Italpetroli, salta ancora** l´assemblea: si tratta

03/11/2009 - 0:00

 
(Il Messaggero) – Andrà deserta anche l’assemblea di oggi di Italpetroli, dopo quella di venerdì scorso, convocata dalla famiglia Sensi, azionista al 51%, per estromettere dal cda Roberto Cappelli, rappresentante di Unicredit, socio al 49%. Il nuovo rinvio serve, come anticipato da Il Messaggero di domenica, per definire un accordo tra le parti da costruire attorno al tavolo del giudizio arbitrale promosso dai Sensi per contrastare i 13 decreti ingiuntivi richiesti da piazza Cordusio e tendenti ad avere dal giudice la possibilità di vendere immobili e asset petroliferi.
 
I Sensi attraverso il giurista Agostino Gambino avrebbero iniziato un arbitrato per neutralizzare le vie legali di Unicredit: secondo le loro ragioni l’accordo di riscadenzamento dei 400 milioni di debiti di Italpetroli verso Unicredit (300) e Mps (il resto) sarebbe ancora in vigore. E siccome quel contratto prevede una moratoria, cioè un congelamento, delle azioni esecutive da parte delle banche, i decreti ingiuntivi violerebbero il contratto.
 
Unicredit, che nell’arbitrato è affiancato da Francesco Carbonetti, ritiene invece che Italpetroli sarebbe inadempiente non avendo pagato le rate e quindi avrebbe fondamento l’azione giudiziaria. La partita si cercherà di risolverla a tavolino dove siederanno anche i legali Gianroberto de Giovanni (studio Lovells) e Cappelli (studio Grimaldi e associati). Il primo incontro del tavolo negoziale dovrebbe avvenire a giorni: l’obiettivo sarebbe di concordare la cessione dei beni in forma ordinata.

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