Lazio tra abbonamenti ai ‘legni’ ed ex al veleno
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LAZIO ROMA AVVERSARIA – L’imprevedibilità della tradizione. Un derby è un grande classico, atteso, promettente, eppure è una delle partite dove tutto può succedere, dove ogni legge salta. E non importa come arrivi, con un filotto di vittorie, con brucianti sconfitte. Nel momento in cui l’arbitro fischia, è l’inizio di una storia sempre nuova, una pagina bianca che non può essere scritta neppure a matita prima del dovuto. Questo e molto altro è il derby della Capitale.
Lazio e Roma si sfidano a colpi di ‘legni’
Non serve ripetere che entrambe le squadre hanno iniziato la stagione con il freno a mano tirato. E a livello numerico condividono intanto il podio dei legni: 8 colpiti a testa sino a questo punto, con la Roma che attualmente è un punto avanti in classifica. La Lazio segna di meno (13 vs 22) e ha incassato un gol in meno (13 vs 14). I biancocelesti in questa prima fase di stagione di rado hanno trovato la X: un solo pari, 1-1, con il Monza, per il resto bilancio in equilibrio: 5 sconfitte, 5 vittorie.
Punti di forza e debolezze
La Lazio sa tenere la palla, la media di Serie A la vede davanti alla Roma (30′ 56” vs 29′ 49”), il motore si ingolfa un po’ quando c’è da prendere la mira: la Lazio è infatti al momento la ‘big’ con la percentuale realizzativa più bassa (10%) al pari con la Juventus. C’è da dire, però, che il gol può arrivare in ogni frazione di gara. In totale sono 13 (di cui 2 rigori) su 97 occasioni da rete. Il ‘solito’ Immobile e Luis Alberto si spartiscono il titolo di capocannoniere momentaneo (3 reti), ma i giallorossi dovranno fare attenzione all’ex al ‘veleno’, Pedro, che in 4 incroci con Pellegrini e compagni ha segnato un gol e servito un assist (per il gol vittoria biancoceleste).
La fase difensiva è probabilmente l’anello più ‘debole’ della catena biancoceleste: 13 gol subìti di cui la maggior parte (3) nei quarti d’ora finali di primo e secondo tempo. In questo caso però la Lazio può contare su un ‘aiuto’ in più, ovvero il portiere. La squadra di Sarri, a quota 34 parate, si colloca infatti al settimo posto di questa particolare classifica, prima tra le big.
La rosa
PORTIERI
- 94 Ivan Provedel
- 35 Christos Manda (GRE)
- 33 Luigi Sepe
DIFENSORI
- 3 Luca Pellegrini
- 4 Gil Patric (SPA)
- 13 Alessio Romagnoli
- 15 Nicolò Casale
- 23 Elseid Hysaj
- 34 Mario Gila (SPA)
- 46 Fabio Ruggieri
- 77 Adam Marusic (MONT)
CENTROCAMPISTI
- 5 Matias Vecino (URU)
- 6 Daichi Kamada (GIA)
- 10 Luis Alberto (SPA)
- 8 Matteo Guendouzi (FRA)
- 20 Mattia Zaccagni
- 26 Toma Basic (CRO)
- 29 Manuel Lazzari
- 32 Danilo Cataldi
- 65 Nicolò Rovella
ATTACCANTI
- 7 Felipe Anderson (BRA)
- 9 Pedro (SPA)
- 17 Ciro Immobile
- 18 Gustav Isaksen (DAN)
- Taty Castellanos (ARG)
- 22 Diego Gonzalez (PAR)
- 70 Sanà Fernandes (POR)
La formazione tipo
Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro.