26 Settembre 2023

Il Pagellone – Il ricordo di Lodetti e l’eurogol di Dimarco, gli errori di Szczesny e Gatti

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pagellone marcacci

MARCACCI PAGELLONE – Dal ricordo del compianto Lodetti all’ottimo Monza di Raffaele Palladino passando per l’eurogol di Federico Dimarco. Questi i voti assegnati dal Prof. Marcacci nel suo Pagellone:

10) Giovanni Lodetti

Una storia di calcio e di fatica come non se ne scrivono più; nato di corsa, dalla provincia di Lodi verso un mondo da conquistare, letteralmente, con i colori rossoneri a righe strette sul petto e sulla schiena. Un Campionato d’Europa vinto nel ’69 e un Mondiale negato, quello del ’70, dopo essere volato in Messico ed essere stato sicuro della sua maglia azzurra da onorare in altura, in virtù del suo “terzo polmone”. Un mediano degno delle note di Ligabue, come e forse più di Oriali. 

9) Federico Dimarco

Una realizzazione, quella di Empoli, che è sintesi di potenza, precisione, correttezza posturale. Alla Roberto Carlos, per intenderci. Ma il voto è motivato anche e soprattutto dal fatto che è sempre di più un’autentica fonte di gioco per l’Inter. 

8) Giovanni Di Lorenzo

Con dote da leader discreto, il capitano del Napoli va a calmare Osimhen dopo l’ennesima intemperanza di quest’ultimo al momento della sostituzione. Tra l’altro, se il centravanti avesse messo dentro l’occasione finita contro il palo interno e non avesse regalato ai fotografi il pallone del rigore, oggi staremmo facendo i complimenti a Garcia.

7) Monza 

Squadra identitaria, perennemente osservante degli automatismi nel rispetto di distanze e movimenti; efficace nell’ invadere gli spazi lasciati dalla Lazio approfittando dei tempi morti della farraginosa manovra biancoceleste. 

6) Fiorentina 

San Bonaventura firma gol e assist, a supporto di un senso pratico e di un cinismo superiori della media, grazie ai quali la truppa di Italiano porta via da Udine l’intera posta. 

5) Evan N’Dicka

Potenza fisica indiscutibile, ma nel computo attuale le criticità ancora sopravanzano gli elementi positivi delle sue prestazioni. 

4) Maurizio Sarri 

Lasciare intendere che la sua squadra potrebbe essere “scarica” dopo quanto raggiunto nella scorsa stagione, al termine della quale comunque non ha vinto alcun trofeo, sarebbe da esonero immediato. Abbiamo capito male, certamente.

3) Wojciech Szczesny 

La sua annuale giornata da incubo è trascorsa al “Mapei”, una tassa che un portiere forte e completo come lui paga a ogni stagione. 

2) Federico Gatti 

L’autogol, tra i più assurdi della storia recente della Serie A, è in concorso di colpa con Szczesny, però sua resta la firma negli almanacchi. 

1) La maglia del Milan contro il Verona 

Grande approvazione per il manifesto RespAct del club, ma ci resta negli occhi la lettura di alcuni commenti di tifosi rossoneri: – Siamo unicorni. –

0) I fischi durante il minuto di silenzio per chiunque 

Idioti. Vanno individuati subito. Non “andrebbero”, vanno. 

Paolo Marcacci

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