Italia, Mancini: “Mi sento di restare, c’è ancora l’obiettivo di vincere un Mondiale”

Teresa Tonazzi
28/03/2022 - 10:42

Foto FIGC/ Getty Images
Italia, Mancini: “Mi sento di restare, c’è ancora l’obiettivo di vincere un Mondiale”

ITALIA MANCINI CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia della gara amichevole contro la Turchia, il ct Azzurro Roberto Mancini interviene in conferenza stampa in un momento delicato per la Nazionale. L’Italia è ancora fuori dal Mondiale, per la seconda volta consecutiva, dopo aver perso lo spareggio ai playoff contro la Macedonia del Nord. Si è parlato di rivoluzione e di un nuovo allenatore, a questo e ad altro ha risposto il tecnico alla stampa. Di seguito le sue parole:

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La conferenza stampa

Che cosa hai deciso? Rimarrai?
“Abbiamo parlato col presidente in questi giorni, siamo allineati su tutto. Fa piacere, poi ne riparleremo nei prossimi giorni: ora pensiamo a questa partita, poi con calma discuteremo sulle cose da migliorare per il futuro. Tutto qui”.

Con la Turchia sarà l’inizio di un nuovo ciclo?
“Bisogna ripartire, ricordando che ci saranno poi in futuro anche gare importanti”.

Perché Jorginho, Immobile e Insigne sono andati via?
“Io li ho obbligati ad andare via perché se posso fare qualcosa per loro e per i club noi lo facciamo… Non avrebbero giocato, alcuni non erano al meglio fisicamente. Alcuni di loro li ho obbligati ad andare: il Chelsea ci ha mandato Jorginho tre giorni prima, non gli ha fatto giocare l’FA Cup. Anche Florenzi e Politano, non al meglio, li ho rispediti a casa perché non avrebbero giocato”.

Immobile e Insigne avevano problemi fisici?
“Lorenzo aveva problemi fisici già da prima. Immobile sarebbe andato in tribuna, Mancini e Verratti sì. Insigne al 50% sarebbe andato in tribuna per provare soluzioni alternative. I ragazzi in questi anni hanno meritato tanto, non è stato solo un Europeo ma un tragitto lungo tre anni con una serie di partite senza sconfitte e va dato merito a questi ragazzi. Ci sono qui calciatori speciali, è stato creato un gruppo speciale: non sono nel gruppo squadra, ma anche tutto ciò che c’è intorno”.

In questi giorni, oltre a resettare, hai capito i motivi che hanno portato questa nazionale dopo l’Europeo a smarrirsi?
“E’ inutile stare a trovare spiegazioni… Il nostro gruppo dovevamo vincerlo almeno con due punti di vantaggio sulla Svizzera. A Basilea la partita doveva finire 3-0, in Bulgaria doveva finire in goleada. La squadra ha sempre giocato: può essere stata più imprecisa ma questo è il calcio, le cose ci sono andate storte. La gara di Basilea la ricordate tutti: dovevamo vincere 2-0 stando stretti… Però è così, inutile stare a pensare o a cercare scuse. E’ accaduto ciò che è accaduto, dobbiamo accettarlo”.

Dove può migliorare questa Nazionale?
“Inseriremo sicuramente ragazzi più giovani, sperando possano avere esperienze importanti nei loro club perché questo è fondamentale. Lavoreremo su questo e vedremo quale sarà la situazione generale”.

Cosa pensi della Turchia?
“Li conosco abbastanza bene i ragazzi, erano un po’ più giovani quando io ero al Galatasaray. E’ sempre stata composta da giocatori bravi tecnicamente, li abbiamo sfidati anche all’Europeo. La Turchia ha sempre avuto giocatori bravi”.

