La gioia di Mourinho: “Una vittoria di famiglia, una gara straordinaria, mi sono commosso. Ora vogliamo la coppa”

Teresa Tonazzi
06/05/2022 - 6:40

Foto Tedeschi
La gioia di Mourinho: “Una vittoria di famiglia, una gara straordinaria, mi sono commosso. Ora vogliamo la coppa”

ROMA LEICESTER INTERVISTE – Tutte le dichiarazioni del tecnico giallorosso José Mourinho in occasione di Roma-Leicester, match valido per il ritorno di semifinale di Conference League.

Mourinho a Sky Sport

Una notte meravigliosa, ci si abitua a vincere?
“Sono stanco. Voglio andare a casa. Vittoria di famiglia, non solo della famiglia che era in campo ed in panchina ma dello stadio. Questo è il nostro merito più grande, questo senso di famiglia. Una gara straordinaria per me, quando il tuo portiere in due gare fa due parate in 180 minuti contro una squadra di Premier League è perchè abbiamo fatto cose buone. I ragazzi straordinari, meritano questo. Lunedì partita, abbiamo 3 di Serie A per finire al meglio possibile e poi finale. 14 partite sono tante e lo abbiamo pagato in campionato. Ora in finale vogliamo vincere”.

Una fantastica battaglia di calcio?
“Certo. Noi con il pressing rischiamo ma non sappiamo farlo per 90 minuti con una squadra che gira i calciatori. Dopo ci siamo trasformati in 5-3-1-1 con la linea a controllare. Uno sforzo incredibile, senza Mkhitaryan difficile gestire il gioco. Tanto lavoro da Tammy e Zaniolo. Questa storia è di famiglia”.

Tutti promossi, che dice di Abraham e del suo spirito?
“Tammy lo sa. Io mi rifiuto di parlare bene di lui perchè può fare meglio e lui lo sa. Un grande giocatore con potenzialità per fare meglio. Per questa ragione mi rifiuto di parlare di lui. Deve avere disponibilità in tutte le partite non solo nei big match. Lui e tutti gli altri, anche quelli in panchina, per appoggio ed empatia siamo una famiglia. Se mi dai la possibilità un club che mi sta nel cuore ed un allenatore che mi sta nel cuore. Grande Real e grande Carletto. Adesso vinciamo le finali”

Mourinho a DAZN

Dopo 30 anni la Roma gioca una finale europea
“Scusate, sono stanco e voglio andare via il più presto possibile. Ci sono diversi livelli di aspettativa e responsabilità. La storia della Roma è una storia di sofferenza, non vince tanto, il numero di trofei e basso. Questo per noi significa tanto, per noi è giocare la nostra finale così come per Real e Liverpool. Questa per noi e il Feyenoord è la nostra competizione. Siamo una famiglia con i tifosi e con il club. Non abbiamo fatto una stagione spaventosa, ma il massimo si. 14 partite di Conference il giovedì ci ha fatto perdere punti nelle partite dopo. Il Leicester ha grandi qualità, una vinta e una pareggiata. Rui Patricio ha lavorato poco. Sappiamo stare in vantaggio giocando con tempi e spazi. Abbiamo accettato di giocare basso nel finale, siamo una squadra intelligente. Posso ringraziare i calciatori per la felicità.”

Quasi commosso?
“No quasi, ero commosso. Vincere è sempre vincere. Come sa Ciro (Ferrara) ogni vittoria è sempre una ricompensa per il tuo lavoro. Per una squadra che non vince mai con questi tifosi e stadio sempre a capienza massima. Questo per me, come ho detto poco fa, sto in un momento che non lo faccio per me stesso ma per i miei calciatori e per i proprietari che sono arrivati da poco al calcio. Lo faccio anche per i tifosi e per la gioia della gente romanista. Sono emozionato per gli altri non per me.”

LA Roma in finale di Conference e Ancelotti in Champions…
“Il Real è nel mio cuore così come Carlo. Lui è contento per me e per la Roma e io sono per lui. Vediamo se questi due giovani allenatori vincono qualcosa”.

Mourinho in conferenza stampa

Si è sentito in questo stadio in famiglia? Come si prepara per questa finale?
il primo modo è avere rispetto del calcio italiano e farci giocare l’ultima partita venerdì. Il Feyenoord farà lo stesso, e noi meritiamo di prepara finale nel miglior modo.E’ positivo che abbiamo ancora 3 partite di Serie A, e se raggiungiamo l’Europa giochiamo la finale con uno stato emozionale diverso. Andare a Tirana senza sapere se si è in Europa non aiuterebbe. Ho avuto la fortuna di giocare finali più prestigiose, ma il senso di una gioia incredibile per tutti mi ha fatto sentire in un modo speciale.

Quali sono le sue emozioni?
I tifosi hanno giocato bene. Le emozioni cominciano dalla partita con la Fiorentina, Mkhitaryan adesso non si dovrà rischiare, dobbiamo pensare seriamente a queste 3 partite. L’emozione va via progressivamente.

Tanti hanno già comprato il biglietto per Tirana anche prima di questa partita, quanto c’è di lei in questa finale?
Ho dato lo stesso di tutti i ragazzi, di tutti i magazzinieri, dei terapisti, di chi gioca di meno. E’ questo senso di famiglia. Con gli anni uno diventa meno egocentrico e più papà del gruppo, per non dire nonno.. che è ancora presto. Ricorderò la gente per strada, la signora con la bandiera alla finestra. Per me significa tanto. Roma è una città giallorossa, e in un anno si sente facile, anche se si vive ai Parioli. io ho dato il mio piccolo contributo per questa gioia e mi fa felice.

Il suo staff?
Io ho con me questo romanista pazzo che da tanto tempo che mi ha fatto sentire tanto quello che si prova in inglese.

Nella preparazione della partita cosa è stato più difficile? Abraham come mai non è uscito?
Tammy anche quando è stanco morto è un giocatore fantastico per noi, noi difendiamo con un mix, chi a uomo e chi a zona. Era stanco, e ho dovuto cambiarlo dopo ma tutti hanno fatto uno sforzo straordinario, siamo stati sempre molto organizzati. Due gare contro una squadra brava, in cui Rui Patricio ha fatto una gran parata a Leicester e oggi niente.

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  1. Condottiero… ma da non sottovalutare il contributo tattico di Foti.
    I ragazzi erano stremati, sono venuti i crampi anche a me seduto sulla poang, ma è così che voglio la mia squadra.
    Per lo spettacolo ne riparleremo quando salirà la qualità della rosa.
    GRAZIE RAGAZZI.

  2. No ma nn è decisivo era mejo fonseca , pia un botto de soldi per nn fare nulla …. Cambiate squadra anzi pure città ! Daje Roma daje Josè

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