• La Roma c’è. Di Francesco ci mette il titolo e l’identità

    GSpin
    02/10/2017 - 6:30

    La Roma c’è. Di Francesco ci mette il titolo e l’identità

    EDITORIALE – Non abbiamo dovuto faticare per azzeccare il titolo dopo Milan-Roma. Ce lo aveva fornito ieri mister Di Francesco nella conferenza stampa di vigilia. Senza scaramanzie, ma la squadra vista questa sera a San Siro è anche senza paure. Se le altre gare era facili, questa no, proprio no. La Roma ha mostrato una crescita di personalità e di forma che stupisce i più scettici.

    ROMA CINICA – Eusebio ha stravinto con i rossoneri con una squadra priva di Perotti, Defrel e Strootman, costretto ad uscire dopo pochi minuti. Una Roma cinica, come sempre l’abbiamo sognata, lui ce l’ha regalata. Ha saputo capitalizzare al massimo le poche occasioni che le sono capitate e da grande squadra, ha saputo soffrire e portare a casa i 3 punti.

    MESSAGGIO AL CAMPIONATO –   Da Florenzi e compagni arriva un messaggio al campionato: questa Roma se la può giocare su tutti i campi. San Siro poi non è più un tabù: la Scala del calcio è stata violata dalle truppe giallorosse per terza sfida consecutiva. Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori, ma questo stadio non incute più timore.

    DZEKO CANE DA TARTUFO – Dzeko e Florenzi, mestieri e storie diversi. Ma la cattiveria sfoderata al posto giusto al momento giusto contro il Diavolo li rendono così simili. Edin non smette più di segnare, anche quando sembra che la serata sia di quelle storte, ha imparato a mettere la sua zampata imprescindibile, è si conferma “cane da tartufo” di questa squadra.

    DALL’AUSTRIA AL MEAZZA – Alessandro fa fatica, si danna, sbaglia un rigore in movimento e poi è lì per mandare i romanisti in paradiso. Con il gol del 2-0 torna a segnare dopo quasi un anno e due bruttissimi infortuni al ginocchio L’ultima rete è era datata 20 ottobre 2016, quando entrò nel tabellino del match di Europa League terminato 3-3 contro l’Austria Vienna. In campionato l’ultimo gol di Florenzi risale all’indimenticato derby del 30 aprile 2016 (4-1).

    Giulia Spiniello

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    1. Ma tutti i fenomeni che criticavano la roma perché aveva vinto con fatica a bergamo e che erano disperati a inizio stagione e che criticava un allenatore appena arrivato che c hanno da di sta sera che la juve ha pareggiato con l Atalanta? Tante della vittoria a san Siro neanche vi frega …..

    2. Il napoli ha superato la juve. Io pensavo che sarebbe accaduto gia la domenica assata.
      Domenica arriva il napoli e noi abbiamo la possibilita di recuperare I ns giocatori . Spero giochi schick mezz’ora.

      Possiamo batterli

    3. Tasmin Archer – Sleeping Satellite Ascoltatevi questo brano bellissimo di musica fantastica; lo dedico alla squadra della mia città e del mio cuore, che oggi ha vinto contro tutto e tutti, rimanendo dentro la partita senza reagire, se non colla forza del gioco, anche in quei venti minuti in cui l’arbitro, ignorando var e decenza, consentiva ai giocatori del Milan di picchiare impunemente i giocatori della Roma, faceva finta di non vedere la gomitata volontaria di BIglia in faccia a Dzeko e i falli continui su Naingollan ogni volta che cercava di far ripartire la squadra, mentre non consentiva ai romanisti nemmeno di toccare gli avversari che subito fischiava.
      Questo comportamento scorretto, ha spinto in avanti il Milan, che ha assediato la Roma intorno alla sua area, mentre lo stadio faceva salire il suo boato, fomentato. Ma i nostri campioni hanno retto, sono rimasti calmi, non hanno reagito, e anche se l’ira e lo sdegno saliva nei loro cuori, loro non li hanno lasciati appesantire, e li hanno tenuti alti. Hanno così controllato la sfuriata rossonera, senza dare pretesti all’arbitro per fischiare falli vicino all’area o ammonirli, reggendo l’urto anche nei momenti critici, specie quando un fantastico Allison, pronto, con un gesto di grande concentrazione e reattività, risponde in tuffo al tiro improvviso, secco e potente, da dentro l’area di Bonucci (sì proprio quello del terzo gol irregolare del famigerato 5 ottobre 2014, quando l’arbitro inventò tre gol inesistenti per la juve!!); FOMENTO; reggendo l’urto con forza, a testa alta, non si aspettava altro che il momento buono per riuscire a sviluppare una ripartenza, cosa che andava fatta necessariamente evitando anche il fallo tattico dell’avversario e non era facile; ma appena la foga agonistica del Milan è calata è stato impossibile per loro far fallo su tutti i portatori di palla dell Roma, quando cercava di uscire, e la Roma finalmente è riuscita a ripartire e colpire l’avversario una volta, e poi una seconda, in modo da metterlo in un attimo al tappeto con un secco ed implacabile uno-due. Dopo il secondo gol, l’arbitro, povero meschino, riprende a fischiare in modo corretto, e il Milan finisce la gara ovviamente in dieci, con la Roma che controlla senza problemi. Abbiamo vinto. Questa sì che è una grande vittoria, nella scala del calcio, abbiamo vinto anche contro l’infamità.
      Ora, dopo la sosta, si va a Napoli, per giocare contro un avversario fortissimo, finora invincibile, la squadra in questo momento lodata da tutti, anche fuori dall’Italia, per il suo gioco devastante e spettacolare, con un grande stadio alle spalle di passione pura… una grande partita, tra due vere capitali sportive italiane del calcio, del calcio vero, quello non taroccato. Totti e Maradona, che spettacolo. dajeeeeee!! FORZA ROMAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Fomento. Balliamo balliamo con i nostri cuori e teniamoli sempre alti!!!! La vita è bella!!!!!!!! Sempre!!!!!! amo la mia città sofferente e bella, comunque e sempre, come si ama una sposa, come è l’amore vero, per sempre!! FORZA ROMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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