Lampard e la sua crescita con Mourinho: “Mi ha cambiato la mentalità”

Giacomo Emanuele Di Giulio
29/09/2021 - 12:28

Foto Tedeschi
Lampard e la sua crescita con Mourinho: “Mi ha cambiato la mentalità”

LAMPARD COLE MOURINHO – Due ex grandi giocatori del Chelsea hanno parlato di Josè Mourinho che hanno avuto come tecnico proprio con la maglia dei Blues. Entrambi i calciatori sono stati protagonisti del podcast “All to play for” di JOE Media. Nella lunga chiaccherata hanno raccontato anche di frasi e aneddoti dello Special One che non dimenticheranno mai. Eccone alcuni stralci:

Lampard, Joe Cole e il loro ricordi di Mourinho

Joe Cole racconta un episodio: “Ricordo un episodio, una volta José è venuto mentre stavamo facendo la doccia e ti ha detto ‘tu sei il miglior centrocampista al mondo’, ma tu in quel momento non eri ancora così riconosciuto”.

Lampard: “è stato incredibile. Eravamo a Seattle, mentre stavamo facendo la doccia è venuto e mi ha detto quella frase in maniera così sicura…io avevo 24 anni e sapevo di non essere neanche vicino a una cosa del genere, ma credo che lui lo pensasse davvero, che avesse visto in me il potenziale per arrivare a quel livello. Sono cose che da allenatore dici per motivare i giocatori, non sono cose che non pensi per nulla, ma a volte devi trovare il modo per motivare i giocatori. Due giorni dopo contro il Celtic ho giocato tra i peggiori 45’ della mia vita, non riuscivo a fare un passaggio, proprio perché ripensavo alle sue parole! Fu imbarazzante e lui non mi disse più niente al riguardo dopo quel giorno, ma dopo 15 anni l’ho rivisto a Londra, gli stavano consegnando qualche premio e mi ha detto ‘ti ricordi quella partita?”.

Joe Cole: “Con me il rapporto è stato diverso e per questo José è geniale, perché sicuramente in te (riferito a Lampard) ha intravisto il potenziale e ha pensato avessi bisogno di quello, con me invece è stato l’esatto opposto, mi maltrattava. Io con lui ho avuto un buonissimo rapporto, era brutalmente onesto. Ricordo la sua prima stagione, ho segnato il gol vittoria con il Liverpool, ero convinto di aver giocato alla grande, la mattina dopo leggo il giornale e mi aveva distrutto perché non avevo inseguito un avversario. Sono le sue due facce, quella buona e quella cattiva. Il nostro rapporto era così. Un giorno in una partita sono andato diretto verso la porta e avrei potuto fare gol, ma ho provato un passaggio no-look per Crespo per fargli fare un gol in tap-in, ma Hernan ha sbagliato. Abbiamo vinto 2-0 e quell’episodio non ha avuto la minima influenza sul risultato, zero, il giorno dopo stavamo facendo lavoro defaticante e avevo giocato bene, ero contento, ma lui è venuto da me e mi ha detto ‘fottuto bastardo, tu con me non giocherai mai più’, non avevo capito cosa stesse succedendo. La partita dopo non mi ha fatto giocare e mi ha detto che non potevo fare cose del genere, perché in campo dovevo essere un killer. Poi dopo mi tirava su, mi diceva ‘in questa parte del campo devi fare meglio’. Con me ha usato un po’ di zucchero e tantissimo sale”

Lampard: “Se Mourinho è stato l’allenatore che ha avuto il maggior impatto su di me? Sì. Ho preso qualcosa da tutti i miei allenatori, ma lui ha avuto un impatto maggiore perché mi ha trovato nell’età giusta, ero pronto. Probabilmente ero un po’ umile, stavo facendo bene ma non quanto avrei dovuto e lui in questo mi ha aiutato, ma è difficile rispondere. Nomino sempre anche Ancelotti, che aveva dei modi amichevoli e gentili. Il rapporto con José era più allenatore-giocatore e a me è piaciuto molto. Se potessi unire tutti questi aspetti, il calcio di José e il suo lato più aggressivo…però anche lui ha creato una famiglia. Quando inizi ad allenare devi scegliere bene che tipo di stile vuoi avere, come comportarti, perché se a volte ti comporti come José e altro come Carlo i calciatori lo capiscono, devi essere autentico. La cosa bella di José è che lui era molto soddisfatto dal fatto di essere carino con me e uno stronzo con Joe. E lui è fatto così. La cosa bella è che ora parliamo e abbiamo un rapporto diverso e ti dico che lui è davvero una bella persona, ma quando lavora l’atteggiamento è quello per cui se ci sono delle cose che devono essere fatte e ha bisogno di Joe Cole a destra e non a sinistra lo dice e basta’”.

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