Il Pagellone – De Zerbi show, Di Francesco stupisce, disastro Milan
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MARCACCI PAGELLONE – Lo straordinario Brighton di De Zerbi continua a schiacciare gli avversari. Di Francesco vola con il suo Frosinone e il Milan cade 5-1 in un derby da incubo. Questi i voti assegnati dal Prof. Marcacci nel suo Pagellone:
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10) Brighton
La banda De Zerbi continua a non fare prigionieri: stavolta tocca al pubblico del “Teatro dei sogni” vedere i propri beniamini prima irretiti, poi annichiliti da Welbeck e compagni. E qualcuno, all’Old Trafford, ha anche applaudito un avversario così dominante.
9) João Félix
Contro il Betis il gioiello del Barça segna un gol da stilnovismo calcistico: prima per come addomestica il pallone con un palleggio che lui fa apparire elegante pur nella complessità del controllo, poi per la traiettoria che senza esitazione traccia dalla linea di fondo, con la naturalezza dei predestinati. Regala, poi, il velo per Lewandowski.
8) Marcus Thuram
Si prende il derby, si mangia il Milan. Esibizione di forza, sfrontatezza e pregio tecnico con punteggiatura di duelli individuali vinti senza esitazione. È il più affamato di una famelica Inter.
7) Frosinone
Lo spartito di Di Francesco non stona nemmeno quando arriva il doppio svantaggio Made in Pinamonti; intelligente è il pubblico dello “Stirpe” nel capire che la squadra non è uscita dalla partita contro il Sassuolo. Mazzitelli e compagni nella ripresa cominciano come se fossero sullo zero a zero e anche per questo il terreno dello stadio di casa restituisce gli spazi presidiati con attenzione a ogni rilancio dell’azione offensiva. Contro una squadra organizzata come quella emiliana, una prova di valore a livello caratteriale, tattico, agonistico.
6) Kevin Strootman
Contro il Napoli, un grande lavoro di cucitura tra i reparti, una lucidissima distribuzione di palla e un assist di velluto per Retegui. Il viale del tramonto sembra pieno di sole, visto da Genova.
5) Napoli
Troppa gente smarrita in mezzo al gruppo di leader dello scorso, memorabile campionato. Prendete Lobotka, Kvaratskhelia, Osimhen, mica tre a caso. Garcia non può perdere troppo tempo nella destrutturazione dell’anima spallettiana, perché potrebbe non averne a sufficienza. In ogni caso, non sarà colpa sua, perché non si è ingaggiato da solo.
4) Fabio Maresca
Durante Juventus – Lazio il consueto campionario di cartellini distribuiti casualmente e in eccesso e una evidente variazione di metro di giudizio in corso d’opera.
3) Difesa Lazio
Peggio di Maresca.
2) Milan
Nel derby, entra soltanto in campo, con il gagliardetto. In partita, mai.
1) Empoli
In disarmo, sin da subito, all’Olimpico. Gli episodi non aiutano la squadra (ancora per quanto?) di Zanetti.
0) I silenzi stampa
Pratica medievale, in epoca di interattività nella quale le varie società di calcio si dannano l’anima per moltiplicare i canali comunicativi.