• Infront: “Pronti all’autoproduzione”

    Redazione RN
    12/06/2017 - 8:41

    Infront: “Pronti all’autoproduzione”

    CORRIERE DELLA SERA (D.Sparisci) –  Il piano C è diventato il B. Il bando andato a vuoto sabato ha dato una spinta al progetto di canale autonomo della Lega serie A. Le contromosse sono sul tavolo, nei prossimi giorni inizia il complesso iter per far ripartire l’asta. Oggi, in contemporanea alla gara della Uefa per la Champions, la commissione audiovisivi della Lega si riunirà per dettare la linea: il primo step prevede un passaggio all’Antitrust per abbandonare il modello di vendita per piattaforma in cambio di una formula per prodotto. Poi i big del calcio discuteranno la seconda opzione, quella dell’ “autoproduzione” dei contenuti. Una soluzione appoggiata da Urbano Cairo e con molti consensi. Luigi De Siervo, a.d. di Infront, sottolinea l’importanza della presa di posizione del presidente del Torino ed editore di Rcs e La7: “Sono contento che anche lui abbia sposato il progetto con questo entusiasmo. La sua conoscenza imprenditoriale e televisiva ci sarà di grande supporto”. Non solo: “Dopo sabato alcune squadre, sia grandi che piccole, chiedono di lavorarci da subito. In passato ci sono state esperienze fallimentari in questo senso, ma il nostro è un progetto completamente diverso”.

    Il flop della pay tv autarchica “Gioco Calcio”, nata nei primi anni 2000, fa ancora rumore. Stavolta il ragionamento è opposto: non si va a sfidare Sky, Mediaset & co. rivolgendosi direttamente ai telespettatori — impresa impossibile —, piuttosto si costruisce un palinsesto a uso e consumo per le pay tv. Per i tifosi a casa non cambierebbe nulla. La Lega già oggi produce le immagini attraverso la regia unica, ma un passo del genere è paragonabile a un triplo salto carpiato: da organizzatrice del campionato diventerebbe anche editore con una società ad hoc. Un caso unico in Europa. Trattative private e vendita diretta dei contenuti senza aste. Possibile? Tecnicamente sì, Infront, che ha alle spalle il colosso cinese Wanda, ha le capacità produttive per farlo. Servono però soldi e una visione comune in un mondo che dovrà superare la sua litigiosità. Il concetto parte da una considerazione: allargare la platea all’insegna del “più calcio per tutti“. Quelli che pagano, naturalmente. Ma al netto delle difficoltà del mercato, il piano A resta favorito: vendere il campionato per prodotto. De Siervo manifesta fiducia: “Le critiche sono fisiologiche ma noi facciamo il nostro mestiere con serenità. Se entrambe le squadre (Mediaset e Sky ndr) escono dal campo convinte di essere state svantaggiate significa che l’arbitro ha arbitrato in modo equilibrato senza fare favoritismi. Continuo ad essere ottimista sul futuro: la serie A è un ottimo prodotto. Otterremo più di un miliardo”.

    Scrivi il primo commento

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


    *

    Seguici in diretta su Twitch!

  • Leggi anche...