• La mail di Lippie a Pallotta: i senatori non vogliono Monchi e Di Francesco

    Alessandro Tagliaboschi
    30/05/2019 - 10:04

    La mail di Lippie a Pallotta: i senatori non vogliono Monchi e Di Francesco

    LIPPIE PALLOTTA DI FRANCESCO – L’inizio di stagione della Roma non prometteva nulla di buono. Risultati negativi, sconfitte e rimonte clamorose che facevano presagire di un qualcosa che si era rotto tra allenatore e spogliatoio e che da lì a pochi mesi, precisamente a marzo, avrebbe portato all’esonero di Eusebio Di Francesco.

    SQUADRA CONTRO DIFRA E MONCHI – In una mail del preparatore Lippie emergerebbe un malessere della squadra nei confronti di Di Francesco e Monchi. Come appreso da La Repubblica, i quattro senatori della squadra – De Rossi, Manolas, Dzeko e Kolarov – avrebbero ritenuto il gioco del tecnico abruzzese dissennato, dispendioso sul piano della corsa ma misero su quello della tattica lamentando un indebolimento generale della squadra. Di Francesco sarebbe stato in preda ad una crisi dovuta al rammarico di aver accettato da Monchi un mercato inadatto alla sua idea tattica. Circondato da uno staff non all’altezza, vittima della sua stessa presunzione di riuscire ad “adattare” calciatori non compatibili col suo gioco. Lippie scriverebbe che Monchi a Trigoria sarebbe visto come il fumo negli occhi. L’ex ds spagnolo sarebbe stato vissuto come un narcisista che ha composto la squadra con giocatori per i quali vincere o perdere è la stessa cosa.

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    1. Volano gli stracci.
      Queste sono le conseguenze di Pallotta a Boston e lontano dalla quotidianietà della squadra.
      Presente qui a Roma avrebbe preso prima determinati provvedimenti.

      E probabilmente con Gandini tutto questo non sarebbe successo.
      E comunque i disastri di Di Francesco e Monchi erano sotto gli occhi di tutti.

    2. E come mai questi scoop vengono SOLO dalle radio? Ad ora non ho letto una sola di queste notizie sui principali giornali sportivi italiani..
      Mah..mistero..

    3. i presunti senatori avevano ragione, monchi e difra penosi e ridicoli. pallotta e baldini due incubi. la colpa è solo loro non di chi gli diceva le cose come stavano. lippie ancora parla ha fatto rompe tutta lasquadra con la sua preparazione geniale.

    4. Bisognerebbe capire il vero ruolo dei senatori e le loro vere motivazioni. A me in realtà sono sembrati gli unici che ci hanno messo l’anima nelle partite.
      Non voglio difenderli perchè prima di tutto viene la Roma, e mettersi contro l’allenatore per me è un ammutinamento, però avere identificato i nuovi come giocatori per cui vincere o perdere è la stessa cosa è abbastanza vergognoso.
      Io sarei per una puliza totale, rifondazione completa. Partire dalle poche certezze che abbiamo e uno di queste è Totti. Di lui non si potrà mai dire che gioca contro la Roma.

    5. Senza un contraddittorio ognuno puó scrivere ció che vuole.
      Bisognerebbe ascoltare i diretti interessati prima di dare giudizi.

    6. A chi torna utile questo articolo? A un solo soggetto: la società. Le mail chi le tira fuori? Ed Lippie il galoppino di Pallotta che sembra in procinto di tornare a Roma. Chi vengono massacrati: i senatori, guarda caso quelli che devono portare 50 milioni entro il 30 giugno più un risparmio strutturale dei costi. L’altro da massacrare è Totti, l’unica colomba bianca in mezzo a millemila falchetti a stelle e strisce, uno che si sta prodigando a mandare via Pallotta, prima ancora di Baldini.
      Gli americani sono esperti di telenovela, di servizi segreti, di falsi dossier. Questo è l’atto finale, il colpo di coda. Dopo questo c’è la fine di Pallotta e di chi si cela dietro di lui.

