• Dall’Inter…all’Inter, Mourinho ha modellato un’altra Roma. E Inzaghi punta sui numeri

    Teresa Tonazzi
    22/04/2022 - 19:15

    Dall’Inter…all’Inter, Mourinho ha modellato un’altra Roma. E Inzaghi punta sui numeri

    INTER ROMA INZAGHI MOURINHO – Sarà la Primavera, ma la Roma è uscita dall’inverno tirata a lucido, fresca e pronta per il rush finale di stagione. Proprio dopo la sconfitta in Coppa Italia contro i nerazzurri, i giallorossi non hanno più perso in campionato (ma solo con il Bodo in Conference). Ed ora sono in corsa per vincere un trofeo europeo e, per i più sognatori, neppure il quarto posto sembra così irraggiungibile come poteva apparire in altri momenti. In tutto questo, chiara e limpida è la mano di José Mourinho, che per dare un’altra spinta al suo futuro deve passare dal suo passato, a San Siro. E poi c’è Simone Inzaghi, che conta sui numeri già ottenuti in stagione contro lo ‘Special One’.

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    Roma, José Mourinho

    Un ultimo ritocco, un soffio per portare via il colore in eccesso, e un passo indietro per uno sguardo d’insieme. Così Mourinho fa con la Roma come un pittore farebbe con un’opera che, per come la vede il suo artista, al momento è soddisfacente. Il lavoro non è finito, intendiamoci, manca ancora del colore da stendere, ma la struttura sembra essere quella giusta, perché questa Roma ha tirato fuori carattere, personalità e qualità di gioco, basti vedere gli ultimi gol, realizzati con passaggi di prima, veloci, taglienti e precisi. E qualcosa è cambiato proprio dalla gara di Coppa Italia contro l’Inter, persa 2-0 dalla Roma. Da quel momento, in campionato la squadra di Mou non ha più perso. Sono arrivati pareggi, 4, alcuni dei quali potevano essere sconfitte, se non fosse stato per la grinta e la personalità con cui la squadra ha spinto sull’acceleratore per recuperare il risultato. E poi 7 vittorie (di cui due in Conference), tra le quali meritano un posto di rilievo quella contro l’Atalanta e il derby stravinto contro la Lazio. Sono 14 i gol in Serie A da quell’8 febbraio a San Siro (in media più di uno a partita), e 9 quelli incassati  (in media meno di uno a gara). E Mou ci ha sempre messo il suo zampino, dalla scelta di confermare la difesa a tre, a quella di mettere Zalewski titolare fisso sulla fascia, al ruolo reinventato di Mkhitaryan, e al saper tirare fuori dal cilindro cambi al momento giusto. Il portoghese tiene i piedi per terra in un certo senso: “Non credo al quarto posto, Juve troppo forte”. Però, ora, in questo secondo atto a San Siro, dove lo ‘Special One’ conserva scintillanti ricordi, è quantomeno lecito potersi aspettare un epilogo diverso dagli episodi precedenti (l’andata all’Olimpico è finita 3-0 per l’Inter). Serve un’altra pennellata d’autore.

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    Inter, Simone Inzaghi

    Anche l’opera di Simone Inzaghi è un ‘work in progress’, il tecnico ex Lazio deve riprodurre una ‘copia’ che sia vincente come la precedente, visto che i nerazzurri sono attualmente i campioni d’Italia in carica. Al momento hanno perso la vetta della classifica, e sono a meno due dal Milan, ma con una gara ancora da recuperare. Per la squadra di Appiano Gentile sono ancora apertissime le porte della Serie A, e anche quelle della Coppa Italia, visto che dovrà vedersela con la Juve in finale. Ad oggi, i nerazzurri sotto la direzione del loro allenatore contano in stagione 68 reti in Serie A e 25 subìte, contro i 54 fatti dalla Roma e 37 subìti. L’ultimo ko nerazzurro in campionato risale al 20 febbraio, nel match contro il Sassuolo perso 2-0. Ma contro Mourinho, Simone Inzaghi non ha mai sbagliato un colpo. Le strade dei due tecnici si sono incontrate quest’anno per la prima volta, e il bilancio è interamente a favore dell’ex Lazio, che ha portato a casa bottino pieno in entrambi i confronti precedenti (andata di campionato e Coppa Italia). Non servirà di certo però porre l’accento su come il calcio muti a distanza di giorni, figuriamoci mesi. Ed è vero che i milanesi hanno incassato tre sole sconfitte (2 in casa e 1 in trasferta), ma, con una Roma sulle ali dell’entusiasmo e dei risultati, è cosi folle credere che Mou possa fare uno sgambetto al suo passato? Una tela giusta e una mano sapiente possono far sembrare naturale ciò che fino a poco prima sembrava irrealizzabile.  

    M.Teresa Tonazzi

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