• La Roma mette in riga i cinesi. Il Milan viaggia a marcia indietro

    Redazione RN
    08/05/2017 - 8:55

    La Roma mette in riga i cinesi. Il Milan viaggia a marcia indietro

    CORRIERE DELLA SERA (L. Valdiserri) – Dopo l’Inter (3-1 il 26 febbraio), il Milan (4-1 ieri sera). La Roma certifica con la seconda vittoria stagionale a San Siro che i cinesi avranno tanto da fare per riportare Milano dove era abituata a stare. È la cronaca di una partita mai nata. È la Spoon River delle buone intenzioni di Vincenzo Montella, che nel girone di andata ha fatto più del dovuto, ma adesso è in frenata prolungata: due punti nelle ultime quattro partite e il sesto posto mantenuto in classifica solo perché la volata per l’Europa League è la corsa dei gamberi. È invece una tappa fondamentale nella rincorsa della Roma al secondo posto, che porta qualificazione diretta alla Champions e almeno 30 milioni di euro nelle casse.

    Luciano Spalletti, quando si concentra solo sulla preparazione delle partite e non nella caccia ai fantasmi, resta un signor allenatore. Il problema è che spreca quintali di energie nelle sue guerre personali: ieri è riuscito nell’impresa di far entrare Bruno Peres e non Totti negli ultimi minuti, a partita decisa, e il settore romanista ha cantato “C’è solo un capitano”, trascinando nell’applauso anche il resto dello stadio. Dove è arrivata la curva rossonera (uno striscione: “La Sud rende omaggio al rivale Francesco Totti”) non arriva l’allenatore della squadra a cui Totti ha dedicato tutta la vita. L’avvicinamento tattico alla gara, però, è stato perfetto, con un Milan stritolato fisicamente e tecnicamente. La differenza è evidente fin dall’inizio. Il Milan non ha un solo centrocampista capace di contenere l’avversario diretto e sia Suso che Deulofeu restano sempre “alti” e non aiutano i terzini. È come il combattimento di un peso massimo contro un piuma. L’assenza di Kucka si fa sentire molto più di quella di Strootman. Il Milan dei piccoli e leggeri avrebbe una sola strada da percorrere: un possesso palla continuo, alla Barcellona, per eliminare l’handicap fisico. È invece la Roma a fare la partita e ogni attacco diventa un’occasione da gol. Dzeko segna di piede e di testa, staccando tutti nella classifica cannonieri (27 gol, 37 in stagione) ma permettendo soprattutto ai giallorossi di sorpassare di nuovo il Napoli.

    La trasferta di Milano era uno degli scogli più difficili. Ora il calendario dice: Roma-Juve, Chievo-Roma e Roma-Genoa da una parte; Torino-Napoli, Napoli-Fiorentina e Sampdoria-Napoli dall’altra. I giallorossi hanno un punto in più e lo scontro diretto favorevole. Non è poco. Non finisce subito in goleada perché Donnarumma manda due volte sul palo tiri a colpo sicuro di Perotti e Nainggolan. Nella ripresa Montella migliora un po’ la squadra con Bertolacci e Ocampos, che serve a Pasalic l’assist per il gol dell’illusione. Il 2-1 dura due minuti, perché El Shaarawy colpisce ancora da ex e non esulta. Finisce 4-1 con il rigore di De Rossi (espulso Paletta). Questo Milan rischia di uscire dall’Europa, questa Roma può giocarsela contro la Juve almeno nello scontro diretto di domenica. Il problema sono Perotti, Nainggolan e Dzeko, usciti acciaccati e da valutare nelle prossime ore. E un problema è anche che Spalletti umili regolarmente Totti ogni volta che è possibile farlo. Quasi impossibile immaginarli uno sulla panchina della Roma e uno dirigente l’anno prossimo. Ma questo è un altro discorso.

    Scrivi il primo commento

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


    *

    Seguici in diretta su Twitch!

  • Leggi anche...