31 Gennaio 2023

I malumori del giovane Zaniolo, lo strappo con la Roma e la cessione (im)possibile: il riepilogo della vicenda

Dallo strappo con la Roma fino al rifugio nella sua La Spezia: le principali tappe del tormentone di mercato giallorosso Nicolò Zaniolo

Foto Tedeschi

Dallo strappo alla maglietta fino a quello con la Roma e la tifoseria. Il nome di Nicolò Zaniolo è stato il tormentone principale di questo calciomercato invernale. La questione rinnovo, i fischi durante il match di Coppa Italia contro il Genoa, le mancate convocazioni in campionato, i tentativi del Milan, il tira e molla con il Bournemouth e il rifugio a La Spezia. La situazione legata al numero 22 è degenerata progressivamente, fino ad arrivare a questo punto.

Dopo le ultime vicende, la proprietà americana ha scelto la via della fermezza: il calciatore è stato escluso dal progetto tecnico e adesso, salvo clamorosi ripensamenti, rimarrà fuori rosa per 6 mesi. Un danno, non solo dal punto di vista economico, che colpisce sia la società che Nicolò stesso. Ma com’è stato possibile questo finale? Ripercorriamo i principali momenti salienti della vicenda.

Zaniolo e il rinnovo con la Roma: “Mai stato un problema, c’è tempo per parlare”

La sera del 25 maggio 2022 è la più bella di Zaniolo con la maglia della Roma. Dopo una stagione complicata, la sua rete decisiva nella finale di Conference League contro il Feyenoord rappresenta la ciliegina sulla torta di questi anni in giallorosso. Oltre alla gioia per la vittoria, si parla anche della questione rinnovo. Il contratto del ragazzo scade tra un anno e mezzo, le sirene di mercato sembrano ancora lontane. Ma Nicolò è tranquillo, come dichiarato da lui stesso: “Il rinnovo non è mai stato un problema, ho ancora un anno e mezzo di contratto. Abbiamo tempo per parlare”.

12 gennaio, Roma-Genoa di Coppa Italia. Mourinho: “Fischi a Zaniolo? Scorretti”

L’estate passa e Zaniolo rimane nella Capitale. Il mercato ha portato all’ombra del Colosseo un certo Paulo Dybala, che insieme a capitan Pellegrini, Abraham e lo stesso Nicolò formano i cosiddetti “Fab Four“. E il rinnovo? C’è tempo e non ci sono problemi, dichiara Tiago Pinto. I presupposti per fare una buona stagione ci sono ma la partenza è a rilento. Anche con l’inizio dell’anno nuovo le cose non cambiano. Anzi, peggiorano.

Durante la sfida di Coppa Italia tra Roma e Genoa all’Olimpico, mentre i giocatori imboccano il tunnel degli spogliatoi, le telecamere inquadrano Zaniolo che si strappa la maglia, probabilmente per via del troppo nervosismo accumulato in campo. Nicolò non riesce ad incidere neanche nella ripresa del match e al minuto 86 Mourinho decide di sostituirlo. Al momento del cambio, dagli spalti dello stadio parte qualche fischio nei confronti del giocatore. Un gesto non gradito dallo stesso Special One, che nel post gara l’ha fatto capire chiaramente: “I giocatori che danno il massimo hanno sempre il mio affetto, per questo motivo mi sono dispiaciuti i fischi a Zaniolo. Chiedo ai tifosi di non farlo più”.

La non convocazione contro lo Spezia

Finora la presenza contro il Genoa è l’ultima di Zaniolo in giallorosso. Questo perché da qui in poi il giocatore non sarà più disponibile in vista dei prossimi impegni. Saltata la Fiorentina per un problema di gastroenterite, la sfida successiva della Roma è in programma a La Spezia. Il classe ’99, però, si tira fuori autoescludendosi dal match di campionato. Il giocatore è ufficialmente sul mercato ma di offerte soddisfacenti non sono ancora arrivate. La società detta la linea: se Zaniolo vuole andare, lo farà soltanto a titolo definitivo. Intanto, dopo la vittoria contro i liguri, un José Mourinho profetico dichiara. “A febbraio secondo me sarà ancora qui”.

