Il Pagellone – La magia di Rafia, il Milan che convince e la pessima gestione comunicativa dell’Aia
Dal Milan sempre più convincente, la magia di Vlahovic, fino alla sorpresa Verona. I voti della settimana di Paolo Marcacci
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MARCACCI PAGELLONE – Il Milan sempre più convincente, la maglia di Vlahovic, un Verona coriaceo e meritevole, il solito Osimhen e tanto altro nei voti del Prof. Marcacci.
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Il Pagellone di Marcacci
10) Rafia
Il gol che riapre Fiorentina – Lecce è una perla di rapidità d’esecuzione ed elevato livello tecnico: interno destro a giro, parabola arcuata e tesa, traiettoria inesorabile per Christensen.
9) Milan
Un’orchestra, quello visto contro il Torino, nella quale ogni solista si esibisce al momento e al posto giusto. Squadra cresciuta quanto a cinismo e personalità.
8) Osimhen
Al di là del rigore calciato alla perfezione, contro il Sassuolo è stato signore e padrone dell’area, sia palla a terra che in elevazione. La sensazione è che con gli aggiustamenti di Garcia possa essere ancora più devastante.
7) Vlahovic e il gesto della maglia
La meritava il tifoso alla quale l’aveva promessa, non un tifoso a caso. La sua attenzione in un episodio apparentemente banale è un segno di civiltà.
6) Verona
Ha saputo meritare i tre punti facendo leva sui demeriti della Roma. Segno di concentrazione assoluta e compattezza.
5) Rabiot
Contro il Bologna, girando a scartamento ridotto, è sembrato la pallida ombra di quello ammirato nella scorsa stagione.
4) Gli alibi di Sarri
Zero punti dopo due giornate e una serie di dichiarazioni nel post partita di Lazio – Genoa che fanno sentire le unghie sul vetro.
3) Il terreno dell’Olimpico
La moquette dell’Overlook Hotel dopo che Jack Nicholson in “Shining” era impazzito.
2) Le battute sul malore di Allegri
Sia gli juventini che gli anti juventini, si sono ritrovati assieme sulla sponda dell’idiozia e del cattivo gusto.
1) Mancini
Gli avevano dato buona parte delle ragioni; lui ci ha fatto capire di averne da parte altri venticinque milioni. Ne esce benissimo il suo iban, lui molto meno.
0) AIA
Gestione medievale della comunicazione, che un atteggiamento ottocentesco tramuta in incomunicabilità. Nel frattempo, i Di Bello vanno in giro a scoraggiare gli appassionati.
Paolo Marcacci