Da un lato c’è un Europeo fantastico, dall’altro una delle più brutte sconfitte della storia della Nazionale. Di fronte a questa sconfitta ci sono stati comunque importanti attestati di stima: sono fondamentali per pensare di andare avanti?
“Mi sembra una cosa normale nel calcio. Mi fa piacere, grande piacere: noi in questi 4 anni abbiamo cercato di fare il massimo di ciò che potevamo fare, cercando di vincere ma anche giocando un calcio diverso. Non è stato solo il mese dell’Europeo, ma un percorso di tre anni dove abbiamo quasi sempre vinto. Anche questa è una cosa positiva e importante, poi nel calcio le cose possono cambiare dalla sera alla mattina ma questo fa piacere”.

Il calcio italiano ha bisogna di una rivoluzione?
“Questo lo valuterà Gravina, noi possiamo parlare di cose tecniche… Quella attuale è una squadra che, con qualcuno dentro, poteva giocarlo per vincere. A giugno un po’ di inserimenti ci saranno perché è giusto così, dobbiamo pensare all’Europeo tra due anni”.

Cosa ti aspetti per il futuro?
“Quando ci sono sconfitte si analizza più profondamente il perché, vanno analizzate tante cose… Poi nel calcio queste cose possono sempre accadere: ci sono nazionali importanti che non vincono nulla da 60-70 anni, l’Italia da questo punto di vista è più avanti. A volte si esagera anche parlando di motivazioni, ma semplicemente esistono momenti che non devono andare in quel modo”.

Cosa ti senti di dare a questa squadra in più?
“Sul gioco non lo so, dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori. Mi sento di restare perché sono ancora giovane: volevo vincere un Europeo e un Mondiale, quindi per il Mondiale devo aspettare un attimo. Mi piace questo lavoro e coi ragazzi voglio riorganizzare qualcosa di importante. A parte la delusione, il resto va avanti…”

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    Tutti i commenti

  1. Se Mancini è realmente motivato come traspare dalle sue dichiarazioni, allora credo che la sua permanenza sia la migliore soluzione possibile.
    Il parco giocatori è oggettivamente modesto e la speranza è che nei prossimi anni qualche talento sbocci ed abbia spazio in serie A: a quel punto nessuno meglio di Mancini potrà valorizzarlo.
    Di errori ne ha fatti anche Mancini, specie da settembre in poi, ma se poi nel momento clou certi giocatori steccano, non credo che ciò possa essergli ascritto.
    La speranza è che certi senatori, tipo Chiellini, Bonucci, Insigne, Immobile, tolgano il disturbo o vengano garbatamente accompagnati alla porta e che si punti con pazienza su altri giovani, tollerandone gli eventuali fisiologici errori di inesperienza.

  2. Scusa Teresa ma come fai a mettere un titolo simile al tuo articolo? Ma l hai vista la faccia di Mancini in foto…. Ma quello tran po’ se suicida… ?

  3. Premesso che mi auguro che MANCINI rimanga, mi aspettavo un bagno di umiltà, nel dichiarare ad esempio che abbiamo vinto l’Europeo con ragazzi carichi ed in forma, e a marzo gli stessi giocatori erano scarichi e senza forma, quindi……fate vobis.

  4. L’ho sempre ritenuto sopravvalutato come tecnico ma di molto non poco…..Detto questo l’unica pecca in questa eliminazione è stata quella del debito di riconoscenza verso gli 11 che hanno alzato la coppa agli europei… Molti di loro erano scarichi e incapaci com Immobile Insigne Berardi finendo fino a Donnarumma che l’unico tiro in porta da casa mia è riuscito a farsi fare gol…..

  5. All’inizio pensavo che Mancini non dovesse essere in discussione , poi ripensandoci lo si mette davanti ad un rischio gigantesco, lasciamo stare gli europei l’obbiettivo sono i prossimi mondiali , ma attenzione , il calcio italiano è a pezzi con stadi obsoleti, società indebitate all’inverosimile ma soprattutto un sistema fiscale che agevola l’acquisto di stranieri a discapito dei giovani italiani,Inoltre un settore giovanile che dovrebbe garantire le risorse per i prossimi anni che non è mai stato cosi scarso.
    Le grandi squadre del nostro calcio non hanno attaccanti italiani , l’unico è Scamacca ma gioca nel Sassuolo e non è nemmeno titolare fisso, la difesa tolti Bonucci e Chiellini che ormai non ne hanno più è di basso livello in ogni elemento, credo che Mancini possa correre il rischio di essere l’allenatore che potrebbe non portare la nazionale ai mondiali per due edizioni che con l’aggiunta di quella di Ventura diventerebbero 3.

