La strana notte di “AlEdin” e la Roma è seconda in solitaria

EDITORIALE – Alessandro ed Edin, due facce della stessa medaglia. La medaglia è la Roma, che mette la quarta vittoria consecutiva e vola al 2° posto in solitaria a 2 lunghezze dalla Juventus. Le facce sono quella incredula, sconsolata, impaurita di Florenzi, sfortunato protagonista del match per l’infortunio al ginocchio che lo ha costretto ad uscire in barella; e quella composta, ma orgogliosa, di Dzeko, uomo-partita ancora una volta decisivo per le sorti della squadra.

Ed ecco allora la Roma bicefala di “AleEdin”, con la gioia strozzata per le sorti del folletto di Vitinia, uscito in lacrime anticipando a Spalletti una diagnosi, speriamo forse solo troppo crudele: “Mister, mi sono rotto il crociato”. Ma come non celebrare il nuovo bomber venuto dall’Est: numeri da big per Dzeko. Dieci gol in 10 partite, 5 sigilli consecutivi (4 di fila non ne faceva dal 2011), quarta doppietta in Serie A, la terza in stagione e il primato di capocannoniere del campionato.
La notte di Reggio Emilia, però, è stata particolare anche perché la mente e i cuori giallorossi erano distratti dalle notizie provenienti dal centro Italia, ancora una volta nel giro di due mesi colpito dal terremoto. Due scosse avvertite forti e chiare nella stessa Capitale. E allora il nostro pensiero va a quelle partita ben più importante del gioco che ci fa gioire e piangere la domenica per un pallone che finisce o non finisce in una rete. La partita delle popolazioni che questa notte dormiranno all’aperto, sotto la pioggia, lontano dalle proprie case franate o crepate. Notti da incubo, quelle sì.

Giulia Spiniello