L’AVVERSARIA: Genoa, una squadra intera** alla corte del Principe argentino
La storia tra Diego Milito e il Genoa insegna che, a volte, anche le sconfitte più amare possono essere preziose: chissà se largentino sarebbe arrivato lo stesso nel caso la squadra di Gasperini non avesse perso a Catania, allesordio in campionato, mostrando gravi lacune offensive. Fatto sta che ora il principe è lanima del Grifone: un giocatore che fa reparto da solo, che segna (18 presenze, 14 gol) e fa segnare.
AMMAZZA-GRANDI – La storia in serie A tra Milito e il Genoa comincia in un pomeriggio di settembre, quando a Marassi, arriva il Milan. Diego manda per aria la difesa di Ancelotti e nel finale sigla il gol del raddoppio. E poi non si ferma più: ecco allora la rete segnata al Palermo, quella contro il Napoli, la doppietta alla Roma, il gol allUdinese e la tripletta rifilata alla Reggina. Anche Juve e Lazio vengono ferite dal bomber nato a Bernal. Ma è soprattutto il gol-partita segnato alla Sampdoria nel derby a mandare in visibilio la metà rossoblù di Genova. Come in tutte le belle storie, però, anche questa vive il suo momento di crisi. Un inizio di pubalgia costringe lattaccante a saltare le partite contro Chievo, Torino e Lecce. Ma dopo un mese rieccolo in campo, come se il tempo non si fosse mai fermato: il Genoa pareggia 1-1 in casa col Catania, lunico gol rossoblù lo segna (sempre) lui. Poi la rete a S.Siro, di nuovo contro il Milan, che permette alla formazione ligure di pareggiare in casa dei rossoneri e di consolidare il quarto posto. Ora Milito non vuole più fermarsi, in testa ha un solo obiettivo: portare il Genoa in Europa. A suon di gol.
EX COL DENTE AVVELENATO E forte lattesa in casa Genoa per la sfida di domenica contro la Roma. Per un ex di lusso, Matteo Ferrari, diventato uno dei baluardi della retroguardia di Gasperini, non si tratta di rivincita: Conservo ricordi felici soprattutto quando ripenso ai compagni – ha detto il difensore -. Non mi aspetto particolari accoglienze ma per me non è e non può essere una partita normale. A Roma sono cresciuto come calciatore e prima come persona. Per la sua squadra la partità è invece una verifica per stabilire a che livello siamo arrivati. Non partiamo già battuti, anzi, ci giocheremo le nostre carte, non sarà una partita facile. Non si può parlare di spareggio Champions ma è sicuramente una partita importante. Ferrari sta dispuntando una grandissima stagione in rossoblù mentre negli ultimi mesi della sua esperienza romanista erano state molte le critiche. Sono riuscito a togliermi qualche sassolino dalle scarpe non a parole ma con i fatti – ha spiegato Matteo-, l’anno scorso sia io che la società abbiamo fatto delle scelte diverse. Le mie sono state ripagate, quelle degli altri non lo so.
ULTIMISSIME Milito non ha preso parte allamichevole infrasettimanale del Genoa contro i dilettanti della Lavagnese. Il centravanti argentino ha accusato un attacco influenzale, ma la sua presenza per la sfida-Champions di domenica contro i giallorossi non è in dubbio. Recuperato del tutto Palladino, reduce da un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fermo per oltre un mese. Buone notizie per il tecnico Gasperini arrivano anche da Thiago Motta: il centrocampista brasiliano ha smaltito il problema muscolare e domenica ci sarà.
Francesco Glorialanza
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3): 83 Rubinho; 25 Biava, 13 Ferrari, 26 Bocchetti; 20 Mesto, 88 Thiago Motta, 28 Juric, 4 Criscito; 14 Sculli, 22 Milito, 17 Jankovic. A disp.: 73 Scarpi, 15 Papastathopoulos, 77 Milanetto, 7 Rossi, 68 Vanden Borre, 11 Olivera, 10 Palladino. All.: Gasperini.
INDISPONIBILI: Paro
DIFFIDATI: Papastathopoulos, Rossi, Jankovic
SQUALIFICATI: /
Ultime 5 partite
10.01.2009 – Genoa-Torino 3-0
18.01.2009 Lecce-Genoa 0-2
25.01.2009 Genoa-Catania 1-1
28.01.2009 Milan-Genoa 1-1
01.02.2009 Genoa-Palermo 1-0
LA ROSA COMPLETA DEL GENOA
73
Alessio Scarpi
P
1973
Italia
83
Rubinho
P
1982
Brasile
1
Eugenio Lamanna
P
1989
Italia
4
Domenico Criscito
D
1986
Italia
13
Matteo Ferrari
D
1979
Italia
15
Sokratis Papastathopoulos
D
1988
Grecia
25
Giuseppe Biava
D
1977
Italia
26
Salvatore Bocchetti
D
1986
Italia
27
Matteo D’Alessandro
D
1989
Italia
20
Giandomenico Mesto
C
1982
Italia
23
Francesco Modesto
C
1982
Italia
68
Anthony Vanden Borre
C
1987
Belgio
19
Matteo Paro
C
1983
Italia
7
Marco Rossi
C
1978
Italia
28
Iván Juric
C
1975
Croazia
77
Omar Milanetto
C
1975
Italia
88
Thiago Motta
C
1982
Brasile
10
Raffaele Palladino
A
1984
Italia
11
Ruben Olivera
A
1983
Uruguay
17
Boko Jankovic
A
1984
Serbia
14
Giuseppe Sculli
A
1981
Italia
22
Diego Alberto Milito
A
1979
Argentina