1 Novembre 2023

Infortuni e prestazioni deludenti: analisi dei nuovi che non avanzano, tranne Lukaku

Getty Images

Renato Sanches

ROMA NUOVI ACQUISTI – Non è stato un avvio di stagione straordinario per gli acquisti estivi della Roma, fatta eccezione, ovviamente, per un Romelu Lukaku che si è già preso la squadra sulle spalle. Gli altri non hanno ancora convinto, chi a ausa dei continui infortuni, chi per la lentezza nell’apprendere i nuovi schemi, chi per delle prestazioni al di sotto delle aspettative.

Da Aouar a Sanches. Le difficoltà dei nuovi arrivati

Escluso il belga, che tiene alta la media, finora il mercato della Roma può considerarsi deficitario, scrive Il Corriere della Sera. Se infatti l’ex Inter è una delle poche note positive della prima parte della stagione, quasi nessuno tra i calciatori arrivati in estate è riuscito a lasciare il segno. In difesa Kristensen e N’Dicka finora non hanno inciso: il danese non è riuscito a conquistarsi la titolarità indiscussa della fascia destra e a volte è sembrato la brutta copia di Karsdorp, che infatti si sta riprendendo il suo spazio dopo essere stato sul mercato fino all’ultimo giorno.

È dal centrocampo, però, che arrivano le delusioni più grandi: ParedesAouar e Sanches sulla carta erano considerati tre titolari, al punto di mettere in crisi le sicurezze di Cristante Pellegrini, con Bove considerato l’ultimo in ordine di importanza. Tra i tre nuovi il solo Paredes sta giocando con continuità, ma il rendimento non è quello che ci si aspetterebbe da un campione del mondo. Aouar ha fornito prestazioni altalenanti (“Deve essere lui a venire nella nostra direzione perché noi non andremo nella sua”, ha dichiarato Mou) mentre Sanches è un vero e proprio oggetto misterioso: 98 minuti (e un gol contro l’Empoli) il suo bottino in una stagione finora falcidiata dagli infortuni.

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3 commenti

  1. Francesco#FRS ha detto:

    Facessero una bella carovana, e mettessero sui carri tutti questi giocatori bolliti, infortunati, raccomandati.
    A guidare il gruppo Mister Mourinho sulla sua vespetta con Pellegrini dietro che gli porta i bagagli. Poco più in la Tiago Pinto.
    Prendessero la strada più diretta e andassero il prima possibile tutti a fare in ……….

  2. elconde ha detto:

    È tutto logico ed ha spiegazioni precise, ma per i P-boys non si possono discutere nè i texani nè Pinto. Amen

  3. Gione ha detto:

    Voi pensate che facendo le squadre con i parametri zero e i prestiti senza investire mai sui cartellini si possono fare squadre da competizione?
    Quando lo faceva la Sensi le squadre in questo modo con i parametri zero la folla se la sarebbe mangiata.
    Qui si riempe lo stadio, si perde non si fischia mai, diciamo che i Friedkin stanno attraverso l’era d’oro del tifoso romanista stadio sempre pieno mai una contestazione.
    Il Napoli campione di Italia, finisce il primo tempo sotto di due gol contro il Milan e giustamente tutto lo stadio fischia.
    Quando si gioca malissimo e si perdono le partite bisogna fischiare non applaudire