Aria di derby in Campidoglio. Da Gualtieri a Onorato: Lazio-Roma passa anche in Giunta
La rivalità tra Lazio e Roma non tocca soltanto la sfera calcistica. Anche in Campidoglio, infatti, si respira aria di derby
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CAMPIDOGLIO LAZIO ROMA DERBY – Il derby tra Roma e Lazio non si ferma soltanto al campo. La rivalità cittadina permea infatti tutte le strade della capitale, toccando altri mondi come, ad esempio, quello della politica. Anche il Campidoglio non è esente da questa dinamica. Basti pensare al sindaco Roberto Gualtieri, di chiara fede romanista.
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Lazio-Roma non è solo Abodi-Malagò, scrive La Gazzetta dello Sport. Da una parte la foto con Romelu Lukaku davanti al Campidoglio che Claudio Lotito non ha gradito. Dall’altra quel “il sindaco è della Roma, ma noi siamo della Lazio” in occasione della visita di Russell Crowe in Campidoglio, proprio lui, il Gladiatore. Per chi non avesse capito: il sindaco Roberto Gualtieri è romanista. “Nasconderlo sarebbe sbagliato, i tifosi sono intelligenti e sanno distinguere fra tifo, calcio e doveri istituzionali”, ha detto per chiudere le polemiche sulla famosa foto.
L’assessore a Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi Alessandro Onorato è laziale sin da piccolo. Un derby però, hanno giurato più volte tutti e due, all’insegna del fair play e delle battute, senza particolari eccessi. Nel resto della giunta capitolina, i romanisti sono in maggioranza ma non mancano i laziali. Fra i quali c’è Maurizio Veloccia, l’assessore all’Urbanistica che sta seguendo tutto il percorso del progetto dello stadio della Roma a Pietralata.
Nella lista giallorossa il più sfegatato, è invece Andrea Catarci, assessore a Personale, Decentramento e Partecipazione. Anche Monica Lucarelli, assessora alle Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità, non sembra essere da meno. Romanista è pure Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente. Stessa fede calcistica per Ornella Segnalini, con la delega dei Lavori Pubblici e delle Infrastrutture. Come Svietana Celli, presidente del consiglio comunale. Stesso discorso, ma anche qui senza particolari eccessi, per Ferdinando Bonessio, presidente della commissione Sport.