Inchiesta stipendi Juventus, la confessione dell’uomo dei conti ai pm: “Cda nascose tutto”
La confessione dell'uomo dei conti della Juvenuts ai pm in merito alla questione sulla manovra stipendi

INCHIESTA STIPENDI JUVENTUS – Continuano ad emergere nuovi retroscena in merito all’inchiesta stipendi che avrebbe coinvolto la Juventus. Come sottolinea il Corriere della Sera, l’ex presidente del collegio sindacale della società bianconera, Paolo Piccatti, ha dichiarato questo in merito alle domande sulla manovra ingaggi.
“Sapevamo quello che era uscito, cioè il risparmio e la riduzione tout court degli stipendi. Quando abbiamo letto gli atti di questo fascicolo delle chat e delle scritture, ci siamo sorpresi e arrabbiati”. Per quanto riguarda, invece, la scrittura privata tra il presidente Andrea Agnelli e l’ex juventino Giorgio Chiellini, egli ha risposto di non aver mai visto nulla di tutto ciò. Stessa cosa anche a proposito della restituzione delle scritture di integrazione “without the date” e sulla domanda relativa alla seconda manovra stipendi, con gli accordi per 17 giocatori.
“Assolutamente no. Noi non eravamo a conoscenza di nulla di tutto questo. Ho visto questi atti nel vostro fascicolo, tutto questo ambaradan non ci è stato comunicato. Se avessimo avuto conoscenza di fatti di questa natura, ci saremmo agitati non male”. Sull’altro filone legato al tema plusvalenze, invece, non c’è stata alcuna critica. “Il problema delle plusvalenze non è mai giunto alla nostra attenzione. Se posso osare, siamo andati anche a leggere la nuova relazione di Deloitte, che non effettua rilievi sul tema plusvalenze”.