Puzzilli a Romanews: “Ho avuto l’onore di presentare Venditti a Mourinho. Smalling? Vi spiego come allontana gli infortuni”

Teresa Tonazzi
26/03/2023 - 17:24

Foto dal profilo Instagram di Daniele Puzzilli
Puzzilli a Romanews: “Ho avuto l’onore di presentare Venditti a Mourinho. Smalling? Vi spiego come allontana gli infortuni”

INTERVISTA PUZZILLI ROMANEWS – Intervistato da Romanews in esclusiva, Daniele Puzzilli, responsabile del reparto di Odontoiatria del Coni, innamorato del suo lavoro e della Roma, ci ha parlato dell’importanza di alcuni strumenti nella vita sportiva degli atleti. “Il bite? Non solo a Spinazzola, lo utilizzo su molti atleti olimpici, l’ho messo a Ronaldo il Fenomeno e a Fiona May”, ci racconta. Ma non solo il bite riveste grande importanza per prevenire infortuni, anche i denti del giudizio, ci ha spiegato, hanno il loro peso: “Smalling li ha tolti, e questo l’ha aiutato molto”. E proprio nel suo studio di Roma Nord, è andato in scena un incontro esclusivo, quello tra Venditti e Mourinho, che si sono visti lì per la prima volta: “Presentarli e fare un selfie con loro un onore che non dimenticherò”.

L’intervista

L’aneddoto su Venditti e Mourinho

Un momento che da tifosi della Roma non posso dimenticare è stato quando ho avuto l’onore di presentare nel mio studi di Roma nord Antonello Venditti e José Mourinho. È stato un momento emozionante. Non si conoscevano e a me è sembrata una follia che il mister della Roma non conoscesse Venditti. Antonello, sentendo che era arrivato il mister per un appuntamento da me in studio mi ha chiesto se potevo presentarglielo ed è stato un momento carino, hanno parlato un po’ di Roma, della stagione e di alcuni giocatori. E’ stato bello. Essere riuscito a fare nel mio studio un selfie con loro due è stato un momento che da tifoso e amante dello sport non potrò mai dimenticare. Sono due simboli talmente forti della Roma di adesso e della storia che aver partecipato al Circo massimo quando la Roma ha vinto lo scudetto con Antonello che cantava, e io ero presente, e Mourinho che ci ha fatto vincere un trofeo dopo tanti anni è stato molto emozionante.

La ‘cura’ di Smalling e lo staff medico della Roma

Ci tengo a sottolineare anche un altro aspetto, perché il ragazzo ha fatto una crescita incredibile, ed è l’importanza dei denti del giudizio in un atleta professionista. Chris Smalling ha tolto i denti del giudizio inferiori ed è una stagione che è pazzescamente in forma. È una argomento importante. I denti del giudizio inferiori messi in una  posizione specifica  e diagnosticati  in modo radiologicamente attento hanno una corrispondenza con alcuni infortuni muscolari molto frequenti e Chris è stato un esempio evidente. Anche lui ci ha tenuto a far e un lavoro specifico anche sull’ottimizzazione della performance.

La Roma è molto attenta, ha uno staff medico di altissimo livello. Sono un punto d’eccellenza, se ne parla poco, si sta sempre con gli occhi puntati sulla parte infortuni, ma quest’anno la Roma ha avuto pochissimi infortuni muscolari, negli anni passati si è fatta una conta altissima, molto si deve all’attenzione che ha lo staff medico nel fare prevenzione. Ho avuto l’onore di conoscere lo staff medico di Mourinho e sono di livello altissimo, non lasciano nulla al caso. È un’eccellenza che ogni tanto dovrebbe essere elogiata e approfondita. Gli anni passati 45-50 infortuni muscolari, i campi di Trigoria… quest’anno sono stati ci sono stati più che altro scontri, traumi, punti rotture che non il resto. Tanto di cappello alla parte medica della Roma.

