La Roma cede all’Atalanta: giallorossi puniti da un solo tiro

Manuela Fais
19/09/2022 - 8:19

Dopo mesi di imbattibilità allo stadio Olimpico, la Roma cade in casa

Foto Tedeschi
La Roma cede all’Atalanta: giallorossi puniti da un solo tiro

Serata amara quella di ieri per i giallorossi allenati da José Mourinho. Dopo mesi di imbattibilità allo stadio Olimpico (l’ultimo insuccesso risaliva a gennaio contro la Juventus), la Roma cade in casa contro gli uomini di Gasperini. Tra occasioni perse e 21 tiri non concretizzati, è il gol del giovane Scalvini che decide il match.

Olimpico sbancato

La più bella Roma della stagione perde all’Olimpico dopo oltre 9 mesi, si legge su Leggo. Paradossi del calcio, ma nemmeno troppo considerati gli errori sotto porta di Abraham e compagni, l’assenza all’ultimo minuto di Dybala e l’arbitraggio rivedibile di Chiffi. L’Atalanta tira una sola volta nello specchio di Rui Patricio e trova il gol con Scalvini. Dopo il vantaggio bergamasco la Roma ha provato subito a pareggiare ma tra parate di Sportiello e errori madornali di Abraham il primo tempo è finito 0-1.

Errori che hanno accompagnato pure la gara di Chiffi che non è andato a rivedere un rigore su Zaniolo e che ha ammonito tardivamente (sette volte) i giocatori dell’Atalanta. Peccato, perché in quel momento la Roma aveva espresso il miglior gioco dell’anno. Nella ripresa la musica non è cambiata, con un Mourinho furioso che invade il campo. Rosso inevitabile e rissa sfiorata con Hateboer. Altre occasioni e altri errori. Stavolta in ordine di Pellegrini, Zaniolo e Shomurodov che a un passo dal 90′ ha mandato fuori di testa da ottima posizione.

Guardate lassù, davanti a tutti c’è l’Atalanta, ma non preoccupatevi se non la riconoscete, scrive La Repubblica. Una nuova carta d’identità. Se il ciclo delle tre qualificazioni in Champions consecutive era il prodotto di una squadra follemente votata al gol, l’Atalanta di oggi è la sua immagine speculare. E se Gasperini ha stravolto la propria identità, José Mourinho invece ha ricalcato il copione solito scaricando il peso della sconfitta non sui gol sciupati da Abraham e Shomurodov, ma sull’arbitro Chiffi, costretto a espellerlo quando se lo è ritrovato in campo per poi vederlo urlargli qualcosa che somigliava a un insulto. Ora, causa espulsione, lo Special One seguirà in tribuna l’appuntamento a San Siro dopo la sosta contro il suo vecchio amore.

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