Inchiesta bis plusvalenze, la Roma non c’è

Manuela Fais
24/12/2022 - 11:20

L’affare che avrebbe potuto trascinare dentro l’indagine sportiva la Roma è quello che a luglio del 2019 ha portato Spinazzola a Trigoria e Luca Pellegrini alla Juventus

Foto Tedeschi
Inchiesta bis plusvalenze, la Roma non c’è

La procura della FIGC nei giorni scorsi ha riaperto l’inchiesta sulle plusvalenze. Al centro dell’indagine c’è la Juventus e altri otto club: Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara.

Non c’è la Roma

Un processo sportivo da riaprire, un altro che potrebbe iniziare. Ma in nessuno dei due casi la Roma è coinvolta, scrive Il Tempo. Al contrario da alcune ipotesi emerse nei giorni scorsi, non ci sono i giallorossi. 

L’affare che avrebbe potuto trascinare dentro l’indagine sportiva la società dei Friedkin (all’epoca gestita ancora da Pallotta) è quello che a luglio del 2019 ha portato Leonardo Spinazzola a Trigoria e Luca Pellegrini alla Juventus, con l’esterno umbro valutato 29,5 milioni di euro – generando una plusvalenza da 26,6 milioni per i bianconeri – e il terzino cresciuto nel vivaio giallorosso 22 milioni. 

Nelle intercettazioni contenute nell’inchiesta penale Prisma, condotta dalla Procura di Torino, il direttore sportivo juventino Federico Cherubini, parlando con l’ex direttore finanziario Stefano Bertola, a proposito dell’operato di Paratici, diceva: «Ha fatto un fuori giri. È una coda lunghissima…e che ti ha portato a fare delle operazioni… che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare…Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!». L’operazione, però, non è finita sotto la lente d’ingrandimento del procuratore federale Chinè, che ha notificato alle altre società coinvolte l’apertura del nuovo fascicolo.

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