 mesi di riposo ?

    9. Sono stanco di ripeterlo: se la società riuscisse ad acquistare 4 grandi giocatori per sostituire Pellegrini, Ibanez, Zalewski e Abraham, allora, forse, potremmo parlare di una squadra competitiva. Cristante per me è un ottimo giocatore.

    10. IL fatto è che siamo una squadra basata su un gioco difensivo e attendista e se i difensori tipo ibanez e mancini non girano bene subisci e basta….Io dopo il rosso di ibanez avrei messo in campo celik al posto di zalewski perchè il ragazzo era in chiara difficoltà. Poi mettici sopra che ieri la partita è stata giocata non i 10 ma in 6 perchè anche se hanno giocato erano assenti Pellegrini in primis Cristante Windjalum e Abraham nel secondo tempo. Poi dicimocela pure Abraham oramai sono diverse partite che fa solo danni e perde palle in continuazione. Quindi il risultato è cosi punto e basta non si può andare con la bicicletta sulla luna.

    11. La Roma non è capace di costruire un’azione, soprattutto in velocità.
      Verifichiamo, con non poca delusione, come la costruzione dell’azione sia farraginosa e lenta tant’è che quelle volte che si riesce a superare il centrocampo dopo una serie di passaggi in orizzontale e all’indietro verso il portiere, il reparto offensivo della Roma sia tutto con le spalle alla porta avversaria.
      Mai un’azione in velocità che proietterebbe il reparto offensivo a puntare l’area avversaria.
      Vi sono anche molti, troppi, passaggi errati anche quando il giocatore non è sotto pressione.
      Insomma, un NON gioco.
      La partita di ieri, come molte altre, ha avuto questa andamento: mai un’azione, mai un tiro (se non quello dalla distanza di Winaldum).
      V’è poi un altro problema: la stiticità dell’attacco della Roma: pochi, pochissimi gol dal reparto offensivo.
      Così non va, no.

    12. Con questa squadra siamo ai quarti di coppa.Ibanez ritrae la gamba ,e non tocca il simulatore.Se Zalewski non sbagliava posizione adesso non stavamo a discutere,perchè loro non hanno fatto nulla anche in superiorità.FORZA ROMA

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