  6. Non ho nulla contro Mancini che reputo un ottimo tecnico ma… dopo una cacciata dal Mondiale in questa maniera per opera dei gloriosi giovanotti della Macedonia del Nord (senza offesa, ma veramente in serie B ho visto giocare squadre migliori), credo sarebbe stato molto più signorile dare le dimissioni.
    Che poi magari potevano essere respinte etc etc, ma la “mossa” di darle sarebbe stata più giusta che non un “voglio riorganizzare qualcosa di importante” come se nulla fosse successo. Lui ed il presidente vanno d’accordo? ok, ma questo non mi sembra necessariamente una buona notizia visto che il calcio italiano sta rotolando giù ormai da qualche anno (Europeo a parte che sappiamo tutti ha avuto il fattore C come elemento fondamentale). Ma capisco che siamo in Italia e quindi la poltrona “logora chi non ce l’ha”.

  7. Vincere un mondiale si può ma solo se non partecipano le seguenti nazionali: Corea del Nord, Cores del Sud, Irlanda del Nord, Nuova Zelanda, Macedonia del Nord , Slovacchia, Paraguay, Uruguay; Costarica, USA, Bulgaria, (ci metterei pure l’Australia ) visto che di queste grandi squadre non ne abbiamo battuta nessuna, solo pareggi e tante sconfitte.

  8. “se posso fare qualcosa per loro e per i club noi lo facciamo”
    Sembra che a dare le dimissioni sia stata la grammatica.
    Ma a parte questo, sta praticamente confessando di favorire alcuni club congedando pochi eletti a discapito di altri.
    Ormai non ci stupisce più nulla, ma questa dovrebbe essere una cosa piuttosto grave.

  9. Meglio se resta. Siamo sinceri: l’Europeo lo ha vinto lui. Con una squadra non fortissima e che da un lato aveva alcuni leader a fine carriera (Chiellini) o non adatti a questo gioco (Immobile), e la maggior parte degli altri piuttosto giovani e inesperti. Ora non ha saputo gestire l’appagamento, l’assenza di Spinazzola (fondamentale), la difficoltà a sostituire Chiellini, la crisi personale di Donnarumma…. Come nel mondiale 1986, abbiamo pagato i festeggiamenti, ma io gli darei una nuova opportunità. Deve però sostituire Chiellini e chiarire ruolo/posizione di Immobile, visto che l’Italia è uscita perché non segna da mesi.

  10. Se resta Mancini va bene solo se si stacca definitivamente dal concetto di spogliatoio.Tutti gli allenatori ex giocatori sono “troppo” legati alla creazione dello spogliatoio e quando con esso ci vincono qualcosa di importante poi è difficile che se ne distacchino. Ecco lui all’Italia era riuscito a creare questo e ha vinto. Sta difatto che poi inevitabilmente qualcosa viene a mancare,però il demolire lo spogliatoio con le sue regole interne da lui stesso imposte è l’ultimo ad accettarlo per cui finisce sempre con il proporre gli stessi e così si finisce con l’andare incontro prima o poi alla sconfitta e così è stato.
    Quindi ben venga ancora Mancini ma che sia più selezionatore che pater familias nello spogliatoio e quindi sempre più ben predisposto al cambiamento di giocatori e schemi

  11. Mancini è tatticamente un allenatore mediocre. E’ bravo a fare gruppo ed a difendere le sue scelte che come selezionatore sono di scarso peso. Per giunta è sconfessatamente un geo-politico e tuttora tifoso di club in cui ha militato come giocatore. Di qui molte sue scelte di collaboratori e convocazioni di giocatori assurde e non necessarie. Si doveva dimettere. Verrà esonerato presto.

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