Il rumore dei nemici è tornato: Mourinho alza il muro attorno alla sua famiglia
Così come ai tempi del Triplete, nei momenti chiave della stagione è tornato il cosiddetto "rumore dei nemici": la Roma e José Mourinho fanno quadrato in vista dei prossimi impegni

Nonostante l’eliminazione in Coppa Italia, la Roma è pienamente in corsa sugli altri due fronti. L’obiettivo principale è il raggiungimento di un posto Champions e per questo motivo José Mourinho deve fare quadrato intorno ai giallorossi. La squadra, infatti, sta per entrare nel vivo della stagione con anche il ritorno dell’Europa League, e lo Special One vuole la massima concentrazione.
Mourinho, quando c’è il rumore dei nemici
Il rumore dei nemici è tornato, sostiene il Messaggero. Se c’è di mezzo Mourinho è impossibile non sentirlo. Un brusio che sin dai tempi del Triplete non lo ha mai abbandonato, pronto a ricomparire proprio nei momenti chiave stagionali. Quando si arriva ad un bivio e c’è da scegliere: chi sta con José, bene. Chi non lo fa, meglio.
Più sono i nemici, infatti, e più lo Special alza i muri attorno alla sua famiglia. È tornato a farlo sabato sera quando, secondo in classifica per una notte, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Le critiche (lecite) per l’eliminazione dalla coppa Italia per mano della Cremonese non gli sono andate giù. E alla prima occasione non ha fatto prigionieri. Dentro al calderone dei suoi strali ci sono tutti. Media, tifosi e club: “Ogni infortunio o squalifica per noi è un problema. Il tifoso non lo capisce ma è normale. La stampa lo capisce ma alcuni fanno finta di non capire”.
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E poi, per rendere la pillola ancora più amara, i giudizi in serie su Solbakken e Camara, oltre alla stilettata a Belotti. Non si è fatto mancare nulla. Spia di un momento delicato. Dentro e fuori Trigoria. Perché Mou ha preso le distanze anche dalle questioni legate a Zaniolo e Smalling, lasciando intendere – senza molti sottintesi – che è stanco di doversi occupare di tutto: “Nicolò è un problema della società e per Chris non posso fare nulla“.