Il retroscena. La Roma e un sogno chiamato ´punta´
Attaccante. Un ruolo spesso in voga dalle parti di Trigoria. Si è spesso detto: la Roma non lo cerca, non lo vuole, non rientra nei suoi piani. Eppure, al rompete le righe di ogni calciomercato, punte e goleador vengono sempre accostati al club giallorosso. Oggi Spalletti è stato chiaro: prima e dopo la conferenza stampa. Davanti ai microfoni ha ammesso: E’ vero, non abbiamo una punta fisicamente importante. Manca nella rosa. Se arrivasse un attaccante di questo tipo, ci darebbe più consistenza
. Un input da decifrare. Anche perché, ad inizio stagione, lo stesso tecnico toscano rivelò che in estate la Roma aveva provato a prendere Boghdani. Allo stop del recente mercato di gennaio Stefano Antonelli, amministratore delegato del Torino, ha confessato candidamente che la società giallorossa gli ha chiesto Di Michele e Bjelanovic. Dunque, tutto porta a pensare che a Trigoria, tra smentite di rito e dichiarazioni di ordinanza, si stia preparando lassalto ad un attaccante. Anche perché Spalletti ha rivelato i tentativi fatti per portare alla Roma, Caracciolo e Rolando Bianchi. Due attaccanti di peso e dalle spiccate qualità realizzative. Sondaggi e nulla più. Mai trasformatisi in accordi. Il motivo: la squadra capitolina, alla resa dei conti, non può garantire a nessuno un posto da titolare o unadeguata quantità di gettoni di presenza. Ma il tema resta: cercasi punta. E pensare che in estate, nella cornice dellestenuante trattativa che portò Chivu allInter, la Roma tentò di regalare a Spalletti proprio quel giovane Balotelli, artefice di una notte magica, in Coppa Italia, contro la Juventus. Ruolo? Attaccante.