Tutto sul bite, come funziona e chi lo indossa nella Roma

Quanto influisce il bite che porta Spinazzola sulla ritrovata forma fisica?
Non lo porta solo lui. Fa un po’ sorridere, sono sincero, l’attenzione che c’è stata su di lui. Mi occupo di questo argomento da 28 anni e ho messo bite a Ronaldo il Fenomeno, ad Alberto Tomba, a Fiona May, per parlare di generazioni passate. A tantissimi calciatori italiani importanti. Spinazzola ha fatto un’intervista e ha sollevato l’attenzione sul bite per aver recuperato un po’ la forma fisica e se ne è parlato in modo più aperto. Però tra i giocatori della Roma sono moltissimi i ragazzi che portano il bite. Sono stati molti che l’hanno portato in passato, sono molti anche quelli della Lazio che seguo, anche da tifoso della Roma. È uno strumento che utilizzo anche come responsabile del reparto di odontoiatria del Coni in tantissimi atleti anche olimpici che hanno vinto tantissime medaglie alle ultime olimpiadi. È uno strumento essenziale per fare prevenzione degli infortuni e ottimizzare la performance per un atleta professionista.

Come funziona?
Serve a resettare problematiche occlusali che influenzano la postura negativamente, non rendendo il corpo in equilibrio e quindi creando un’alterazione della postura e di conseguenza un rischio di infortuni che possono manifestarsi in ogni distretto del corpo a seconda della disciplina sportiva. Il bite viene realizzato con esami elettronici quindi permette di avere la certezza oggettiva che si va a fare un riequilibrio sull’occlusione e perciò l’atleta ha nella sua attività una tutela a livello posturale e un miglioramento delle sue capacità sportive.

Lo consiglierebbe ad altri giallorossi?
Negli undici titolari dell’ultimo derby, 10 ragazzi della Roma avevano miei apparecchi in bocca, è uno strumento che adopero in tantissimi calciatori. Tanto per fare nomi Rui Patricio, Mancini, Zalewski, Spinazzola, Pellegrini lo utilizzano con l’obiettivo di creare una migliore stabilità ed equilibrio possibile e quindi aumentare il livello performance e ridurre il rischio di infortuni provocati dall’appoggio dentale.

C’è qualcuno dei giocatori giallorossi suoi clienti che ha abitudini particolari?
Io vedo tutti i ragazzi che sono in cura con questi apparecchi almeno una volta al mese. Rispetto a generazioni passate di calciatori sono molto molto attenti, molto concentrati, il livello di qualità sui particolari si è alzato. Sono attenti e responsabili. In passato, siamo nella generazione precedente di calciatori della Roma, era un po’ complicato stargli dietro, si perdevano bite, si perdevano controlli. Con loro invece sono contento che abbiano alzato il livello di attenzione quindi trovo grande responsabilità in ragazzi molto giovani. Nello specifico Zalewski è un giovane adulto con una testa di una professionalità incredibile. Quindi è bello avere questo tipo di riscontro.

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La partita di San Sebastian e gli obiettivi della Roma

Come ha vissuto la gara di ritorno con la Real Sociedad?
L’ho vissuta bene da tifoso per il passaggio del turno. Cittadina bella, bell’accoglienza il giovedì da parte di alcuni tifosi che ho conosciuto a San Sebastian. E poi un po’ di agitazione quando siamo arrivati allo stadio con il pullman, perché siamo arrivati mentre andavano in scena episodi con manganelli e fumogeni e un po’ di tafferugli fuori dallo stadio. Stavano finendo gli scontri, c’era un po’ di agitazione inaspettata. L’idea era quella di portare la sciarpa e scambiarla con i tifosi della Real Sociedad, invece le abbiamo lasciate sul pullman per evitare complicazioni. È un momento un po’ così, si è visto anche al derby, fa un po’ parte del momento.

Dove arriva questa Roma?
L’obiettivo che ho nel cuore è che la Roma raggiunga un bellissimo posto in Champions League. È l’obiettivo primario. Per quanto riguarda l’Europa, non voglio far previsioni perché da tifosi le previsioni non portano mai fortuna. Ma spero che possiamo continuare un po’ il sogno vissuto a Tirana. Ho avuto la fortuna l’anno scorso di essere lì quando la Roma ha vinto ed è stato emozionante. Se dovessi scegliere tra un secondo posto in campionato e la finale? Mi becco la finale di coppa a Budapest tutta la vita.  È stato tropo bello lo scorso anno.

Di M.Teresa Tonazzi

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