    7. Buongiorno. Sono d accordo con Marco. Probabilmente Pallotta avrebbe voluto con la sua verità dire questo. Non voglio difendere nessuno né accusare. Sono sofferente per questa situazione di mancanza di risultati sportivi. Ma non credo che Pallotta sia autolesionista. I soldi li ha messi lui ed è azionista di maggioranza. Ha fatto sì tanti sbagli di scelte di consulenza tecnica, d s e allenatore. Le conseguenze ora sono queste. Noi tifosi contro la stessa società che amiamo. Ma credo che se si volesse leggere la situazione l ha spiegata bene anche Ranieri in maniera implicita. Giocatori demoralizzati e infortunati. Nuovi giocatori non inseriti, senatori bistrattati, tutti contro tutti. Autostima sotto i tacchetti. Ranieri disse che contro il Napoli i giocatori della Roma, dati alla mano, avevano corso di più dei loro avversari. Ma non avevano corso come una squadra, ma in maniera slegata. Giocatori fuori ruolo e che faticano il doppio e fischiati dai tifosi. Come si può lavorare così? Il rendimento scende. I giocatori questo lo vedono da soli e sono soli. Chi capisce di calcio queste cose le evidenzia per il bene della squadra. Ecco perché i senatori erano contro il Ds e allenatore. Per ultimo deve essere un dirigente se non il Presidente che in una realtà di tifo come si vive a Roma e per la Roma, avrebbe dovuto chiamare per comunicare la fine delle prestazioni sportive di giocatori come Totti e De Rossi e non lasciare in pasto ai lupi gli allenatori vedi la situazione di Spalletti non tutelato dalla società. Ranieri invece non si è fatto incastrare e si è messo dalla parte di Daniele. Noi andiamo in pensione e i calciatori smettono di giocare. Non perché non sono più bravi, ma perché l età porta il conto e non siamo più in grado di pagarlo. Ora aspettiamo gli eventi futuri, ma sempre e comunque forza Magica Roma. Un cordiale saluto a tutti anche a chi non la pensa come me, ma come me tifa Roma!

    8. Come le armi chimiche di Saddam, in perfetto stile americano, arriva la fake che destabilizza la squadra e disoriente i tifosi. Mi ricorda il permesso accordato ad Osvaldo per andare a Londra e poi diffuso dai quotidiani, e la colpa del 26 maggio andò a lui invece che ai veri responsabili!

      1. Comunque la mail è stata scritta da qualcuno che riporta cose riferite da altri, non cose da lui sentite direttamente, per cui o hai registrazioni audio, o le chiacchiere restano chiacchiere e volendo si possono negare.

    9. Non so se la notizia è vera o no, questo lo sa solo il signore. Una cosa però è certa, spiegherebbe tantissime cose che finora erano inspiegabili ai nostri occhi. Io inizierei a farmi delle domande e cercherei di capire se dietro la facciata di alcuni ci sia veramente la persona che crediamo.

    10. E meno male che non li volevano infatti i senatori di calcio ci capiscono…manco io li volevo, figurati loro!!
      comunque è chiaro il mandante di questi articoli! PALLOTTINO non ti resta che fare sto giochino 😉

    11. E’ arrivato l’integerrimo…. amico di Salvini, se c’e una mercenaria che ha fatto danni è quella che ti ha messo al mondo

    12. Credo che tutto cio si è verificato per 3 ordini di motivi: 1)Il presidente stando all’estero ha demandato ad altri,stpendiati ai quali piace molti apparire, l’onere di seguire con la massima sensibilità e fermezza i fatti che accadono in società 2) l’allenatore era un “pischelletto” che ha vissuto Roma come giocatore dove Capello era l’uomo forte 3) un giocatore dopo che ha trascorso vari anni a Roma, grazie alle sue notevoli capacità, al supporto dei difosi e dei “media” si sente autorizzato ad assumere atteggiamenti che non gli competono (Mancanza di una dirigenza qualificata)

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