13 Novembre 2023

La Roma ricama ma non punge, cosa ci lascia questo derby

Al termine della partita la sensazione è che proprio la squadra di Mourinho questa volta potesse portarsi a casa la stracittadina. Dissinnescata invece la coppia formidabile Lukaku-Dybala.

Getty Images

Lazio e Roma non vanno oltre lo 0-0 nel derby numero 181 della storia. Un punto a testa che non scontenta nessuno ma che non serve per avvicinare la zona Champions. Le emozioni non sono mancate, soprattutto nella prima frazione di gioco, con un paio di buone chances per i giallorossi e altrettante per i biancocelesti che colpiscono anche un palo con Luis Alberto. La Roma però è stata più aggressiva e intraprendente tenendo di più il pallino del gioco e aggredendo la Lazio con pressing alto a tratti efficace. Nel complesso una gara tirata, dura, spezzettata da continue interruzioni (7 ammonizioni!) ma di buon livello tecnico, con diversi spunti pur senza tante occasioni da gol. Spettacolo, insomma, le due contendenti ne hanno offerto pochino, al contrario dello show come sempre da applausi delle tifoserie.

Lukaku e Dybala “bucano” il derby

Al termine della disputa la sensazione però è che proprio la squadra di Mourinho questa volta potesse portarsi a casa la stracittadina. Di trame ne ha cucite diverse ma senza mai affondare il colpo. Dybala e Lukaku, la coppia di bomber più attesi, sono risultati innocui e vacui. Hanno fatto mancare il loro contributo tecnico e di assist e non sono riusciti ad approfittare dei momenti di sofferenza della compagine di Sarri. Erano i più attesi e sono finiti controllati in scioltezza dai difensori biancocelesti che hanno avuto gioco facile a disinnescarli. Un dato su tutti a certificare la cattiva serata: il centravanti belga nel primo tempo ha toccato appena sei palloni, almeno 11 in meno rispetto a ogni altro giocatore. Nella stessa frazione di gioco nella Roma il più pericoloso è stato Karsdorp e questo la dice tutta… Una gara senza dubbio scorbutica, ma dai due pezzi pesanti dell’argenteria di Trigoria in tanti si aspettavano di più. Tra le attenuanti per Lukaku e Dybala da segnalare sicuramente gli impegni europei che avranno pesato sul fisico e sulla testa e la mancanza di rifornimenti dal centrocampo e dagli esterni.

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Roma, cosa salvare e cosa no di questo derby

Note di merito per il super reattivo Rui Patricio, provvidenziale su un colpo di testa di Romagnoli. La tenuta anche psicologia di Bove, che si è dimostrato ancora una volta all’altezza e a tutto in campo: gli si perdonano anche alcuni errori tecnici, inevitabili quando si sprecano generosamente tante energie. E l’abbraccio finale tra i due allenatori, Mourinho e Sarri, due che non si amano troppo. Certo il pallottoliere dei derby della capitale è assai sbilanciato per lo Special One che registra il terzo confronto con la Lazio senza segnare e una sola stracittadina vinta su cinque sotto la sua gestione.  Ma se un punto è meglio della sconfitta…


GSpin

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6 commenti

  1. Vincent Vega ha detto:

    Con i piedi a banana che caratterizza il 99% della squadra, che cosa vuoi ricamare?

  2. Lupetto66 ha detto:

    la vera partita dovevano giocarla giovedi’ a Praga….la Roma deve diventare grande oltre il raccordo anulare

  3. Kol58 ha detto:

    Ci lascia che siamo una squadra di p… e guidata da un ex allenatore

  4. Cencio ha detto:

    Non sono d’accordo più loro potevano portarsi a casa la partita, hanno fatto due tre azioni micidiali per fortuna che oggi il nostro portiere c’era per fortuna la traversa e per fortuna che Lui Alberto ha sbagliato quel rigore in movimento
    Il derby lascia più l’amaro in bocca a loro, se pensiamo che il nostro vero attaccante oggi è stato Karsdorp e ha tirato davanti alla porta alla Karsdorp

  5. Frank ha detto:

    SQUADRA scarsa. Io fossi Friedkin a giugno manderei via in qualche modo, oltre ai già predestinati Rui Patrizio, Spinazzola (in Arabia) Ndika, Lorente, Renato S. e quanti per fine prestito, anche Celik, Karsdorp, Zalenski, Smalling (ormai defunto), Paredes e forse Cristante (tutti lentissimi) e andrei in Serie B e forse in C a prendere quei ragazzi di 20 anni che corrono, corrono e mordono gli avversari senza farli fiatare come i ragazzini dello Slavia. Così Friedking non avrebbe il monte ingaggi quarto d’Italia per finire al nono posto in campionato. I Nostri sono scarsi tecnicamente e ahimé tatticamente, oltre che VECCHI. Non cambierei mai Lukaku per ABRAHAM ….e non solo per differenza d’età. Basti guardare le ultime due partite senza un tiro in porta di Lukaku….!

  6. Marco65 ha detto:

    Nemmeno in 3 categoria si vede una cosa obrobriosa come il passaggio di Rui Patricio per Mancini che aspetta aspetta e calcia quando la palla e’ in corner. Un centrocampo ridicolo senza ritmo e lentissimo zero con connessione con Dybala e Lukaku zero gioco, non si sa mai cosa fare tranne che dare palla a Ndika che la passa indietro a Lloriente. Indecorosi.