Gli interessi di Tottenham, Milan e Bournemouth

Uno dei primi club che vengono accostati al nome di Zaniolo è il Tottenham di Antonio Conte. Gli “Spurs” provano a convincere la Roma con alcune contropartite, ma la dirigenza fa muro e rimanda indietro tutte le proposte. Alla fine i londinesi vireranno sul profilo di Danjuam del Villareal, lasciando quindi possibilità di manovra ad un’altra pretendente: il Milan di Maldini e Massara.

La tattica dei rossoneri consiste nell’aspettare prima di provare l’affondo decisivo. La Roma ripete lo stesso copione: per la cessione a titolo definitivo servono almeno 30 milioni (di cui il 15% da destinare all’Inter). La controparte si spinge fino a 18-19 milioni più bonus (per un totale di 22). Inoltre, arriva la notizia di un accordo con l’agente Vigorelli sull’ingaggio del giocatore. Ma la dirigenza capitolina continua a chiedere determinate garanzie.

Mentre le due società rimangono ferme sulle loro posizioni, ecco il colpo di scena: il Bournemouth piomba su Zaniolo. Per la Roma l’offerta è quella giusta: 30 milioni più bonus e una percentuale sulla futura rivendita. I giallorossi gradirebbero pure di buon grado la proposta delle “Cherries”, ma questa volta è il ragazzo a non essere convinto. Il numero 22 non vuole andare in una squadra di “bassa classifica”.

La sua preferenza rimane comunque l’Italia, in particolare il Milan, e per questo motivo, quando un gruppo di emissari del club inglese tenta di convincere l’entourage del giocatore, la risposta è un secco rifiuto. I giorni di mercato passano, ma dall’altra parte il Milan non rilancia. “Mercato? Siamo a posto così” – sentenzia Pioli.

Mourinho: “Purtroppo sembra che Zaniolo resterà…”

Zaniolo si presenta regolarmente a Trigoria, anche se viene lasciato fuori dai convocati per il match al Maradona contro il Napoli. In conferenza stampa, la prima del 2023, Mourinho spiega: “Zaniolo è da un mese che vuole andare via, ma purtroppo sembra che resterà. La situazione ideale è che il calciatore sia felice”. Il mister mette alla porta il giocatore, che però non ha ancora un’offerta ufficiale da presentare. “Il No di Zaniolo ci ha messo in difficoltà, abbiamo provato in tutti i modi a trovare una soluzione” – dichiara Tiago Pinto – “Io ci spero fino all’ultimo”. La situazione peggiora la sera del 29 gennaio, ovvero quando un gruppo di persone minaccia il giocatore nei pressi della sua abitazione a Roma. Nicolò decide di tornare in Liguria per staccare un attimo la spina. Di comune accordo con la società, l’indomani non si presenta all’allenamento.   

La decisione dei Friedkin

La frattura con la proprietà è ormai insanabile. Dopo il rifiuto nei giorni precedenti di giocare e allenarsi con la squadra, i Friedkin prendono la loro decisione: Zaniolo viene messo fuori rosa. Oltre a qualche interessamento da parte di Everton, Leeds e Lipsia, nell’ultimo giorno di mercato invernale emerge un clamoroso retroscena. Durante la notte il giallorosso aveva deciso di accettare la proposta del Bournemouth ed era pronto a partire. La proprietà del club inglese, però, ha poi fermato tutto perché aveva già speso troppo in altre operazioni (vedi Traorè del Sassuolo). Ora che il mercato è chiuso, il futuro di Zaniolo è molto incerto. Lo stesso Mourinho, dopo la sconfitta di Napoli, ha voluto essere chiaro in merito a questa vicenda. “Se non stai bene nella famiglia, devi andare via”. La cessione alla fine non è arrivata e di conseguenza non resta che aspettare.

Marco Guerriero

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