La Repubblica sulla possibile cessione di Zaniolo: “Ecco perché l’addio di Nicolò fa perdere tutti”
La cessione del classe '99 rischia di essere dolorosa sia per il calciatore che per la società capitolina. E proprio su questo, La Repubblica tenta di fornire una spiegazione, ripercorrendo anche le tappe principali che hanno portato a tale situazione
Foto Tedeschi

Arrivato a Roma nell’estate 2018, l’avventura di Nicolò Zaniolo con la maglia giallorossa sembra essere ormai giunta ai titoli di coda. Su di lui spinge forte soprattutto il Milan, che pare aver trovato nelle ultime ore un accordo di massima con il giocatore. La cessione del classe ’99, però, rischia di essere dolorosa sia per il calciatore che per la società capitolina. E proprio su questo, La Repubblica tenta di fornire una spiegazione, ripercorrendo anche le tappe principali che hanno portato a tale situazione.
“Ecco perché l’addio di Zaniolo fa perdere tutti”
“Dal Real Madrid alla Fiorentina. Cinque anni di un amore tradito in un gelido venerdì di gennaio, a quarantotto ore della trasferta di La Spezia che poi è casa sua. – comincia così il pezzo di Piero Torri su Repubblica – Centoventotto presenze, novantacinque da titolare, ventiquattro gol, tredici in campionato, undici nelle coppe, uno per sempre nella finale di Conference League a Tirana, due crociati, altrettante interminabili riabilitazioni, un figlio, una tifoseria ai suoi piedi, i baci sulla maglia, la sensazione – sottolinea il giornale – di un amore destinato a durare ancora a lungo.”
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“Tutto svanito con quel «io non vengo a Spezia, cedetemi». Un tradimento, così è stato interpretato da una tifoseria che vive la Roma come un sentimento, pazienza se si vince una volta ogni tanto, ma la maglia è sacra e va onorata e rispettata. […] Il ventidue giallorosso – ricorda il quotidiano – è sempre stato sul mercato, a cominciare dall’estate scorsa con il ds romanista Tiago Pinto che tutto fece meno che considerarlo incedibile. Come, del resto, è per tutti.”
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“[…] Le colpe non sono mai tutte da una parte. E la Roma ce le ha. Perché, ufficiosamente, l’estate scorsa disse al mondo che Zaniolo sarebbe potuto partire a fronte di un’offerta tra i cinquanta e i sessanta milioni. Nessuno li ha offerti. E Zaniolo (e il suo entourage) […] è rimasto sapendo però che la Roma lo valutava sessanta milioni.”
“Quindi – sottolinea l’autore – ha pensato che la sua giusta richiesta di prolungamento contrattuale non poteva essere inferiore ai quattro milioni di euro più bonus a stagione. Figuratevi l’entourage del giocatore […], soprattutto quando ha preso atto che l’incontro per parlare del rinnovo dalla Roma veniva puntualmente posticipato […]”
“E ora si è di fronte all’unico caso in cui le due parti, Zaniolo e la Roma, si trovano con il cerino in mano. Perché Nicolò sta scoprendo, complice il suo rendimento in campo, di non avere troppi estimatori. E perché la Roma non incasserà i quaranta milioni che chiede. Il risultato – conclude – è il rischio molto concerto che alla fine perdano tutti”