Pellegrini vs Luis Alberto, c’era una volta un capitano contro un ‘mago’

Teresa Tonazzi
19/03/2023 - 15:59

Pellegrini vs Luis Alberto, c’era una volta un capitano contro un ‘mago’

LAZIO ROMA LUIS ALBERTO PELLEGRINI – Per alcuni una favola, per altri un incubo. Dipende. E persino il calendario sottolinea come il derby di Roma non sia una gara come le altre. Era il 20 marzo 2022 quando i giallorossi hanno calato il tris alla Lazio. E la stracittadina ricade, quest’anno, il 19 di marzo, a quasi esattamente un anno di distanza. Passano i mesi, le emozioni e l’adrenalina sono invece ben salde nel tessuto del tifo cittadino, da entrambi i lati del Tevere. Un match imprevedibile che può riservare mille sorprese, e che può essere deciso da un’idea. Allora spazio a potenziali protagonisti, come Lorenzo Pellegrini. Sarri punterà su Luis Alberto.

Roma, Lorenzo Pellegrini

Come spiegare una gara così a chi non respira i colori giallorossi? Ogni tanto ci pensa Pellegrini: “Provo sempre a far capire a tutti cosa vuol dire indossare questa maglia”. Lorenzo, da buon capitano, dà l’esempio su più fronti, come la disponibilità a scendere in campo in ogni circostanza. Da classico eroe delle favole, fa di tutto per esserci sempre, lui, che proprio l’anno scorso ai biancocelesti ha segnato forse uno dei suoi gol più belli, una punizione disegnata alla Giotto.

E non è il primo tocco artistico alla Lazio, da non dimenticare infatti il colpo di tacco nel settembre 2018. Il bilancio è da aggiustare: 4 vittorie, 2 pari e 5 sconfitte contro la squadra di Formello. Però, quando il classe ’96 è andato in gol, è sempre arrivata la vittoria, sia nel 2018 (3-1), sia l’anno scorso (3-0). Insomma, il suo nome sul tabellone fa ben sperare. Ed è  vero che quest’anno in Serie A vanta più assist (secondo in rosa a 5, dopo Dybala) che reti (2), ma raccontateci un solo derby in cui le statistiche hanno avuto un ruolo da protagonista.

Lazio, Luis Alberto

Se nelle favole c’è l’eroe dal cuore puro, c’è anche il suo antagonista. In questo caso si tratta del ‘mago’ Luis Alberto. Lo spagnolo è una delle armi di Sarri, perché in qualsiasi momento può tirare fuori dal cilindro la giocata. Non gioca sempre titolare, ma nelle sue 23 presenze in Serie A conta 5 reti. In più, 3 assist che lo qualificano come terzo in rosa biancoceleste (a pari di Immobile) dopo Zaccagni e Savic. “Qui il giovedì sei un fenomeno e la domenica dopo un brocco”, ha detto un po’ di tempo fa a proposito della Serie A, da capire quale sarà il verdetto nel caso della stracittadina.

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Il classe ’92 di San José del Valle ha affrontato la Roma in 11 occasioni, con bilancio abbastanza equilibrato: 4 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte. Il numero 10 ha rifilato 3 reti in carriera ai giallorossi e 0 assist, rispettivamente una in più e uno in meno rispetto a Pellegrini. Quando il 30enne ha trovato la via del gol, la Lazio non ha mai perso il derby (una vittoria, un pari). Anche questo è un fattore quasi comune tra i due giocatori, che possono accendersi all’improvviso. Mettetevi quindi comodi, anche se respirate già da un po’ quel clima di ansia e adrenalina e passione ed entusiasmo che caratterizza partite come questa. È ora del derby di Roma e, per citare Lorenzo, “arriva al momento giusto”.

M.Teresa Tonazzi

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  1. Lorenzo Pellegrini via dalla Roma subito e prima di subito!
    Giocatore inutile e dannoso!
    Capitano inetto!

  2. Confronto improponibile non ci resta che amaramente constatare che Luis Alberto è molto più forte di un Pellegrini che sta deludendo oltre ogni limite.

  3. Pellegrini lo scorso anno ha giocato una ottima stagione, mentre quest’anno sta deludendo molto purtroppo, ma da qui a crocifiggerlo ce ne passa dai. Secondo me a Roma si commette un errore enorme: pensare che debba essere come Totti. Non lo è e non lo sarà mai, probabilmente nessuno lo sarà mai, quindi smettiamo di paragonarlo a Totti e di avere queste aspettative, ma è un buon giocatore e può essere molto utile come lo è stato l’anno precedente. E’ una stagione sfortunata e sottotono fin qui e mi rifiuto di credere che a 27 anni questo ragazzo non possa riprendersi. Aspettiamolo invece di sfondarlo ogni giorno, tornerà.

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