Italia, Mancini: “Che rabbia il Mondiale, ma soffro in silenzio”

Teresa Tonazzi
27/09/2022 - 11:10

Le parole del CT Azzurro Mancini dopo la vittoria con l'Ungheria

Italia, Mancini: “Che rabbia il Mondiale, ma soffro in silenzio”

Roberto Mancini ha commentato in conferenza stampa il successo contro l’Ungheria per 2-0 alla Puskas Arena. Una vittoria che ha spedito l’Italia alle Final Four di Nations League. Di seguito le parole riportate da tuttomercatoweb:

La conferenza stampa

“Sono molto soddisfatto, era una gara difficile. Tutto perfetto fino agli ultimi 20 minuti, nella fase finale dobbiamo migliorare. Abbiamo fatto troppo bene per stare sullo 0-2, poi soffrire gli ultimi 20 minuti non ha senso. Dovevamo continuare e provare a fare il terzo gol”.

Come mai il calo nel finale? E cosa puoi dire di Donnarumma?
“Gigio è stato bravo, la tranquillità di ora al PSG gli sta giovando. Sono felice perché volevo riuscire a fare due vittorie per qualificarci e credo si siano fatte davvero due ottime partite. Possibile che la stanchezza nella parte finale abbia inciso”.

Dopo questo girone cresce un po’ la rabbia?
“Purtroppo sì, ce l’ho e posso solo soffrire in silenzio. Ormai…”

Hanno applaudito l’inno italiano, cosa ne pensa? E come ha visto l’Ungheria?
“Il pubblico è stato straordinario, ha incitato l’Ungheria dall’inizio alla fine e voglio ringraziarli per gli applausi. L’Ungheria ha fatto benissimo in questa Nations League e all’Europeo, Marco Rossi sta facendo un grande lavoro. Non si batte a caso Inghilterra e Germania”.

A novembre si ripartirà con gli esperimenti?
“Ci sono giocatori che oggi erano in panchina e magari giocheranno. Ma il gruppo è questo, magari aggiungeremo qualcuno. Alla nuova Italia stiamo lavorando da un po’. Adesso la qualificazione alle final four non sembra nulla, ma magari a giugno sembrerà più bella”.

Cosa puoi dirci di Dimarco? E Jorginho?
“Jorginho ha fatto due ottime partite e per noi è molto importante, ci dà equilibrio e geometrie. Dimarco è stato bravissimo, ha attacco, difeso e ha un piede davvero pulito”.

Manca un rigore all’Ungheria?
“Non l’ho visto, non ho ancora visto nulla e non saprei rispondere”.

Questa squadra adesso ha due sistemi di riferimento?
“Non ho un sistema di riferimento. Si può giocare con qualsiasi sistema, basta allenarsi. In tanti sono abituati a questo modulo, cambia la difesa e qualcosa in attacco visto che i due giocano molto più vicini. Oggi molto bene i quinti che hanno spinto, è una buona possibilità avere due sistemi”.

Perché hai perso la voce?
“Perché ho urlato negli ultimi 20 minuti…”

Ti inizia a piacere vincere in modo un po’ più sporco?
“Quando si vince mi piace sempre. Nel primo tempo abbiamo disputato una grande partita, col palleggio e con la profondità. Ricordando che in avanti abbiamo due ragazzini, due bambini. Se tra due anni i due ragazzi mantengono le loro qualità e le migliorano diventano devastanti… Ci sono certe partite in cui bisogna anche lottare: oggi c’erano 70mila spettatori, a loro bastava il pareggio e non era semplice”.

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