IL PAGELLONE DI PAOLO FRANCI: ** ´Da Brighi commovente** A Baptista latta vuota´

Redazione RN
23/03/2009 - 0:00

 
10 a Vincenzo IaquintaCalabrese cocciuto, il figlioccio di Spalletti. Se ne frega se là davanti c’è il monumento francese, l’Apollo brasiliano o la leggenda in bianconero. Lui fa spallucce, sibila sotto voce che vorrebbe più spazio e manco chiede di essere ceduto per trovare spazio. Anzi, se lo procura a colpi di gol, stranendo prima i Blues eppoi affondando gli scarpini nel tenerume giallorosso. Impietoso il dribbling secco su Loria, tremenda la capocciata che inchioda Doni e fa fare a Mexes la figura del saltimbanco da semaforo. Applausi.
7 a Matteo BrighiVa in guerra col fucile a tappi. Nel senso che al suo fianco giostra un Tonetto montato al contrario e cioè piazzato a destra, e un bimbetto brasiliano di scarpa calda e neurone svelto, ma inserito in un telaio fragile come quello di un aquilone. Matteone nostro ara, dissoda, scava, pur sapendo che là sotto il petrolio non c’è. Commovente.
6 a FilipeIl bimbetto piace parecchio. L’esordio è da applausi, anche se giocare nella Roma dei cerotti e delle squalifiche contro il Godzilla bianconero è roba poco raccomandabile per chiunque. Nel primo tempo fa il Robin Hood, anche se le truppe di Re Giovanni sono temibili e agguerrite. Cala alla distanza ma ci sta.
5 a  Simone LoriaPiazzato in tribuna stampa mi godo il gol del pareggio di Jeeg Robot di Marzapane eppoi stento a credere a quel che arriva dalla claque alle mie spalle: “Lo sai che a me Loria non mi è mai dispiaciuto?”, “Oooooh sto ragazzo se lo meritava proprio il gol, perché il giocatore c’è e doveva solo sbloccarsi…”, fino all’incredibile: “Adesso voglio vedere che scrivono gli altri, io l’ho sempre difeso, questo è un giocatore vero!”. Tre frasi estratte dai commenti di alcuni colleghi-stilisti sul genere Volta&Gabbana che, ovvio, fino a un minuto prima l’avevano massacrato. Il gol fa miracoli, si sa, ma come la mettiamo con il guizzo di Iaquinta? Quando il robot di marzapane s’è fatto scartare come un regalo di Natale?
4 a Phil Mexesyoutube.com Cercate Hatley-Collovati. Sì proprio lui, quel signore acidognolo della domenica sportiva e ex campione del mondo che risponde al nome di Fulvio Collovati e che contro l’Attila milanista, in un derby, fece la figura della vispa Teresa, ritrovandosi al piano di sotto mentre il diavolo britannico insaccava il gol della partita. Beh, quando Paperinik Iaquinta aziona lo stivaletto a molla, lui pare il goffo Paperoga, anche se più trendy coi soliti ciuccetti e le stelline.
3 a Jeremy MenezAllora, di fronte a lui c’è un tale che si chiama Grygera, ma che deve essere il figlio illegittimo di Geppetto, perché quando si muove fa il tipico rumore dell’acero stagionato. Insomma, un “pezzo de legno” come si dice a Roma. Jeremy però, deve soffrire di labirintite, una fastidiosa malattia che rende precario il senso dell’equilibrio. Cade di continuo sbattendo sulle fronde bianconere, irritante come una puntura di tafano e inconcludente come un figlio di papà nei film di Vanzina.
2 alla Bestia BaptistaPer azzeccare uno stop, deve prendere la macchina e fermarsi all’incrocio. Altro modo pare non ci sia. Galleggia in mezzo alla partita come un latta vuota nel mar bianconero, senza mai fare qualcosa che abbia un significato calcistico. E’ talmente lento e prevedibile, che potrebbe correre con un cerino acceso in mano senza timore di spegnerlo. Dopo il match di Genova nel quale aveva segnato un gol che farebbe anche mia madre (non lui, contro l’Arsenal) e un rigore, giocando però da quattrovirgolacinque, avevamo letto addirittura dei settevirgolacinque in pagella. Roba da pazzi.
 
Paolo Franci
(Quotidiano Nazionale)

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