La ribattuta

AS ROMA MATCH PROGRAM (T. RICCARDI) – Nove vittorie di fila e se saranno dieci diventeranno un record per la Serie A. Record condiviso con altre due squadre, ma pur sempre di record si tratta. C’entra la Roma, c’entra l’Udinese e si parla di partite vinte in sequenza dai giallorossi. È necessario fare qualche passo indietro, di cinque anni. Corre l’anno 2013. Il primo a regalare il successo contro i bianconeri è Michael Bradley, regalando solide speranze tricolori con un piatto destro vincente al Friuli. Poi, 2014. Girone di ritorno dello stesso torneo, la Roma passa all’Olimpico 3-2 contro l’Udinese con i gol di Totti, Destro e Torosidis. A poco o nulla servono le marcature avversarie di Pinzi e Basta. Campionato successivo, 2014-2015. Ma le due gare si giocano entrambe nel 2015. All’andata, in trasferta, nel giorno della Befana, decide Astori con un colpo di testa (0-1) rimbalzato indietro oltre la linea di porta. Al ritorno, a primavera inoltrata, Nainggolan e Torosidis rimontano l’illusorio vantaggio friulano di Perica. 2-1 finale. Lo aveva detto pure Totti ai compagni una volta incassato il gol: “Non è successo niente, non è successo niente. Je famo quattro gol, je famo”. Non sarebbero stati quattro gol, ma due di capitale importanza. Il match è cruciale per il secondo posto finale, disputato la settimana prima del derby di Yanga-Mbiwa. Lui, Mapou Yanga-Mbiwa, che segnò nella stessa gara di Iturbe, che a sua volta fu assistito da Ibarbo e che la Lazio al terzo posto finì, proprio sotto la Nord. Branduardi l’avrebbe cantata più o meno così. Sempre 2015, ma della Serie A successiva. 3-1 grazie a Pjanic, Maicon e Gervinho. Successo utile per confermare la squadra di Garcia in vetta alla classifica dopo essersi presa il comando a Firenze nel turno precedente. Non basterà nemmeno stavolta, però, per il titolo finale che vincerà la solita Juventus. 2016, dopo l’esonero del tecnico francese e il ritorno di Spalletti in panchina, decidono Dzeko e Florenzi nella prima sfida giocata alla Dacia Arena. Bruno Fernandes accorcia, ma il gol non sposta nulla di che. Di nuovo 2016, prima giornata del campionato 2016-2017. 4-0 con doppietta di Perotti dal dischetto, Dzeko e Salah. Meno pesante il passivo alla ventesima, ma sempre da tre punti: 0-1, Nainggolan.

Il resto è storia recente di questa stagione: 3-1 all’Olimpico, il 23 settembre 2017. Dzeko e due volte El Shaarawy passeggiano sulla formazione di Delneri. Il lungo racconto si può sintetizzare in nove vittorie consecutive contro l’Udinese, in casa e in trasferta. In quattro campionati e mezzo. “Quasi cinque”, semicitando gli abitanti di Frittole di “Non ci resta che piangere”. Nella storia romanista si tratta di un primato assoluto. Nessun altro avversario era stato battuto e ribattuto così regolarmente tra andata e ritorno, nell’arco di più campionati consecutivi. Nove successi rappresentano un record societario. Si avvicinano solo altre tre strisce, ma di 6 affermazioni: Torino (1932-1933 – 1935-1936), Genoa (2014-2015 – 2016-2017), Udinese (1983-1984 – 1986-1987). In Serie A, solo altre due squadre hanno ottenuto una striscia record di vittorie consecutive contro un avversario in campionati consecutivi. Si tratta della Lazio e della Juventus. Sia i biancocelesti sia i bianconeri sono arrivati a 10 soddisfazioni di fila stabilendo così un primato per il campionato italiano. La Juventus ne vinse 10 contro il Pro Vercelli tra il 1930 e il 1935. 10 pure come la Lazio contro l’Udinese tra il 1998 e il 2003. La Roma può eguagliare questi due record facendo 10 in Serie A sempre contro l’Udinese. Il filotto più lungo – 13 affermazioni di fila in Serie A – appartiene invece a Juventus e Milan rispettivamente con Atalanta e ChievoVerona, ma non in campionati consecutivi. E questo fa tutta la differenza del mondo. Statisticamente parlando